Cari amici, l'ultimo giorno di luglio, manifestando a Roma di fronte al Senato contro l'ignobile
progetto di legge Cirami, Nanni Moretti ha lanciato, a nome dei tanti movimenti spontanei li' presenti
(e nella certezza di interpretare la volonta' di tutte le associazioni, girotondi, club, che si stanno
moltiplicando in ogni angolo del paese), l'idea di una grande manifestazione nazionale, per bloccare
questa legge che fa a pezzo lo Stato di diritto e per unire la societa' civile tutta in difesa del
bene primo e irrinunciabile di una civile convivenza: la legge eguale per tutti.
Abbiamo fissato l'apppuntamento a Roma, sabato 14 settembre, con l'impegno un po' folle di ritrovarci
in centomila.
Obiettivo un po' folle, data la nostra condizione di "forza" assolutamente non organizzata, ma obiettivo
assolutamente necessario perche' la sacrosanta indignazione di tanti cittadini riesca a pesare, a
contare, a decidere in questa fase, cruciale per il futuro della democrazia italiana, della vita pubblica.
Si tratta di realizzare quasi tre volte il Palavobis. E di farlo negli ultimi giorni delle vacanze
estive e nei primi del rientro.
E' un impegno enorme, una scommessa che fa paura, ma anche un dovere a cui non possiamo sottrarci.
E "noi" vuol dire esattamente ciascuno di noi, chi era li' davanti al Senato, e chi avrebbe voluto
esserci, e chi e' ormai consapevole che su questa legge si gioca un momento essenziale per chiunque
- di sinistra, di centro, di destra - non intenda precipitare in una "legalita'" che legalizza l'illegale,
non intenda tornare alla "giustizia" su misura, garanzia di impunita' per gli "eccellenti" e a tolleranza
zero per chi non ha santi in paradiso. Peggio, addirittura, di una "giustizia di classe": una giustizia
di tipo feudale.
L'organizzazione di questa manifestazione siamo solo noi, esattamente come per il Palavobis.
Ecco perche' e' necessario che ciascuno cominci a muoversi, a impegnarsi, a lavorare, gia' in questi
giorni, in questo enorme sforzo collettivo di auto-organizzazione: facendosi promotore di un pullman,
prenotandolo e diffondendo la notizia dando la disponibilita' per eventuali posti in auto facendosi
aiutare dalle Camere del Lavoro per organizzare treni speciali (e pullman) utilizzando le rubriche
delle lettere nei quotidiani per promuovere la manifestazione utilizzando allo stesso scopo le radio
locali rivolgendosi a tutti i luoghi dove vi possano essere gruppi organizzati di cittadini democratici,
dalla Lega ambiente all'Arci, dal sindacato alle parrocchie, e naturalmente dai partiti alle loro
sezioni giovanili, per lavorare insieme all'obbiettivo di portare a Roma decine e decine di migliaia
di persone anche dai luoghi piu' lontani del paese e naturalmente utilizzando telefono, e-mail, "messaggini",
per quel tam tam personale che sara' essenziale per la riuscita del 14 settembre e preparando ciascuno
le bandiere del proprio circolo, o i cartelli con gli slogan, o le caricature e i pupazzi e scambiandosi
via internet tutti i suggerimenti utili.
Cercheremo di comunicare al piu' presto l'elenco costantemente aggiornato delle tantissime personalita'
del mondo culturale, artistico e scientifico che si stanno mobilitando con noi. E, ovviamente, tutte
le indicazioni organizzative e logistiche piu' precise (orari della manifestazione, modalita', luoghi
di Roma), appena saranno disponibili.
Ma e' essenziale, prima di ogni altra cosa, che gia' da oggi ciascuno faccia circolare il piu' largamente
possibile questo appello, e cominci gia' ad organizzzare, per quello che puo', la manifestazione.
Davanti al Senato abbiamo gridato che l'impegno civile non va in vacanza. Anche durante questi giorni
di vacanza, che auguro siano per tutti le piu' felici, possiamo tener fede a quel proposito.
Un carissimo saluto e a prestissimo
Paolo Flores d'Arcais