Gli attentati dell’11 settembre alle città di Washington DC e New York hanno aperto una crisi internazionale cui è stato risposto il 7 ottobre con l’avvio di una guerra.
La guerra non sconfigge il terrorismo ma estende ed esaspera i conflitti, trasformandoli in scontri di civiltà e di religioni. Vengono coinvolte popolazioni inermi. La logica della violenza fomenta rabbia, odio, rancore e spirito di vendetta e rischia di trascinare l’intera umanità nel vortice della barbarie e della distruzione.
A maggior ragione dissentiamo profondamente dalla decisione del parlamento di impegnare direttamente le forze militari italiane nel conflitto, in palese violazione dell’ articolo 11 della Costituzione Italiana.
Consideriamo la pace come irrinunciabile condizione affinché i popoli di questa terra affrontino la costruzione di un mondo diverso e giusto, in cui i valori della solidarietà e della cooperazione fra i popoli sostituiscano quelli imposti dal modello economico globale neoliberista.
Manifestiamo per la pace e la giustizia sociale ritenendoli l’unico antidoto alla guerra e al terrorismo.
Impegnamoci per la difesa di questi valori.