Riunione del Coordinamento regionale del dipartimento politiche del lavoro e sindacale del PRC, tenutosi il 3 aprile 2003.

L'intervento del PRC nei luoghi di lavoro

in preparazione l'Assemblea Regionale Lombarda delle lavoratrici e lavoratori comunisti

La discussione e le decisioni assunte

Innanzitutto è stata fatta la verifica dello stato di avanzamento della nostra base organizzativa per dare continuità ed organicità operativa dell’intervento del partito sui temi del lavoro. In particolare è positivo che si sia riusciti a definire con la nomina dei responsabili lavoro di Federazione, dei punti di riferimento per la costruzione in ogni territorio delle consulte del lavoro.

L’obiettivo da consolidare è ora l’effettivo funzionamento delle consulte del lavoro di Federazione che devono diventare concreti momenti di coordinamento periodico e di direzione dei nostri compagni (lavoratori, delegati, sindacalisti) per l’intervento nella lotta sindacale e, nell’immediato, per l’intervento sulle campagne oggi aperte.

In questa ottica sono stati discussi e decisi alcuni obiettivi immediati su cui le consulte di Federazione devono organizzare il loro lavoro nelle prossime settimane:

Referendum

Questo comporta la verifica in ogni territorio di ipotesi di lavoro per:

Si è inoltre deciso l’organizzazione di una campagna di informazione e propaganda sui luoghi di lavoro da fare direttamente come Partito. Ogni consulta per il lavoro di federazione deve organizzare questa iniziativa in modo da coprire la settimana dal 5 al 10 maggio. Dove possibile va prevista, all’interno o alla fine della settimana di iniziativa anche un momento pubblico di dibattito sui temi del referendum in modo da coinvolgere, oltre ai lavoratori e le loro Rsu anche i lavoratori precari, immigrati e gli studenti, collegando la questione referendaria anche ai temi della guerra, delle politiche contrattuali, delle leggi delega (mercato del lavoro) e la nuova normativa sugli orari.

Come Partito regionale si organizzerà una conferenza stampa per presentare la campagna. Verrà inoltre messo a disposizione delle Consulte per il lavoro delle Federazioni anche il testo dei volantini da utilizzare e una mostra organizzata su 11 pannelli plastificati (la mostra è disponibile per ora in un numero limitato di copie. Ogni ristampa costa 70 euro. Invitiamo le federazioni interessate a prenotare).

Guerra

Importante è che si proceda, nel realizzare questi obiettivi, con una metodologia di lavoro capace di coinvolgere ed impegnare su questo percorso di lavoro i nostri militanti presenti nei luoghi di lavoro e nei sindacati.

Ciò comporta, soprattutto in occasione del particolare impegno di questa campagna (referendum e guerra)

Si decide quindi un giro di riunioni di tutte le commissioni lavoro per definire i modi e le scadenze su cui realizzare le cose dette sopra. L’organizzazione di questi incontri sarà curata da Lino Anelli con cui è possibile prendere contatto al numero 339.7448637.

Sono state già fissate le riunioni per Mantova, Lodi, Cremona, Pavia, Lecco.

Nelle commissioni lavoro va inoltre posta la questione della presenza attiva dei nostri militanti all’interno dei sindacati. In particolar modo sono importanti due questioni.

A livello regionale sosterremo la campagna di informazione e propaganda nei luoghi di lavoro anche con la preparazione di un convegno (da farsi entro la seconda metà di maggio a conclusione della campagna) che metta assieme, collegandoli nel merito, tutte le questioni oggi all’ordine del giorno dello scontro di classe (guerra, leggi delega sul mercato del lavoro, normative sull’orario) leggendone il rapporto con la trasformazione della struttura occupazionale e produttiva anche lombarda. (vedi nota allegata)

L’obiettivo è quello di costruire una occasione di approfondimento e messa a disposizione di materiali e sarà rivolta, oltre che ai delegati ed ai lavoratori anche agli studenti.

Assemblea regionale lombarda delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti

Al di là delle campagne su cui siamo oggi impegnati (guerra e referendum) che comunque vanno viste anche come occasione per consolidare la nostra struttura organizzativa, è stata sottolineata la necessità di una messa a punto del nostro modo di lavorare e di un programma che recuperi e consolidi nel tempo un nostro radicamento e rapporto col mondo del lavoro.

Dopo aver discusso di ciò già nelle precedenti riunioni del coordinamento regionale del dipartimento si è infine deciso di traguardare per l’immediato dopo ferie (settembre-ottobre) la convocazione di una assemblea regionale delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti.

Già da ora si lavorerà per preparare i documenti preparatori dell’assemblea regionale lombarda delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti e ciò sarà fatto assieme ai responsabili lavoro di tutte le Federazioni..

Questi documenti preparatori dovranno essere presentati e discussi nelle commissioni lavoro nel periodo immediatamente successivo alla campagna referendaria (Fine giugno – primi luglio) in modo da arrivare alla assemblea regionale con una discussione già avviata.

Al termine si è deciso di convocare la prossima riunione del coordinamento regionale del Dipartimento politiche del lavoro e sindacale della Lombardia per il giorno:

Mercoledì 7 maggio 2003, dalle ore 17, presso la sede del gruppo regionale in Via F.Filzi 27

Preghiamo i compagni e le compagne responsabili Lavoro delle Federazioni ed i sindacalisti/e impegnati nei sindacati con ruoli di coordinamento categoriali e territoriale, ad operare fin da ora per garantire la loro presenza alla riunione.


Schema di iniziativa seminariale del dipartimento politiche del lavoro e sindacali

Periodo

– seconda metà di maggio 2003 (una giornata – 17 o 24 maggio)

Titolo

Politiche di guerra e nuove subordinazioni del lavoro al capitale (abstract: l’aggressività che il capitale imperialista sta manifestando per l’egemonia economica, politica e territoriale ha un suo corrispettivo nell’acuirsi dell’offensiva che il capitale ha avviato, anche in Italia, nei confronti del lavoro. In gioco, assieme al nuovo ordine mondiale per il controllo delle risorse e dei mercati che comporta la messa in discussione delle attuali regole e strutture sopranazionali, c’è una nuova subordinazione del lavoro al capitale. Il regime della massima flessibilità del lavoro deve, per potersi pienamente affermare, mettere in discussione l’attuale quadro di diritti e tutele smontando i residui strumenti difensivi che ancora resistono a livello contrattuale, normativo e di legge)

Contributi:

(ogni contributo sarà limitato ad una esposizione di massimo 30 minuti puntando ad illustrare direttamente l’assunto che si intende dimostrare, ciò per lasciare maggior spazio alle domande ed agli interventi – il contenuto esteso della comunicazione sarà reso disponibile in una cartelletta che sarà distribuita all’inizio dei lavori)

Argomenti da svolgere

(si stanno individuando i relatori e l’accorpamento dei temi)

Pippo Torri (Segreteria PRC Lombardia)
Lino Anelli (resp. Dipartimento Politiche del Lavoro e Sindacali della Lombardia)
Milano, 7 aprile 2003