Inaudito comportamento della polizia e della guardia di finanza
Fascistizzazione progressiva delle forze dell'ordine?
In marcia verso Genova

Ci sono giorni nei quali accadono molte cose straordinarie.

Ieri è stato uno di quei giorni: una manifestazione, come a Napoli non se ne vedevano da anni, ha portato il popolo di Seattle a manifestare in più di 30 mila in quella che è stata la più grande manifestazione antiglobalizzazione mai avuta in Europa; così come è stato straordinario il tasso di violenza espresso dalle forze di polizia nei confronti di questi manifestanti.

La rilevanza politica di questa manifestazione consiste in almeno due elementi: il primo è che in Italia, alla prima prova antiglobalizzazione, si sono saldati soggetti che in questi anni spesso hanno marciato separati, dai centri sociali alle associazioni, a Rifondazione comunista, passando per lavoratori precari, disoccupati e studenti; il secondo è che, per la prima volta, una manifestazione contro la globalizzazione ha affondato la propria esistenza in quel tessuto sociale violentato dalla globalizzazione capitalistica che è il Mezzogiorno ed in particolare nella città di Napoli.

A guardarla da Napoli questa protesta può arrivare a Genova con i contenuti di una piattaforma generale di lotta per tutto il movimento antagonista. Ma questa manifestazione è stata anche il laboratorio di nuove e perverse forme di fascistizzazione delle forze dell'ordine.

La grande manifestazione Manganelli e calci di fucile
La grande manifestazione
oltre 30.000 persone.
L'inizio delle cariche:
manganelli e calci di fucile

Oggi le decine di cariche che hanno circondato, separato e massacrato il corteo sono state tutt'altro che una "semplice" difesa dei signori del Global Forum. Sono state piuttosto le prove generali di un modo di reprimere ormai insegnato ai singoli poliziotti che con occhi di odio minacciavano anche i più pacifici manifestanti e tanti ne lasciavano esangui sul selciato.

Un vulnus democratico si è aperto nel nostro Paese e la tribuna offerta dal Global Forum ne esemplifica le drammatiche connessioni con la nuova organizzazione di comando del mondo. Rifondazione comunista e i Giovani comunisti insieme alla Rete del No Global proseguiranno la loro marcia per l'affermazione dei diritti e della libertà dal capitalismo fino a Genova e ogni giorno nella quotidianità delle lotte sociali.

Gennaro Migliore
Napoli, 17 marzo 2001
da "Liberazione"