Per ostacolare i convogli in modo diffuso e pacifico.

«Illegale è il governo, non i pacifisti»

Dichiarazione di Rifondazione Comunista

Le dichiarazioni del ministro Pisanu sul ricorso alla "giusta forza repressiva dello stato" nei confronti dei manifestanti che in modo assolutamente pacifico e non violento stanno tentando di bloccare i treni della morte che trasportano armi e materiale bellico, senza alcuna autorizzazione del parlamento in materia e violando lo spirito della legge suprema dello stato repubblicano, ovvero la nostra Costituzione, sono preoccupanti.

Si tratta di una ipotesi di repressione preventiva, che risponde alla stessa logica della guerra preventiva.

A questo proposito le dichiarazioni di vari esponenti del centrosinistra risultano quanto mai fuori luogo e inadeguate, prestando il fianco alla strategia repressiva e di criminalizzazione del movimento portata avanti dal governo filo guerra.

Ma quale illegalità, l'azione di disobbedienza civile è una risorsa democratica e non violenta sempre usata da parte del movimento operaio e democratico, messa in uso dai movimenti dei disoccupati come dagli operai in lotta per il proprio posto di lavoro. In più è un atto contro l'illegalità della concessione delle infrastrutture civili italiane alla preparazione attiva della guerra.

Sono illegali le proteste contro i treni come illegali un tempo sono stati gli scioperi e le occupazioni delle terre, lo ricordiamo a quanti, soprattutto a sinistra, in queste ore si prodigano in distinguo degni di un questore più che di leader politici.

L'Ulivo puntando l'attenzione su chi protesta tende a offuscare che al suo interno coincidono posizioni pacifiste con chi sostiene che l'Italia debba prendere parte alla guerra in caso di autorizzazione dell'Onu.

Il suo no alla guerra, infatti, risulta ancora pieno di se e di ma.

Patrizia Sentinelli (Segreteria nazionale del Prc)
Gennaro Migliore (responsabile Esteri, Prc)
Roma, 26 febbraio 2003
da "Liberazione"