Marco Fraceti
Photo by Brianza Popolare
Avremmo voluto un risultato forte ed inequivocabile: vuoi vedere che l'Italia cambia davvero!??. Lo scrutinio ha decretato la vittoria, seppur di misura dell'Unione sia alla Camera che al Senato.
Questo esito, che porterà con se una coda di polemiche di stampo pujadista, ci dice che una parte consistente del Paese quel cambiamento lo vuole davvero e lo dice facendo fare al PRC. un balzo notevole in avanti nei consensi. Questo dato elettorale riconsegna alla Politica il ruolo principale: chi vince governa e chi perde fa l'opposizione. Cosi dovrebbe essere in un paese normale, ma abbiamo a che fare con una destra eversiva e irrispettosa delle regole e delle leggi. Per questo vincere con un voto in più o con trentamila voti in più cambia poco; siamo così chiamati ad una fase importante e cruciale della vita democratica del Paese.
Le comuniste e i
comunisti di Rifondazione saranno chiamati ad uno sforzo straordinario pari al
consenso politico raggiunto. Dovremo svolgere un ruolo politico forte sia
nell'insediamento del nuovo governo, sia nell'elezione del Presidente della
Repubblica e anche nel Rerefendum sulla Costituzione Italiana a fine giugno.
Nelle pieghe di questi momenti politico-istituzionali dovremo sapere da un lato
far praticare all'intera Unione la strada indicata nel Programma e dall'altra
stimolare la presenza dei movimenti sia il prossimo 25 aprile 61° anniversario
della nascita della Repubblica e della sua Costituzione sia a fine giugno quando
si andrà a votare per il referendum confermativo della schifosa devoluzione.
Molti osservatori di parte moderata sarebbero pronti alla “grande coalizione in
salsa tedesca” ma sanno che con la destra berlusconiana è una strada
impraticabile. Inoltre a differenza della Germania il centrosinistra moderato e
la sinistra riformista in Italia, molto responsabilmente, si confrontano con il
Partito della Sinistra Europea - PRC e visti i risultati come non capirli, a
differenza della SPD che preferisce la “grande coalizione”piuttosto
che misurarsi con i nostri compagni della PDS-Nuova Sinistra Europea.
Dunque l'Italia e il suo personale politico sono chiamati a dare due risposte: un governo stabile e un governo che, al di la dei numeri, governi in totale discontinuità con il passato governo Berlusconi. Appare evidente a questo punto la funzione politicamente rilevante del PRC.Ad esempio; il primo banco di prova sarà il ritiro delle truppe italiane dagli scenari di guerra, come indicato nel programma. Un provvedimento che va portato alla Camera e al Senato e su quello misurare la coesione. Se così non fosse sarà utile ritornare alle urne almeno per la ridefinizione dei rapporti di forza nel Senato della Repubblica ma spero veramente che non ve ne sia bisogno.
Infine ma non meno
importanti sono i risultati della coalizione e del PRC di Monza e della
Brianza. A Monza e Provincia il PRC naviga saldamente oltre il 6,5% al senato e
5,5% alla camera.
Pertanto un Partito che in Brianza comincia ad allinearsi ai
risultati nazionali. Inoltre il dato di Monza che vede il PRC con il 6,7% al
senato sfiorando i 5.200 voti di lista e alla camera 4.446 pari al 5,33%.
Significativi sono i dati dalle Circoscrizioni. Alla 3^ il PRC raggiunge il 10.55
terzo partito assoluto dopo FI e DS.
Importanti i risultati dalle altre
Circoscrizioni che attestano appunto il partito in una forbice fra camera e
senato dal 5.5% al 6,5%. Fermo restando la peculiarità del voto alle elezioni
politiche sappiamo che il bacino politico elettorale sul quale operare per
consolidare sul piano comunale il dato nazionale è molto più vasto del pur
importante dato delle ultime comunali di 2.506 voti o delle provinciali 3.300
pari al 5,5%. Pertanto come potete vedere il nostro impegno locale è ben
inserito in un contesto nazionale.
Prossimamente il nostro ruolo crescerà, anche
perchè aver eletto un Senatore, il compagno Gianni Confalonieri, ci chiamerà a
più elevate responsabilità politiche alle quali le comuniste e i comunisti di
Rifondazione a Monza non si sottrarranno.
Grazie ancora e buon
lavoro.