Molti esponenti del Pd, Idv e Sel stanno raccogliendo firme per un referendum abrogativo della
legge elettorale “Porcellum” (legge elettorale Calderoli) dichiarando, alcuni, che l’obiettivo è quello
di uno stimolo al Parlamento per modificare l’attuale legge elettorale, altri, che l’obiettivo è di
ripristinare la legge elettorale maggioritaria uninominale (legge Mattarella), applicata in Italia
dal 1994 al 2001.
La Federazione della Sinistra è contraria alla legge Calderoli, e propone un sistema elettorale
di impianto proporzionale. Per questo aveva aderito ai referendum promossi da Passigli, in particolare
per l’abolizione del premio di maggioranza.
Siamo invece contrari ai referendum promossi da Prodi, Veltroni, Vendola e Di Pietro, per le seguenti
ragioni:
- In primo luogo il referendum è in contrasto con i principi fissati dalla Corte costituzionale
sula ammissibilità dei referendum (vedi in allegato l’articolo di Cesare Salvi sul
Riformista del 9/9/2011);
- Secondo, l’argomento dello stimolo al Parlamento non funziona. L’esperienza dei precedenti
referendum elettorali dimostra infatti che entrò in vigore il risultato stesso del referendum,
e non una legge diversa;
- Terzo, la legge Mattarella non ha affatto funzionato bene, e tutta l’esperienza della cosiddetta
Seconda Repubblica dimostra che il sistema maggioritario (si basi sui collegi uninominali ovvero
sul premio di maggioranza) ha determinato effetti profondamente negativi sulla qualità della
democrazia, sul ruolo dei partiti, sull’etica della politica. Sistemi proporzionali come
noi proponiamo garantiscono invece (si pensi alla Germania) stabilità dei governi, ruolo
incisivo del parlamento, pluralismo politico.