Manovra Monti

Basta!!! Paghi chi non ha mai pagato.

La manovra del governo Monti colpisce il mondo del lavoro, i pensionati, i giovani, salvaguardando ancora una volta i grandi patrimoni, gli speculatori e gli evasori.

Basta. Paghi chi non ha mai pagato.

La manovra del governo Monti colpisce il mondo del lavoro, i pensionati, i giovani, salvaguardando ancora una volta i grandi patrimoni, gli speculatori e gli evasori. Un governo all’apparenza tecnico ma che pratica una vera e propria politica di stampo neoliberista contro la quale purtroppo si avverte sempre di più la mancanza in Parlamento di una vera e propria opposizione di sinistra.

UN’ALTERNATIVA E’ POSSIBILE

1.

Con una patrimoniale progressiva a partire dall’1% sopra il milione di euro si possono reperire 20 miliardi di risorse colpendo solo il 5% della popolazione più ricca. Con una sovrattassa sui capitali scudati del 15% e non dell’1,5% si possono reperire 15 miliardi, colpendo i grandi evasori e le loro attività illecite. Reale contrasto ad un’evasione fiscale stimata in oltre 120 miliardi.

2.

Il taglio drastico delle spese militari: degli F35 con il loro costo pluriennale di 17 miliardi, ma anche della missione militare in Afghanistan, e degli organici di un esercito in cui i graduati sono più dei soldati semplici, come ci chiedono da tempo le associazioni pacifiste e che potrebbe produrre risorse annue per almeno 4 miliardi.

3.

Il blocco delle grandi opere inutili e dannose, come la TAV in Val Susa o il Ponte sullo Stretto, come avvio di un ripensamento complessivo di quelle grandi opere di cui il governo Monti vuole invece accelerare l’approvazione. A questo proposito diciamo NO all'inutile autostrada Varese – Como - Lecco che devasterebbe il Parco Pineta, la brughiera, il Parco Valle del Lambro.

4.

Il taglio dei privilegi della politica, che potrebbe portare risorse per almeno 2 miliardi.

5.

La richiesta di porre un tetto drastico a 5000 euro alle pensioni d’oro e ad ogni cumulo pensionistico.

6.

Estensione pagamento ICI sulle strutture ecclesiastiche con finalità lucrative.

7.

Asta pubblica per l’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre. Mentre in Europa e negli USA si procede attraverso gare pubbliche per l'aggiudicazione delle frequenze garantendo preziosi introiti allo Stato, in Italia si procede all'assegnazione a titolo gratuito per la RAI e per Mediaset. L'assegnazione delle frequenze televisive porterebbe nelle casse dello Stato dai 4 ai 5 miliardi di euro.

CHI HA IMMENSI PATRIMONI ED EVADE LE TASSE, NON PAGA

CHI HA UNA PICCOLA CASA, CHI HA LAVORATO UNA VITA, PAGA

Federazione della Sinistra di Monza e Brianza
Monza, 15 dicembre 2011