Yamaha di Lesmo – Gerno in presidio permanente dal 13/12/2010

L'RSU Yamaha non firma il “Lodo” del Prefetto di Monza

Queste le motivazioni

L’RSU Yamaha, preso atto del contenuto del testo presentato alle parti in prefettura a Monza il giorno 27 Luglio 2011 dal Prefetto Dott. Renato Saccone, ritiene assolutamente inadeguata la cifra che complessivamente l’azienda mette a disposizione per risolvere definitivamente la vicenda. Inoltre, quelle pochissime risorse che metterebbe l’azienda, nei fatti vengono unicamente destinate alle imprese per ipotetici e incerti percorsi di ricollocazione.

Nel merito del Lodo, non modificabile, così vorremmo motivare il nostro dissenso : NO perché è stato chiesto a tutte le parti in causa di fare un passo indietro, ma gli unici che hanno continuamente dimostrato la volontà di arrivare ad una soluzione del problema siamo stati noi lavoratori.

NO perché avremmo dovuto accettare il nostro licenziamento anticipato con una “buona uscita di 1.500 Euro lorde”, per di più sborsate dalla Provincia di Monza e Brianza.

NO perché non avremmo più potuto fare causa all’azienda per far valere i nostri diritti lesi da una insensata e consapevole “cattiveria” nei nostri confronti.

NO perché buona parte dei soldi che vengono utilizzati per la ricollocazione sono i nostri, ovvero quelli a noi destinati come “buona uscita” concordata presso il Ministero del lavoro.

NO perché i pochi soldi che Yamaha è disposta ad elargire totalmente destinati alle imprese che potrebbero assumerci con contratto a tempo determinato o indeterminato. I soli che avrebbero un beneficio economico sarebbero le aziende. Noi dovremmo licenziarci, rinunciando a tutti i nostri diritti, compreso quello di ricorrere al giudice del lavoro.

NO perché così facendo, viene comunque lasciata libera ad ogni singolo lavoratore di decidere della propria vita lavorativa, senza dover imporre o subire decisioni altrui.

Considerando che il motivo scatenante per cui è ancora in atto il presidio permanente, fuori dai cancelli dell’azienda da ben otto mesi, è e rimane l’enorme accantonamento (7.140.000 Euro) che Yamaha ha posto in bilancio per la gestione degli esuberi, ribadiamo quindi come RSU Yamaha la nostra contrarietà alla proposta presentataci in sede istituzionale sotto forma di Lodo.

Alla luce di quanto sopra, abbiamo già informato il Prefetto e le autorità competenti che il presidio continuerà ad oltranza, mantenendo le sue caratteristiche pacifiche.

Ringraziamo comunque per l’impegno profuso tutte le autorità nel tentativo di dipanare la vicenda.

RSU Yamaha Motor Italia
Lesmo, 29 Luglio