E'
morto oggi a 77 anni Luigi Pintor, uno dei fondatori del gruppo politico e
del quotidiano Il Manifesto. Lo ha detto oggi la redazione del giornale. "Pintor
è morto questo pomeriggio a casa sua a Roma dopo un mese di malattia", ha
detto a Reuters Gabriele Polo, caporedattore del Manifesto.
"Ricorderemo la sua storia domani sul giornale". Pintor, intellettuale e giornalista,
aveva fondato verso la fine degli anni 60, assieme a Rossana Rossanda e altri
militanti del Pci, il gruppo del Manifesto che si riuniva attorno all'omonima
rivista e che fu radiato dal partito nel novembre del 1969. Da quell'esperienza
-- maturata mentre l'Europa occidentale conosceva il fermento del '68 e in
Cecoslovacchia i carri armati sovietici stroncavano la "primavera di Praga"
-- nascerà il quotidiano che da oltre 30 anni è una voce indipendente all'interno
della sinistra italiana. Pintor aveva partecipato alla resistenza al nazifascismo.
Nel dopoguerra aveva lavorato all'Unità, era stato eletto deputato del Pci
nel 1968 e una seconda volta nel 1987 come deputato della sinistra indipendente.
Negli ultimi suoi editoriali sul Manifesto, circa un mese fa, aveva preso
dura posizione contro la guerra in Iraq, portando il giornale, di cui è stato
anche direttore, ad assumere un ruolo di riferimento nel movimento pacifista
italiano.