DICHIARAZIONE DI GIANNI CONFALONIERI, CAPOGRUPPO REGIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
CON L'ARRESTO DELL'ASSESSORE MILENA BERTANI IL CONSIGLIO REGIONALE NON PUO' PIU' RINVIARE IL DIBATTITO SULLA QUESTIONE MORALE

"L'arresto dell'Assessore regionale al bilancio, Milena Bertani, e del funzionario Mario Sfondrini, per i gravi reati contestati conferma che il sistema degli affari si è riappropriato interamente delle istituzioni lombarde.

E' incredibile che a poco più di sei mesi dall'inizio della nuova legislatura i massimi rappresentanti regionali siano coinvolti in inchieste di tale portata: due avvisi di garanzia per il Presidente Formigoni, un Assessore arrestato, un Presidente di commissione arrestato, 4 funzionari dirigenti, arrestati o con avvisi di garanzia e, inoltre, numerose inchieste giudiziarie aperte.

In un quadro talmente inquietante non si può lasciare solo alla Magistratura il compito di correggere i meccanismi distorti che hanno permesso la riproposizione e il crescere del sistema della corruzione nella nostra regione.

Rifondazione Comunista che, insieme ai Verdi, aveva presentato ai tempi dell'arresto di Guarischi e dell'avviso di garanzia a Milena Bertani, un Ordine del giorno in cui si chiedeva la sospensione cautelare dell'Assessore, o.d.g. bocciato dalla maggioranza, ripresenterà al primo consiglio la stessa richiesta.

Chiederemo, inoltre, l'apertura in aula di una discussione vera, il Consiglio regionale deve, infatti, riguadagnare la sua credibilità istituzionale.

E' necessario questa volta un vero atto di trasparenza, senza alcuna reticenza, e Formigoni non può più attaccare la Magistratura e rispondere che è "Lui il garante della totale estraneità dell'Amministrazione regionale a questi fatti", non solo sarebbe un falso di fronte a tutti i cittadini, ma sarebbe un grave atto di irresponsabilità politica. Le intimidazioni non arrivano dalla Magistratura, ma dalle dichiarazioni sprezzanti rilasciate da Formigoni stesso".

Ufficio stampa Gruppo regionale Prc
Milano, 13 dicembre 2000