Elezioni regionali lombarde 2013 - Ambrosoli Presidente

Discontinuità e rigenerazione. Un progetto di governo

I punti di partenza sono ispirati all’idea della “Lombardia in Europa”

La riorganizzazione delle speranze

Ereditiamo disagi e paure. Ma anche la memoria di stagioni importanti nella vita collettiva e nella vita privata della nostra gente. Quindi ereditiamo soprattutto la domanda di riorganizzare le speranze.

Abbiamo portato a successo le primarie promosse dal “Patto Civico per la Lombardia” con tre parole: verità, rigenerazione, speranza.

La verità è quella che dobbiamo a noi stessi e a tutti i cittadini nel diagnosticare l’inquinamento del contesto politico e istituzionale e l’involuzione di quello sociale ed economico della Regione.

Una diagnosi da fare senza distruttivismo ma con il realismo di vedere una crisi che da un lato ha infangato l’istituzione e dall’altro lato ha intaccato redditi, salari, consumi, occupazione.

La rigenerazione è un processo che non si risolve con il voto. Comincerà con il risultato elettorale e riguarderà un metodo di riorganizzazione della democrazia secondo principi di etica pubblica. Tanto la rigenerazione di partiti politici utili alla democrazia. Quanto l’ampliamento dello spazio progettuale e decisionale in cui le forme associative civili hanno ruolo e voce.

La speranza diventa così una tensione aggregante, verificabile, valutabile. Non è la parola vuota usata dal populismo. E' l’oggetto di un patto tra una classe dirigente rinnovata e un sistema sociale disposto a comprendere le opportunità della democrazia partecipativa.

Questo progetto deve incarnarsi nel candidato. E’ questo il senso di una campagna elettorale. Ma il candidato respinge la deriva personalistica della politica che, in Italia e in Lombardia, ha preso la forma di “un uomo solo al comando”.

Accetta invece la responsabilità di questa sfida. Accetta la trasparenza di tutti i suoi dati di candidabilità. Ma si impegna a cercare nelle forze politiche, nell’associazionismo, nel mondo delle professioni, dell’impresa e del lavoro le risorse che diventeranno in questi anni la classe dirigente di una alternativa responsabile. Il disegno si delinea nella campagna elettorale e saranno poi i risultati dei percorsi di governo e i risultati di una nuova qualità legislativa a completarne l’evidenza.

Le dominanti programmatiche

I punti di partenza di questo disegno, ispirati all’idea della “Lombardia in Europa”, sono quelli emersi nelle primarie, trovando già un consenso maggioritario in chi ha partecipato alla scelta. Devono ora trasformarsi in un sistema di proposte compatibile con l’autonomia decisionale, con i limiti delle risorse e con il rispetto delle regole fondamentali della nostra dimensione costituzionale.

Il primo punto – una vera pre-condizione - è costituito da un rinnovato principio di legalità nella vita della istituzione, che ha come metodo la trasparenza e la valutazione; e che ha come obiettivo la capacità di individuare preventivamente rischi di inganno e di illegittimità nei comportamenti di chi è chiamato, per elezione o per incarico amministrativo, al servizio del cittadino.

Il secondo punto riguarda il riequilibrio delle funzioni, tra indirizzo e gestione, nel rapporto tra Regione e Amministrazioni locali, per rigenerare una comunità decisionale tradita e per ricostituire le premesse della sussidiarietà verticale che il mondo degli amministratori nel territorio vive oggi – in ogni schieramento – come un carattere propagandistico. Ma anche per aprire una stagione responsabile di razionalizzazione organizzativa della pubblica amministrazione e della spesa pubblica e per consentire margini reali al contenimento della pressione fiscale

Il terzo punto riguarda lo sguardo al futuro del sistema produttivo e occupazionale: cinque anni sono sufficienti per trasformare senza scompensi le condizioni di rinnovamento da ambiti non competitivi ad ambiti capaci di affrontare la sfida ormai mondiale della tenuta tecnologica, organizzativa e commerciale in mercati senza confini. Da qui la visione di integrazione - per la quale è necessario chiedere e ottenere un responsabile contributo del sistema universitario regionale – tra creatività, formazione, ricerca,

innovazione e produzione. Con un progetto di ristrutturazione del sistema formativo attraverso strategie mirate ad un vero adeguamento ad esigenze reali del mercato del lavoro e a soluzioni connesse alla crisi occupazionale. E da qui un aperto dialogo con i soggetti imprenditoriali e sindacali per un profondo e responsabile coinvolgimento delle forze produttive in un processo di cambiamento che tuteli il coraggio dell'iniziativa e i diritti dei lavoratori e delle famiglie.

Il quarto punto riguarda la collocazione del tema ambientale e territoriale, in applicazione dei principi della green economy, dell'inversione del consumo di suolo attraverso riqualificazione del patrimonio, della sostenibilità del rapporto tra consumi, qualità del patrimonio naturale e valorizzazione dell’economia agro-alimentare, come area di competenze e funzioni che risulti pari ordinata alle altre tre tradizionali aree di intervento per l’ente regionale:

Il quinto punto riguarda la ricerca di un realistico percorso per ridurre la pressione fiscale e incrementare l’attrattività di risorse destinate allo sviluppo di una politica coraggiosa che guardi alla nuova statualità dell’Europa e che guardi alle potenzialità della Lombardia di essere soggetto relazionale e di proposta nel cambiamento glocale dell’economia planetaria.

Caratteri essenziali del rinnovamento

Molte settorialità, che richiedono aggiornamento normativo e buon governo, sono contenute in questo quadro di orientamenti che per il "Patto civico per la Lombardia" può diventare una bussola a condizione di essere alimentato da alcune dimensioni di rinnovamento qui sinteticamente ricordate:

Ha scritto Ermanno Olmi nel sostenere l' avvio del progetto di Umberto Ambrosoli nella campagna elettorale per assicurare una netta discontinuità con la gestione politica che ha portato al declino e alla crisi anticipata di Regione Lombardia: "Una povertà ancora peggiore di quella economica è la perduta dignità. Il paesaggio reale profanato da rifiuti e veleni è l'immagine del 'paesaggio morale' di cui questa società è responsabile. E nessuno si meraviglia più di niente. Ma non dovevamo indignarci?".

La risposta a questi diffusi sentimenti di un vasto e maggioritario elettorato ispira ora il percorso dei soggetti del "Patto civico per la Lombardia" collocato politicamente nel centrosinistra e concordemente a sostegno della candidatura di Umberto Ambrosoli a presidente della Regione.

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Patto Civico per la Lombardia
Milano, 28 dicembre 2012
riferimento