La finalità è di fare il punto della situazione su come la crisi ha impattato in diversi settori economici – occupazionali; quali conseguenze ha prodotto e sta producendo, soprattutto sul versante del lavoro. Una volta individuate le principali tendenza, la discussione dovrà concentrarsi sulle cose da fare; vale a dire come costruire un programma politico d’ampio respiro (con obiettivi generali, parole d’ordine ecc.) e come intervenire nei vari territori e settori produttivi con proposte concrete e con quali strumenti.
Quindi:
- Capire cos’è oggi il lavoro al Nord.
- Capire come si sta modificando sotto i colpi della crisi.
- Ricostruire la composizione di classe oggi.
- Come lavorare per una ricomposizione politica di classe.
- Quale programma economico e di politica industriale.
- I settori strategici per l’economia di un Paese – la Grande Industria. Tra i settori più significativi si individuano l’industria chimica (aspetti occupazionali, ruolo dell’ENI, ricerca, aspetti ambientali/bonifiche); il settore energetico (quali conseguenze a seguito della liberalizzazione, ruolo dell’ENEL e delle ex municipalizzate, energie alternative e ricerca); telecomunicazioni (anche qui, le conseguenze della liberalizzazione, ruolo di Telecom, investimenti in infrastrutture – banda larga); industria dell’auto (FIAT e indotto) + trasporti (ferrovie, porti e trasporto pubblico locale); siderurgia. Relatore: Bruno Casati.
- I distretti produttivi territoriali e le filiere produttive. Si tratta, in parte, di forme peculiari in cui si è organizzata la produzione in alcuni territori con forte specializzazione produttiva (es. distretto ceramica, distretto calza, distretto del legno ecc.), in parte di processi di ristrutturazione della grande impresa che ha esternalizzato molte funzioni produttive dando vita a cicli produttivi diffusi sul territorio con il modello a filiera o a rete. Relatore: Devi Sacchetto.
- Il lavoro autonomo di seconda generazione. Sono i lavoratori le cui prestazioni si configurano in termini generali come “servizi alle imprese”, quelle che si generano in quel vasto universo dei media, della creatività, degli eventi, dell’informazione di cui Milano è uno dei centri mondiali, oppure nei settori della formazione, della sanità, dei beni culturali e così via. Recentemente, attraverso Acta hanno definito il Manifesto del lavoro autonomo di seconda generazione nel quale hanno espresso una serie di obiettivi di carattere previdenziale, fiscale, professionale ecc.. Relatore: Andrea Fumagalli.
- Il settore del pubblico impiego e dei servizi pubblici. Relatrice: Tiziana Cazzaniga.
- Perché un lavoro d’inchiesta in tempo di crisi. Relazione tra lavoro d’inchiesta e lavoro politico.