Contro la guerra in Iraq, contro tutte le guerre ma anche per protestare contro gli arresti dei no global di Napoli

Corteo “preventivo” contro la guerra

Dal 1995 mai così tanta gente in corteo a Seregno

Era dal febbraio del 1995 che non si vedeva una simile manifestazione a Seregno, quel giorno si tenne un corteo di protesta contro la chiusura, da parte della giunta leghista, del Centro Sociale Sintesi. Oggi le circa 300 persone, in gran parte ma non solo giovani che si sono date appuntamento a Seregno hanno manifestato contro la 'guerra' in Iraq e contro lo 'stato di guerra permanente' che da troppo tempo tiene incatenata buona parte della popolazione del mondo agli interessi del capitalismo.
Chiaro il manifesto di convocazione:
Scendiamo in piazza perché "odiamo la guerra".

La odiamo perché rifiutiamo questo stato
di guerra permanente in cui siamo
tutti potenziali vittime e bersagli.

La odiamo perché non possiamo 
sopportare l'idea che migliaia 
di civili innocenti, donne, 
uomini, bambini, muoiano 
sotto i bombardamenti.

La odiamo perché la 
guerra, a prescindere dallo 
schieramento politico che la 
sostiene, è contro i lavoratori 
e gli esseri umani.

La odiamo perché la guerra 
è l'espressione della volontà 
di sopraffazione dei paesi ricchi 
a tutto vantaggio dei potentati 
economici di turno.

La odiamo perché d ripugna l'idea di essere 
complici in questo ennesimo e annunciato 
massacro di vite umane.

Più semplicemente la odiamo perché la guerra ci fa orrore.

Noi contro la Guerra

Il corteo si è snodato lungo le vie centrali di Seregno in una giornata piovosa ma che, giusto per il tempo della manifestazione, ha concesso una tregua di bel tempo. La "Banda degli Ottoni" ha fatto da collante musicale agli slogan contro la guerra e per la liberazione di Caruso e degli altri compagni arrestati a Napoli.
Alla iniziativa hanno aderito i Centri Sociali della zona (Sintesi Sociale di Seregno, Incantina di Cabiate, Tsunami di Seveso, KSA Jotake, Punto Rosso di Seregno) e Rifondazione Comunista.
Notata la presenza dei consiglieri comunali Giusi Minotti di Seregno, Adriana Marenzi di Meda ed Enrico Mason di Carate Brianza.

Come nota a margine val la pena di riportate le dichiarazioni dell'onorevole(?) Di Teodoro (parlamentare di Forza Italia eletto nel Collegio di Seregno) il quale definisce in questo modo Caruso, uno degli arrestati di Napoli: "... il partenopeo Caruso, un povero teppistello incompreso che non ha mai lavorato in vita sua ma che in compenso proprio per questo è capace di rappresentare così bene lo spirito della sinistra di oggi ...".

Romeo Cerri
Seregno, 16 novembre 2002