Bossi condannato per vilipendio alla bandiera.

Dai quotidiani apprendiamo che Umberto Bossi ieri è stato condannato dal giudice di Cantù a un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, per vilipendio della bandiera tricolore, sei mesi in meno rispetto alle richieste del pm Claudio Galoppi.
Il leader della Lega è stato condannato per alcune frasi pronunciate nel comizio del 26 luglio '97 a Cabiate (Como), durante la festa della Padania.
Nel suo intervento, Bossi si riferì alla bandiera tricolore che sventolava su una scuola vicina, affermando, tra l'altro: «Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il c...».
Immediata la reazione di Bossi: «Si tratta di una provocazione grave e anche di un attacco al governo. È incivile che un magistrato perda il tempo, pagato dai contribuenti, per fare un processo basato sui reati di opinione e il Codice Rocco».

Viene da commentare che il codice Rocco è precisamente lo stesso codice che "illo tempore" promulgarono gli avi dei suoi attuali amici fascisti.

Noi beninteso non amiamo le punizioni per reati di opinione ma Bossi è proprio sicuro che i giudici farebbero bene a "non perdere tempo" invece di indagare, ad esempio, su Berlusconi e soci come del resto anche Bossi suggeriva tempo fa?

Romeo Cerri
Seregno, 23 maggio 2001