Elezioni amministrative di Vimercate, Proposta elettorale del Partito della Rifondazione Comunista
PER UNA VIMERCATE MIGLIORE
vimercate
  1. la partecipazione
  2. il miglioramento necessario
  3. centro storico o degrado storico?
  4. il Molgora che desideriamo
  5. una viabilità sicura e non inquinante: no alla Pedegronda
  6. via l'Ici sulla prima casa e lotta all'evasione fiscale
  7. i giovani sono una risorsa
  8. il lavoro sicuro e qualificato
  9. servizi, cultura e sport
  10. solidarietà e cooperazione
  11. la sicurezza e la lotta alla criminalità

1. OBIETTIVO GENERALE: UNA VIMERCATE MIGLIORE.

Un grosso impegno che richiede più sinistra nel governo della nostra città!

Per tutto ciò la presenza e il rafforzamento di Rifondazione Comunista è indispensabile!

Una presenza, che, nella scorsa legislatura, ha marcato la qualità dell'opposizione, al governo cittadino, alzando il confronto politico dello stesso Consiglio Comunale, chiamandolo a misurarsi, ogni volta, sui principi e valori da sempre patrimonio delle forze laiche e di sinistra del nostro paese e, attraverso una critica costruttiva, a misurarsi sulle proposte di miglioramento della qualità del lavoro e della vita cittadina.

Questa sarà quindi l'azione che vorremmo proseguire per una Vimercate migliore.

Per questo chiediamo il voto agli elettori ed elettrici della nostra città. Un voto per il nostro candidato sindaco e per il rafforzamento della presenza di Rifondazione Comunista nel consiglio comunale.

Un rafforzamento anche per riaprire con le forze del Centro Sinistra il confronto per una comune e più qualificata azione di governo, non solo contro le forze del centro destra ma per una politica di sinistra e di ampia partecipazione da parte di tutti i cittadini e cittadine, per dare voce e diritti a tutti quei lavoratori e lavoratrici stranieri, residenti, che contribuiscono alla ricchezza del nostro territorio.

2. OBIETTIVI SPECIFICI:

2.01. LA PARTECIPAZIONE.

È proprio dal rilancio di una partecipazione attiva e non di facciata o "una tantum", che possono e devono essere contrastati gli interessi di lobby pressanti e affrontate le istanze primitive presenti.

L'amministrazione della cosa pubblica che proponiamo ribalta la sua attuale unidirezionalità, cioè dall'alto verso il basso, per costruire una vera partecipazione, riconosciuta dai cittadini, dotata di metodi e strumenti efficaci e adeguati per contare veramente.

Per noi si tratta quindi di predisporre un programma elettorale che non parta da zero ne sia preconfezionato.

Non può e non deve partire da zero in quanto vi sono nostri precedenti programmatici e battaglie condotte che vanno verificate e riproposte nella misura in cui la loro validità è tuttora attuale, come crediamo.

Non preconfezionato perché se si vuole rappresentare i cittadini, pur dentro valori e principi per noi intransigibili e propri di una forza laica e di sinistra, allora occorre essere aperti al confronto e alla costruzione comune di un programma per il quale vogliamo, quindi, definire alcune linee guida generali e darci un metodo per realizzarle e per verificarne i risultati insieme.

2.02. IL MIGLIORAMENTO NECESSARIO.

La città di Vimercate vanta una pregevole identità civica e storica, un'importante realtà economica e sociale, significative potenzialità sul piano ambientale e culturale, e tuttavia oggi soffre dei mali propri di una metropoli: traffico e scomodità per muoversi dentro e fuori, inquinamento dell'aria e dell'unico apprezzabile corso d'acqua di superficie, difficoltà a mantenere pulite le vie e gli spazi pubblici, ingombro delle stesse da parte delle auto in sosta, insicurezza e disagio vissute da crescenti parti della popolazione, residui di emarginazione sociale e nuove povertà.

Prevenire limitare e ove possibile sanare tali mali urbani, affrontare e risolvere i residui di emarginazione e le nuove povertà, non può che essere il compito di un programma democratico e di riforma cui sono chiamate le forze politiche orientate ai valori della solidarietà, dei diritti e della sostenibilità dello sviluppo.

Prioritaria è quindi la salvaguardia di quegli ampi spazi ancora presenti, intatti e contigui a fasce di terreno inedificato ancora presente negli altri comuni del vimercatese.

Ciò impone una rigorosa tenuta del PRG, recentemente approvato con la nostra astensione, rispetto alle pressioni di espansione presenti e sostenute da lobby interessate a insediamenti sia residenziali che produttivi a macchia d'olio.

Insediamenti che risultano, poi, disastrosi non solo sotto l'aspetto del consumo di territorio bensì, soprattutto, per l'irraggiungibilità dei mezzi di trasporto collettivo e quindi la totale dipendenza dal mezzo individuale.

A Vimercate occorre quindi attuare una generale salvaguardia escludendo ogni destinazione d'uso comportante edificabilità in aree di espansione, con l'unica eventuale eccezione di piccoli comparti destinati ad edilizia pubblica per accogliere, in particolare, coppie, lavoratori o lavoratrici in difficoltà.

È pertanto necessario procedere alla riqualificazione, al riuso e al recupero dell'esistente, migliorare le situazioni urbane problematiche, porre la quantità al servizio della qualità.

Tutta la vicenda del quartiere Torri Bianche dimostra emblematicamente i guasti e le aberrazioni che risultano da un disegno del territorio che anziché procedere dal generale al particolare procede all'inverso.

Ma una reale difesa ambientale e urbanistica richiede anche una necessaria azione sovra comunale per definire e condividere vincoli e regole valide per tutti.

2.03. CENTRO STORICO O DEGRADO STORICO?

Una Amministrazione Comunale dotata di capacità progettuale e non succube a emotività e contingenze o a pigrizie corporative, deve indurre ed "educare" a comportamenti consoni e sinergici alla salute e al benessere della città.

Il centro di Vimercate ma, nel loro piccolo, anche delle sue frazioni e di Oreno in particolare, è la parte che più va preservato da rischi e fattori di collasso, senza dimenticare la riqualificazione anche delle periferie.

Il centro della città storicamente costruito per i pedoni e le biciclette deve tornare ai pedoni e ai ciclisti!!

La viabilità ciclabile deve pensarsi come sistema e non come residuo di quella automobilistica per altro, vista la tipologia delle autovetture in commercio, sempre più invadente e incompatibile, per la cui circolazione nelle vie esterne e parcheggio occorre pensare a un sistema di sensi unici.

Le vie storiche e le piazze, e prima ancora i "terraggi", devono essere pedonalizzate e servite al più da una navetta che colleghi i parcheggi periferici.

Nella ristrutturata via Garibaldi i posti macchina devono essere sostituti da posti panchina.

La mentalità di vivere, consumare, passare il tempo libero, spendere il proprio denaro "a piedi" in centro è conseguenza automatica come dimostrano le esperienze già in atto in grandi e piccole città a noi vicine.

Percorsi protetti e frequentati potrebbero scoraggiare la cattiva abitudine di raggiungere strutture come la scuola, il negozio, l'edicola, il tabaccaio, lo sportello pubblico ecc., in automobile, magari con sosta e annessa chiaccherata a motore acceso.

Vimercate possiede inoltre due gioielli storici e culturali che la caratterizzano: il ponte romano di San Rocco e la chiesa romanica di Santo Stefano.

Ebbene l'uno è attraversato da una circolazione di auto a doppio senso e l'altra ha la sua splendida facciata perennemente occultata da otto (!!) auto in sosta!!

Problemi che possono essere risolti rapidamente senza spesa, con una sola ordinanza municipale.

È inoltre indispensabile ripensare l'intero servizio di pulizia strade, aiuole, campane raccolta vetro, ecc. risultato inefficiente e inefficace.

Infine, il recente acquisto di parte di Villa Sottocasa e del suo parco, (per il quale Rifondazione Comunista ha votato a favore) pone la necessità di aprire un'ampia discussione con tutti i cittadini, per acquisire una sua maggiore progettualità d'uso, rispetto ai primi indirizzi indicati al momento dell'acquisto, per farne il luogo di qualificazione della nostra città.

2.04. IL MOLGORA CHE DESIDERIAMO.

Una Amministrazione Comunale progressiva e moderna deve prima di agire con divieti e sanzioni, sviluppare il senso civico e di appartenenza per il quale il cittadino possa vivere il suo territorio positivamente, non come qualcosa di estraneo.

Sotto questo profilo hanno valore anche taluni gesti simbolici che l'amministrazione comunale può compiere.

La campagna e il bosco sono considerati come la terra di nessuno, ovvero il luogo dove espellere i rifiuti.

Luoghi relegati, quindi, al degrado e abbandono che risultano inevitabile sottoprodotto del modo di vivere obbligato dal modello consumistico e feticistico dominante nella città.

In particolare i corsi d'acqua, linfa vitale dell'ambiente naturale, sono bersaglio di inquinamento liquido e solido, come avviene da tempo per il Molgora.

Tuttavia, a distanza di anni dalla costituzione del Parco del Molgora, non è accaduto niente!

Neppure un tentativo per rendere percorribile il corso del torrente, primo segnale per renderlo degno di attenzione e dunque meritevole di tornare vivibile.

Il degrado attira il degrado!

È impossibile realizzare una pista ciclo pedonale che abbia un significato, anche simbolico, nei confronti dei potenziali inquinatori e che dia, contemporaneamente, il segnale che l'Amministrazione comunale considera quel territorio come qualcosa di pregevole, non abbandonato e quindi implicitamente destinato a discarica abusiva?

II parco, infine, deve mantenere la sua caratteristica agricola, sopportando pertanto costi di esproprio limitati, ridotti alle aree e ai percorsi strettamente necessarie a renderlo vivibile e percorribile.

2.05. LA MOBILITÀ NECESSARIA È QUELLA SICURA E NON INQUINANTE.

No alla Pedegronda!

A questo progetto ci siamo sempre opposti così come ci siamo opposti all'approvazione, in Consiglio Regionale, della legge per la costruzione delle autostrade lombarde.

La costruzione di questa autostrada, costituirebbe un grosso successo per i grandi costruttori e una sconfitta per i cittadini e i loro polmoni.

Per questo diciamo no alla Pedegronda!!

Esiste, nell'area pedemontana, una domanda di mobilità locale e una domanda di mobilità regionale alle quali va data una risposta diversa dalla soluzione autostrada.

2.06. BASTA ALLA TASSA SULLA PRIMA CASA E LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE.

Nella riconferma della nostra contrarietà alla tassazione ICI sulla prima casa, (Rifondazione ha presentato in parlamento una legge specifica), nel rispetto delle norme vigenti, a livello comunale riteniamo di dovere proseguire la battaglia per far sì che la tassa sulla prima casa non superi l'aliquota minima prevista del 4‰.

Contemporaneamente a fronte del grande sfitto esistente, riteniamo si debba operare una politica di maggiore tassazione e di "premiante" detassazione, viceversa, nel momento in cui tale sfitto si rendesse disponibile. Detassazione tanto maggiore quanto più la disponibilità raggiunga fitti di carattere popolare.

Rafforzare la capacità di controllo e quindi di recupero di evasione, sulla quale già si sta operando, rafforzando la collaborazione e con i vari enti e uffici interessati.

2.07. I GIOVANI SONO UNA RISORSA.

Vissuti a volte come un disagio, in una città che invecchia e possiede, sono invece una grande risorsa!

Il disagio, viceversa, è presente al loro interno per il venire meno di quelle certezze, segnate dalle lotte per il lavoro, i diritti, lo studio per tutti, in uno Stato laico rispettoso di ognuno cui si aggiunge oggi la mancanza di ascolto nei loro confronti e di spazi per la loro aggregazione sociale e culturale.

A tali disagi e necessità si risponde, innanzi tutto, con una politica complessiva capace di creare lavoro sicuro, qualificato e sicurezza sul lavoro, con un reale e qualificato diritto allo studio, rafforzando le strutture pubbliche, e fornendo loro spazi e momenti propri di aggregazione sociale e culturale.

Ciò richiede una capacità di apertura, da parte dell'Amministrazione, non paternal-buonista, ma di reciproco coinvolgimento "programmatorio" dei bisogni, degli interventi e degli strumenti indispensabili per il pieno e autonomo sviluppo di questa grande risorsa umana.

2.08. IL LAVORO.

È vero, nel Vimercatese i livelli di disoccupazione sono bassi. Alti sono i livelli di precarietà lavorativa.

La "nuova economia", che qui si è sviluppata maggiormente che in altri luoghi, (la Silicon Valley), non ha prodotto occupazione più sicura e qualificata, al contrario.

Contemporaneamente, a fronte di processi di deindustrializzazione ed esternalizzazione che sono avanzati, la AGENTEC, per le ristrettezze progettuali che avevamo denunciato, non ha determinato alcuna qualificante e misurabile ricaduta sul territorio.

Occorre quindi qualificare nettamente l'operato dell'Amministrazione Comunale a favore di politiche attive del lavoro.

Ciò può essere attuato sia con interventi diretti, sia con iniziative indirette di facilitazione e sviluppo, potenziando la rete dei Centri per il Lavoro da un lato, predisponendo iniziative e servizi per il sostegno di cooperative, artigianato, piccola impresa e commercio al dettaglio, dall'altro.

2.09. I SERVIZI AI CITTADINI.

Quelli sociali.

Fondamentale deve essere la qualità dei servizi sociali in quanto, questa, caratterizza la qualità della vita nella nostra città, costituendo una garanzia per la persona e la famiglia.

Essi vanno messi "in rete" per rispondere con maggiore efficienza ed efficacia ai bisogni da soddisfare.

Le politiche per gli anziani devono discendere dal fondamentale concetto del diritto: il diritto all'anzianità per tutti.

L'anzianità è un diritto e una risorsa a cui non si può rinunciare!

Vanno pertanto promosse e sostenute iniziative di socializzazione e valorizzazione del tempo libero, degli anziani auto sufficienti, nel campo dell'arte e della cultura.

In tal senso i bisogni, ed in particolare la domanda socio assistenziale, vanno soddisfatti laddove si manifestano.

Necessaria appare, altresì, l'istituzione di un Osservatorio comunale della condizione anziana in grado di monitorarne, in tempo reale, le dinamiche e l'evoluzione.

Una questione riguarda, inoltre, la disabilità per la quale vanno potenziati e razionalizzati i servizi operanti in collaborazione con la ASL e aggredito maggiormente l'abbattimento delle barriere architettoniche in tutte le strutture aperte al pubblico.

Infine riconfermando la nostra contrarietà "all'asilo nido in famiglia", vere e proprie concessioni di parcheggio di infanzia, riteniamo indispensabile riproporre la costruzione di un nuovo asilo nido, capace di soddisfare la domanda inevasa e crescente anche a fronte dei nuovi insediamenti residenziali, previsti nell'area C1 di Rugginello.

 

Quelli industriali.

La Brianza vanta un grande patrimonio di municipalizzate e aziende pubbliche di multiservizi.

Attraverso queste strutture le municipalità hanno costruito risposte efficienti ed efficaci ai bisogni dei loro cittadini ed imprese, per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, per la captazione e distribuzione dell'acqua, per l'erogazione del gas, per l'illuminazione pubblica, la gestione dei trasporti, la manutenzione del verde e del patrimonio pubblico, le farmacie ecc.

Aziende che rappresentano una ricchezza, in termini di conoscenze e competenze, e un patrimonio dei cittadini, dei loro lavoratori e lavoratrici.

Un patrimonio che, grazie a leggi di segno neoliberista, rischia di essere smantellato e svenduto ai privati.

Viceversa, riteniamo che tutto ciò vada rilanciato attraverso un nuovo ruolo delle aziende pubbliche.

Un nuovo loro protagonismo è indispensabile e possibile attraverso la cooperazione e il coordinamento delle stesse sul territorio.

Un nuovo protagonismo al quale la nostra Amministrazione non può essere insensibile se vuole affrontare le inefficienze presenti in molti di questi servizi, oggi concessi a privati, e i nuovi bisogni.

La cultura.

Anche le periferie; (non solo il centro) della nostra città, devono diventare altrettanti luoghi di cultura diffusa e accessibile a tutti (rassegne teatrali, musicali, ecc.), impedendo, attraverso questo investimento, anche il loro degrado o la riduzione a quartieri dormitorio.

Occorre poi e in particolare, promuovere un vasto programma di conoscenza della nostra cultura popolare, antifascista e pacifista, fra i giovani e nelle scuole, trovando qui un fertile laboratorio di confronto e incontro fra generazioni.

Altrettanto occorre porsi e promuovere, quale arricchimento culturale e pacifista, "la contaminazione" con le varie culture etniche, largamente presenti a Vimercate, ricche di storia e valori.

Lo sport.

Promuovere la pratica sportiva fra cittadini, di tutte le età e condizioni sociali, è un fatto culturale di grande socialità, di educazione alla competizione non violenta, all'amicizia e alla tolleranza verso gli altri.

Dare significato di servizio sociale allo sport, promuovendolo fra tutti i cittadini, è il compito dell'Amministrazione Comunale che deve essere titolare dell'erogazione del servizio.

Attraverso gli strumenti previsti dalla legge 142/90 vanno, quindi, verificate, individuate e proposte forme di gestione degli impianti che coinvolgano le Associazioni Sportive presenti, con le quali verificare nuove esigenze di strutture per sport attualmente sacrificati.

2.10. SOLIDARIETÀ - COOPERAZIONE.

Il fenomeno migratorio è sintomo ed esito delle contraddizioni laceranti del modello di sviluppo neoliberista che concentra, al massimo, poteri, ricchezze e prerogative, e impoverisce la gran parte della popolazione mondiale.

L'immigrazione è anche in Italia, come in tutti i paesi dell'Unione Europea, un fenomeno consolidato da più di vent'anni, un dato permanente e strutturale, un fattore che contribuisce alla ricchezza economica e culturale del Paese, e delle nostre città. Ad esso occorre rapportarsi con il massimo di apertura, di solidarietà, di realismo politico.

È, infatti, il realismo che impone di mettere in atto, a partire dal livello locale, politiche di accoglienza per favorire la regolarizzazione, l'inserimento sociale e tendere all'uguaglianza dei diritti degli "stranieri" che vivono e lavorano nella nostra città.

Questi sono i soli efficaci antidoti al veleno del razzismo e della xenofobia.

Contemporaneamente, una amministrazione tesa ad affrontare, in questo modo, il fenomeno immigratorio, non può che promuovere tra i suoi cittadini, azioni di cooperazione con i paesi maggiormente svantaggiati.

Ciò significa porsi sul piano della promozione di azioni e di aiuti alle organizzazioni non governative e di volontariato, promuovendone il censimento e il coordinamento, individuando con loro paesi e settori prioritari ai quali destinare fondi pari allo 0.50% del proprio bilancio annuale, promuovendo campagne di consumo equo e solidale.

2.11. SICUREZZA E LOTTA ALLA CRIMINALITÀ.

La sicurezza è la garanzia di migliore vivibilità della città, di solidarietà e diritti per tutti.

Soltanto una coerente attuazione degli indirizzi programmatici, indicati nei precedenti paragrafi, potrà consentire l'inquadramento della sicurezza come un obiettivo di maggiore e migliore vivibilità della città di Vimercate e non già come mera risposta di polizia alle devianze sociali più acute.

 
PRC - Vimercate
Vimercate, 10 aprile 2001