Verso la convezione della Sinistra Unita Monzese - 27 APRILE 2007 - Sala Maddalena - Monza

Le radici indicano da dove veniamo, ma anche dove vogliamo andare

Lettera aperta

La sinistra unita di Monza

Per attivare e aprire canali di discussione e di confronto sul tema della Sinistra a Monza è importante definire e riconoscersi sui principi e sui riferimenti politici, culturali e sociali ai quali siamo ancorati per poi definire la sfera dei contenuti prima ancora dei contenitori.

Con grande umiltà politica pensiamo che le radici di una moderna Sinistra Unita Monzese non possano che fare riferimento ai valori espressi dalla Resistenza Partigiana Monzese e Brianzola al fascismo e nazismo e ai fondatori delle esperienze del Socialismo e del Comunismo a Monza. Facciamo riferimento ad Ezio Riboldi, Sindaco di Monza sino al 1921 e a quel gruppo di operai metallurgici che nel 21 fondano la prima sezione monzese del Pcd’I eleggendo a Segretario Amedeo Ferrari e a capo dei Giovani Comunisti Adamo Zappa.

Pensiamo ad Enrico Farè, Socialista, primo Sindaco dopo la Liberazione, che insieme a Rattaggi, Camerini, Gastoldi e Serrati fondarono il nucleo dei Socialisti monzesi. Ma anche Carlo Sala, Gianni Citterio, Giovan Battista Stucchi, Carlo ed Enrico Bracesco. Ci fermiamo qui nei riferimenti monzesi perché citando altri rischieremmo di fare torto ai tantissimi, compagne/i Socialisti, Comunisti e/o Antifascisti che hanno contribuito alla crescita democratica della terza città della Lombardia.

Ci permettiamo di dire con determinazione che, guardando con rispetto alla divisione di Livorno, le ragioni di tale separazione sono oggi superate dal nuovo contesto politico, nazionale ed internazionale.

Queste due culture, che hanno segnato profondamente il rinascimento politico italiano, debbano ritrovare una casa comune nella quale contaminarsi con una nuova generazione di comunisti, socialisti, anticapitalisti e ambientalisti che sono la base per un nuovo soggettività politica di Sinistra, attuale ed urgente.

Facciamo riferimento ai valori di Libertà e di Democrazia partecipata come scritti nella Costituzione Italiana, base di una Stato Laico e dei Diritti, che ripudia la guerra e lavora per la Pace, nel quale i bisogni primari come sanità, scuola, energia, sicurezza e infrastrutture siano sotto il controllo pubblico.

La globalizzazione inoltre impone che Laicità e Diritti dello Stato Italiano debbano essere estesi a tutti coloro che intendono stare nel nostro Paese rispettando le nostre leggi nel rispetto delle tradizioni di provenienza.

Uno Stato dove la Giustizia sociale e fiscale sia uno dei parametri per dire se siamo vicini alle esigenze delle cittadine e dei cittadini sostenendo e valorizzando la partecipazione e la crescita delle Autonomie Locali a tutti livelli, Regioni, Province, Comuni e Circoscrizioni.

Il nostro Paese sarà chiamato nei prossimi anni ad assolvere compiti e ruoli importanti nello scacchiere internazionale per effetto di un più ampio sviluppo della Comunità Europea.

La Sinistra italiana è uno dei soggetti portanti per queste politiche e deve accettare la sfida della modernizzazione, dentro un rinnovato patto sociale globale per i diritti dei lavoratrici e dei lavoratori. Sviluppo sostenibile, qualità della vita, modelli di vita e comportamenti individuali sono impegni ai quali siamo chiamati a rispondere se vogliamo che la parola Sinistra continui avere un significato importante ma anche utile come lo è stato per 100 anni in tutto il mondo.

Marco Fraceti (Segretario del Circolo del PRC “Peppino Impastato”)
Monza, 7 aprile 2007
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