FINITA LA TELENOVELA DEL REFERENDUM.
FORMIGONI RESTA COL CERINO IN MANO.

"Prendiamo atto con soddisfazione dei pareri dei Presidenti delle Corti d'Appello, che mettono la parola fine, con argomentazioni inappuntabili sul piano tecnico-giuridico, al tentativo di Formigoni di abbinare il referendum regionale sulla devolution alla elezioni del 13 maggio.

Riconfermiamo il nostro giudizio fortemente negativo su questo referendum demagogico, privo di incidenza immediata ed utile unicamente per dare visibilitą al disegno politico di Formigoni e della Lega Nord, che puntano ad un federalismo dei ricchi che sconfina in un vero e proprio separatismo.

Non poter sfruttare l'effetto trainante dell'abbinamento alle elezioni rappresenta per Formigoni una cocente sconfitta politica ed un oggettivo impedimento al dispiegarsi del suo disegno antisociale.

Si pongono ora due obiettivi prioritari:

  1. ottenere che il referendum si svolga dopo la pronuncia di merito da parte della Corte Costituzionale, evitando in tal modo che la Giunta regionale ponga a carico della collettivitą le spese per questa consultazione prima di sapere se la stessa č ammissibile o meno;
  2. nel caso di pronuncia di ammissibilitą, lanciare una campagna politica di boicottaggio del referendum: una astensione attiva che miri a depotenziarne l'effetto attraverso una bassa partecipazione al voto, ma che sia accompagnata da una capillare informazione sul grande imbroglio nei confronti dei cittadini lombardi, ai quali si tenta di contrabbandare per libertą ed autodeterminazione quella che nei fatti č una politica ultraliberista, determinata dai poteri forti di questa regione".
Ezio Locatelli
segretario regionale PRC - Lombardia
Milano, 20 aprile 2001