Il giudizio sulla cessione alla cordata AEM-AMGA di una quota sociale
quali partners strategici non può che essere articolato.
Premesso che il nostro gruppo è sempre stato contrario a questa privatizzazione
in quanto riteniamo che un settore delicato come quello dell'energia
doveva restare interamente nelle facoltà dell'Amministrazione Pubblica
e che inoltre l'Agam era ed è una azienda produttrice di cospicui utili
pur adottando strategie di salvaguardia per le scelte di carattere sociale,
ora ci dobbiamo esprimere su quanto messo in atto dalla Amministrazione
di centrodestra.
Sicuramente per quanto riguarda la scelta del partner strategico, dobbiamo
dare un giudizio positivo: il partner è sicuramente affidabile e può
dare all'Agam nuovi sbocchi produttivi (ad esempio la cablatura della
città, utilizzando quanto già realizzato per il teleriscaldamento, o
la possibilità di entrare nel settore della produzione di energia elettrica),
anche se ci preoccupa il fatto che il Comune di Milano vuole dismettere
anche la seconda tranche di azioni dell'AEM in suo possesso.
Una discorso a parte merita comunque come l'Amministrazione comunale
di Monza vuol spendere i fondi (47,6 miliardi di lire) che entrano,
sicuramente non vanno sprecati come si sta per fare per realizzare opere
in vista delle ormai vicine elezioni amministrative.
Su posizioni nettamente contrarie ci troviamo invece per la quota che
si vuole collocare in Borsa visto che è in atto una recessione
da cui non si riesce a immaginare quando si uscirà, e perchè a suo tempo
non erano state accettati i nostri emendamenti per la collocazione di
questa parte fra i dipendenti Agam e poi fra i cittadini monzesi.
Infine ci auguriamo che il Comune sappia gestire al meglio il suo restante
50,01%, considerato che si è deciso di lasciare la nomina dell'Amministratore
delegato al partner strategico.