La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum sull’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori

Referendum art.18: lavorare per ottenere il massimo consenso

Il parere della Sinistra Sindacale CGIL - Brianza

L’importanza del pronunciamento della Corte Costituzionale è evidente a tutti; si tratta ora di lavorare, soprattutto nei luoghi di lavoro per costruire il massimo consenso possibile, in quanto il primo ostacolo che dovremmo affrontare sarà il raggiungimento del quorum necessario per la validazione del referendum.

La CGIL a tutt’oggi non ha una posizione precisa; il segretario generale Epifani ha dichiarato alla stampa che sarà il prossimo comitato direttivo della CGIL ha definire la posizione dell’organizzazione.

Da subito bisogna mobilitarsi, dove è possibile, per proporre ordini del giorno unitari, nonché prese di posizioni, singole o collettive di delegati e/o lavoratori e lavoratrici.

E’ superfluo sottolineare l’importanza che assume questa battaglia.

Ovviamente all’orizzonte si preannunciano giornate difficilissime e particolarmente impegnative per tutti (lo sciopero del gruppo Fiat indetto solo dalla Fiom; lo sciopero generale dell’industria del 21 febbraio della sola CGIL; tutte le iniziative e le mobilitazioni contro il possibile conflitto bellico in Iraq; la manifestazione nazionale della CGIL in difesa dei diritti che si terrà il 15 marzo a Milano), ne sono un primo segnale le dichiarazioni fatta subito dopo che la Consulta ha dichiarato ammissibile il referendum, ne riporto le prime due:

Ora, se il clima è questo (e non riporto le dichiarazioni del segretario della CISL Pezzotta, contro la CGIL) il lavoro da fare è davvero tanto, se si comincia subito, forse qualche possibilità di successo esiste.

Fausto Ortelli
Sinistra Sindacale CGIL Brianza
Monza, 15 gennaio 2003