A proposito dello sciopero del 5 - 7 dicembre 2001

Una premessa allo sciopero generale

Lettera di Paolo Patta ai compagni della CGIL

Cari compagni, care compagne

Come sapete il 27 novembre si è tenuto il direttivo nazionale della CGIL, nella quale si sono discusse le iniziative da intraprendere contro i provvedimenti preannunciati dal Governo in materia di modifica allo Statuto dei lavoratori, del mercato del lavoro e delle risorse contrattuali.

La CGIL ha in queste settimane, definito una analisi critica alla politica del Governo, con precise prese di posizioni contro ogni tentativo di modifica dell'art 18 e dell'arbitrato, contro i contenuti del libro bianco di Maroni e per ottenere le risorse per i contratti pubblici che anche come Lavoro Società abbiamo in larga parte condiviso.

Vi è anche noto che, a differenza della CGIL che ha espresso una posizione contraria su tutta la materia, CISL e UIL sono disponibili alla mobilitazione solo contro l'art.18 e l'arbitrato.

Come tutti sapete nella riunione unitaria con CISL e UIL, di fronte alla proposta della CGIL di uno sciopero di 4 ore, si è trovata una intesa unitaria solo sullo sciopero generale della Funzione Pubblica e su due ore di sciopero nazionale articolato su 3 giorni; giudichiamo questa ultima decisione non adeguata ma non al punto di proporre la rottura con CISL e UIL.

Posizioni espresse nel direttivo che proponevano la rottura con CISL e UIL e la indizione dello sciopero generale della sola CGIL non sono state formalizzate.

Il Direttivo ha unitariamente convenuto che, pur mantenendo in campo la proposta di uno sciopero generale, andava valorizzata questa prima mobilitazione unitaria, anche alla luce del fatto che si potranno svolgere assemblee in tutti i luoghi di lavoro in cui la CGIL illustrerà la propria contrarietà al complesso della delega sul mercato del lavoro.

Per quanto riguarda l'area di Lavoro Società, in un precedente direttivo con un ordine del giorno, avevamo avanzato la richiesta di uno sciopero generale contro i provvedimenti del governo che manteniamo come obiettivo di sbocco naturale alla mobilitazione in corso.

Qualora il Governo non ritirasse i provvedimenti si renderanno necessarie ulteriori iniziative di sciopero generale che, qualora non fossero condivise da CISL e UIL, dovranno vedere, secondo Lavoro Società, la scesa in campo della sola CGIL.

Proprio in un contesto di generalizzazione della lotta, questi primi scioperi articolati, devono essere un primo passo importante in questa direzione.

Dal 3 al 14 dicembre saremo comunque in presenza di numerosi mobilitazioni, che vanno dal blocco del settore dei Trasporti, alla sciopero della Funzione Pubblica sino allo sciopero di 24 ore delle imprese di pulizia.

La piena riuscita di queste prime agitazioni, il coinvolgimento massiccio di lavoratori e lavoratrici, sono per noi premessa indispensabile per giungere all'inevitabile sciopero generale, vista la indisponibilità del Governo a ritirare i provvedimenti contestati.

Gian Paolo Patta
Segreteria Nazionale CGIL
Roma 28 novembre 2001