Contributo al dibattito per la conferenza d’organizzazione del PRC - Brianza

DICIANNOVE MESI DI GOVERNO

CONTRIBUTO DEL CAPOGRUPPO CONSILIARE DEL PRC AL COMUNE DI MONZA

Il 22 giugno 2002 è iniziata questa grande avventura di governo della città, sono quindi passati 19 mesi da quando abbiamo vinto le elezioni e abbiamo iniziato a cercare di creare "un'altra Monza"; lo strumento che ci eravamo dati era quello del programma "VIVA MONZA PIU' VIVA", mai programma fu così condiviso e metabolizzato all'interno del circolo! Ora, a distanza di tempo e in questa importante occasione, mi sembra doveroso fare una verifica "programmatica" anche rispetto al nostro operato amministrativo.

Vorrei partire da quello che noi, come consiglieri, abbiamo portato in Consiglio e nella città, tramite i nostri interventi, sia nell'aula consigliare, sia sull'Informatore comunale.

I primi due ordini del giorno approvati all'unanimità dal Consiglio, il 4 e l'8 luglio 2002, furono presentati dal nostro gruppo: "Sviluppi relativi alla provincia" e "solidarietà a Muchtaran". Iniziammo subito dopo a presentare una serie di raccomandazioni, interpellanze, art. 33, magari non pressanti nel numero, ma sicuramente pregnanti nei loro contenuti: sulla situazione di avanzamento degli adeguamenti nelle scuole, sulla situazione dei trasporti scolastici, sul collegamento tra l'ospedale S. Gerardo e il Bassini di Cinisello, sulla situazione dei lavori per Viale Lombardia, sull'uso degli impianti sportivi, sulla situazione dei marciapiedi in viale Campania, sulle barriere antirumore della ferrovia di S. Rocco, contro l'ipotesi dei bagni pubblici nella ex Fossati Lamperti, su tutta una serie di problemi viabilistici e di inquinamento, sui rapporti con le rdb ospedaliere per il Vecchio Ospedale, sulla raccolta differenziata, sulla regolarizzazione degli immigrati, su disservizi ai cittadini, sulla bonifica di via Boccaccio; abbiamo presentato o.d.g. contro la guerra preventiva in IRAQ, sulla situazione della legge regionale sulle telecomunicazioni, sulla situazione occupazionale di Celestica s.p.a., sugli effetti della Legge Moratti.

I nostri interventi sull'Informatore si sono caratterizzati per l'importanza degli argomenti trattati: situazione giovani, lavoro, sanità, sopraelevate, decentramento del divertimento; il prossimo, come da impegno preso nel circolo, tratterà la situazione della scuola, locale e nazionale, la riforma Moratti e i nostri perché!

Il Comune di Monza, come sapete, ha aderito al coordinamento dei Comuni per la Pace.

Passiamo ora ad analizzare quello che questa maggioranza ha fatto, sta facendo, non ha fatto!

Partiamo dalla prima parte del programma: LA CITTA' POSSIBILE.

Ci si proponeva:

Seconda parte: OPERE E AMBIENTE

Grazie ad un nostro continuo impegno, stiamo vedendo rinascere a Monza la Democrazia e la tutela dei cittadini, argomenti che da anni sono centrali nel nostro dibattito interno.

Proprio ieri è stato approvato il regolamento per i Referendum e gli istituti partecipati, regolamento che vede da anni un impegno e una richiesta del nostro Partito, e che ha visto anche in questa occasione il nostro Gruppo in prima fila nella sua compilazione e nella definitiva approvazione.

Abbiamo eletto il difensore civico il 7/07/03, a Monza mancava da anni.

Si potrebbe proseguire ancora a lungo, ma credo che siano stati toccati quasi tutti i punti qualificanti del programma, eccetto quelli sulle scuole e sul decentramento, cui voglio dedicare le ultime considerazioni!

IL DECENTRAMENTO

Partiamo dalle note più "dolenti", il decentramento: è uno dei punti che sta andando più a rilento, ma sicuramente sin dal primo anno si sono dati segnali forti di una maggiore attenzione, partiamo dallo stanziamento di 7.500 euro a Circoscrizione, per consentire ad ognuna la creazione di un suo "notiziario" (stanziamento aggiuntivo), cosa assolutamente impensabile prima dell'arrivo di questa maggioranza, e comunque l'inserimento anche in quello comunale di due pagine per i Parlamentini, è di questi giorni l'approvazione del progetto che prevedrà nel sito del Comune una pagina per ogni circoscrizione.
Già il bilancio di previsione 2003 fu un bilancio partecipato, certo con i limiti dovuti anche alla brevità del tempo di organizzazione, ma sicuramente fu il primo bilancio facilmente leggibile anche su livello circoscrizionale, con la specificazione degli investimenti previsti zona per zona, sia in quota "partecipata", sia in capo a scelte "centrali"; quello del 2004 prosegue in questa direzione. Anche per quanto riguarda le iniziative di tipo ludico si è iniziata a respirare l'aria del decentramento, le Circoscrizioni, per la prima volta, sono state coinvolte nell'organizzazione delle grandi "kermesse" di piazza a partire dalla parata delle bande, per arrivare ai giorni del Gran Premio.

Questo, comunque, resta uno dei punti su cui maggiormente saremo chiamati a vigilare e a fungere da pungolo, sia noi consiglieri comunali, sia i consiglieri di circoscrizione, che l'intero Partito: il primo, importante, punto da affrontare sarà la regolamentazione interna dei parlamentini, sicuramente molto più carente di quella del Consiglio Comunale. Aspettiamo, su questo, anche stimoli dai consiglieri di circoscrizione, su cui poter coinvolgere l'intero Partito, il gruppo e l'intera maggioranza.

LE SCUOLE

Ora arriviamo al tanto dibattuto "problema scuole": forse quella che più ha caratterizzato, sia all'interno del nostro Circolo che della maggioranza e dell'aula consigliare, è la parte riguardante le scuole materne: buoni scuola, convenzione.

Su questo argomento, vorrei partire facendo una fotografia dell'attuale situazione monzese: 5 scuole materne statali, 1 scuola materna comunale e 21 scuole materne paritarie. È chiaro che questa situazione è altamente sproporzionata, quindi la nostra prima grande battaglia è stata quella di premere per la costituzione di nuova offerta pubblica. Senza prenderci tutti i meriti, possiamo dire che qualcosa si è mosso e si muove: la nuova scuola materna di via della Guerrina (3 sezioni) ha aperto le iscrizioni per l'anno prossimo; si sono stanziati, nel 2004, oltre 3 milioni di euro per realizzare nuove sezioni anche all'interno della scuole di via Ferrari, alla Dante e alla Rubinowicz (in totale altre 7 sezioni), è chiaro che la scelta di non costruire ex novo, ma utilizzare strutture scolastiche già esistenti, è stata strategica, sia dal punto di vista dei costi, sia da quello dei tempi: spenderemo meno e le avremo prima! Però non esaltiamoci, questo è solo l'inizio, ma sicuramente segna un forte cambio di direzione nella politica scolastica monzese, ricordiamoci anche che, una volta "fatte le scuole", inizierà un'altra dura battaglia politica, quella con l'ex Provveditorato Regionale, che dovrà darci il personale, e in questa tutto il Partito dovrà essere in prima fila!

È chiaro, guardando la fotografia iniziale, che a Monza i genitori spesso sono costretti a mandare i figli nelle scuole materne private: NON HANNO ALTRA SCELTA. Per questa ragione il Comune di Monza ha istituito il c.d. "buono scuola materne", su cui il nostro gruppo si è astenuto, che va in soccorso delle famiglie meno abbienti; la nostra astensione è stata in primo luogo legata alla non estensione del buono scuola alle materne "pubbliche", anche se su di esse, nei casi di famiglie disagiate, si agisce già tramite i fondi del diritto allo studio: comunque, è già stato preannunciato dall'Assessore Pilotto, sia in sede di discussione della convenzione, sia durante la discussione del bilancio, che molto probabilmente già dall'anno prossimo il buono scuola sarà allargato a tutti, altra nostra battaglia che va a buon fine. Grazie ad una nostra segnalazione, inoltre, è il primo anno che le coppie di fatto possono accedere all'istituto del buono scuola. Per alcuni questi sono solo dei piccoli riscontri, ma, pezzetto per pezzetto, stiamo contribuendo a modificare uno stato di fatto che si era incancrenito, il vento sta cambiando. Ripartendo ancora dalla fotografia iniziale, andiamo ad analizzare la convenzione con le scuole materne paritarie, convenzione che ha visto il primo, vero, grande momento di discussione all'interno della maggioranza, la convenzione infatti era già passata in Giunta e in Commissione, dove l'unico voto contrario era stato il nostro!

Il nostro Gruppo è riuscito, grazie ad un lavoro di critica costruttiva, coinvolgendo le parti più sensibili degli altri gruppi di maggioranza, a far inserire tre emendamenti fondamentali, per spostare il livello della Convenzione, da semplice conferimento di fondi, a sostegno "vincolato" ad una utilità sociale:

  1. La durata è passata da 3 a 2 anni: l'ideale sarebbe stato un anno, ma questa scelta si spiega facilmente, avendola votata a novembre 2003, sicuramente il primo anno 2003/04 era, per così dire, dovuto: non alle scuole, ma alle famiglie; è chiaro a tutti che, se le scuole non avessero avuto l'entrata prevista, avrebbero aumentato le rette, e quindi si sarebbero trovati in difficoltà i genitori; considerando che le iscrizioni per l'anno 2004/05 stavano per iniziare, due mesi non sarebbero mai bastati perché si realizzassero quei cambiamenti da noi così fortemente voluti;
  2. la formazione di parti di graduatorie il più possibile comuni tra tutte le scuole: per arrivare, nel più breve tempo possibile, agli interi criteri di graduatoria comune, per dare delle certezze ai cittadini e diminuire i "privilegi".
  3. L'inserimento delle fasce di reddito: per realizzare questo punto seriamente, era chiaro che servivano più di 2 mesi, ma d'altro canto, è in assoluto il punto più innovativo della convenzione: l'obiettivo è dare i contributi alle scuole a seconda delle reali necessità e non per tutti uguali: il contributo pro capite e le tasse di iscrizione varieranno a seconda delle fasce di reddito dei genitori.

Su questo argomento, il Gruppo ebbe dal direttivo un mandato di voto aperto: o astensione o favorevole; a lungo ci siamo confrontati sull'atteggiamento da tenere e solo alla fine abbiamo deciso per un voto a favore, dovuto sia al riconoscimento di quella che era stata la NOSTRA BATTAGLIA, sia all'alto livello di scontro che si era venuto a creare in città: tutta la maggioranza, Assessore alla partita in prima fila, ha difeso e portato avanti, facendola anche sua, la nostra posizione. Questa è stata la prima volta che la maggioranza in aula ha cambiato non nella forma, ma nella sostanza, una delibera di giunta! Sarebbe stato sicuramente più comodo per noi, proseguire nel voto dato in commissione: votare contro e non aprire la contraddizione, ma è stato sicuramente più proficuo andare alla discussione: non ci abbiamo guadagnato solo noi come Gruppo o come Partito, in termini di credibilità della nostra azione politica, ma io credo che ci abbia guadagnato la città, in termini di vivibilità, socialità e tutela di diritti: QUALCOSA STA VERAMENTE CAMBIANDO A MONZA!!!!A proposito, vorrei ricordare che quest'anno anche i fondi per il Diritto allo Studio (scuole pubbliche) sono stati sensibilmente aumentati (circa del 50%) e che vi è un ingente investimento su tutte le strutture scolastiche.

ICI e TPM

Voglio veramente concludere con un breve accenno alle questioni dell'ICI e della TPM (Trasporti Pubblici Monzesi, ndr).

L'aumento dell'ICI, che è per noi, da sempre, una tassa ingiusta, è diventato, purtroppo, una necessità, a causa dei continui e progressivi tagli che arrivano dallo Stato centrale: già dall'anno scorso sono stati previsti l'impossibilità di recuperare l'IVA per i servizi esterni e il ribaltamento della possibilità d'utilizzo degli oneri di urbanizzazione (al massimo il 30% utilizzabile nella spesa corrente), a ciò quest'anno si aggiunge una minor entrata della compartecipazione IRPE (quasi 2 milioni di euro) e le maggiori spese per la firma del contratto nazionale per i dipendenti, i cui effetti sono tutti a carico dei singoli Enti, che però, non partecipando alle trattative, non hanno avuto modo di organizzarsi: nessuno contesta il miglioramento del contratto, anzi, ma è chiaro che questo comporta una ulteriore forte uscita dalle casse comunali: circa 1,5 milioni di euro; alcuni piccoli Comuni hanno minacciato di dichiarare fallimento!

È chiaro che questa situazione ci mise già dall'anno scorso di fronte a una scelta molto sofferta: aumentare l'ICI o andare a ritoccare tutte le altre tariffe, in particolare quelle dei servizi alla persona! La scelta fu aumentare l'ICI, ma al contempo, aumentare anche le detrazioni ad essa collegate: più 1 per mille ICI, più 25% detrazione prima casa, la detrazione per le categorie economicamente deboli è stata portata da 155 euro a 258 euro, il massimo consentito dalla legge; questo ha fatto sì che siano stati colpiti maggiormente i redditi più alti, e che, paradossalmente, siano entrati nelle fasce di esenzione nuclei che prima pagavano. Vorrei anche ricordare che l'ICI sulle seconde case è stato portato al 7 per mille e sulle case sfitte all'8 per mille! È vero che quando l'anno scorso ci fu l'aumento, si era anche ipotizzato che fosse un provvedimento provvisorio, e questo, vi assicuro, è ancora nei desiderata di tutta la maggioranza, in particolare nei nostri, ma è pur vero che nessuno poteva prevedere, allora, i nuovi minori introiti da parte dello Stato e i nuovi maggiori esborsi! Voglio comunque rimarcare che si è anche intensificata la lotta all'evasione: sono stati recuperati circa 500.000 euro, e per la prima volta il Comune sta esigendo il pagamento anche dai preti, altra cosa impensata prima d'ora a Monza. Quest'anno, comunque, siamo riusciti a non aumentare nessun tipo di tariffe.

Veniamo ora al discorso privatizzazione TPM: partiamo dal perché si è votata una delibera che prevedeva la privatizzazione: iniziamo dall'aspetto più giuridico, la vigente normativa prevede che un Ente Pubblico possa rimanere socio unico di una società per un massimo di 2 anni dalla trasformazione in s.p.a., per non incorrere nel problema che in caso di insolvenza, fallimento, scioglimento... esso risponda illimitatamente, e non più fino al massimo del suo capitale sociale; l'altro aspetto, quello più politico: innanzitutto voglio tranquillizzare i compagni che la ricerca dei c.d. partners, sta avvenendo secondo quanto da noi più volte suggerito, i papabili sono altri enti di trasporto pubblici (es. ATM), ma oltretutto vorrei anche cercare di spiegare una di quelle normative, che sta passando un po' in sordina, ma che sicuramente comporterà grandi e gravi cambiamenti nel mondo dei trasporti pubblici: l'adeguamento ad una norma europea che prevede la messa a gara delle linee (anche quelle ferroviarie) e che, ovviamente, il nostro "buon" governo regionale si è affrettato a fare sua (la Monza-Molteno è prevista come uno dei primi esperimenti), questa norma fa sì che nessuna attuale società di trasporti sia al riparo: potrebbe vincere la gara chiunque, pubblico o privato: da qui nasce anche la necessità di creare una cordata, il più forte possibile, tra le società attualmente impegnate sul territorio: il rischio è la chiusura! A proposito di questo, colgo l'occasione per comunicare che a fine anno scadrà, finalmente, il contratto con i Fratelli Roma per i parcheggi del centro, e che, tra le varie ipotesi, c'è anche quella di affidarne la gestione a TPM, garantendole così un'ipotesi di sopravvivenza!

CONCLUSIONE

Ci sarebbero ancora tante cose di cui vorrei mettervi a parte: il fatto che per la prima volta si è realmente impegnato il 67% del previsto nel piano delle Opere Pubbliche (percentuale altissima, non solo rispetto al passato monzese, ma anche se viene confrontata con tutti gli altri Comuni); il fatto che si sta monitorando la situazione reale degli alloggi comunali, per studiare il rilancio anche di soluzioni abitative alternative, il fatto che siamo riusciti a vincere un concorso regionale in partnership con Cinisello Balsamo che, finalmente, ci darà i fondi per aggiornare tutto il sistema informatico del Comune, per quanto riguarda l'area ex Fossati-Lamperti, tanto cara al nostro Partito che da sempre ha fatto battaglie perché fosse investita di un progetto unitario e riqualificante del quartiere S Rocco: col Bilancio 2003 abbiamo partecipato al concorso europeo "European - per giovani architetti" che ci ha portato circa trenta progetti su quest'area (3 segnalati e 2 menzionati), il 12 febbraio ci sarà l'inaugurazione della relativa mostra, in collaborazione con l'ordine degli architetti, all'Arengario, e tante altre cose.

È chiaro che tutti questi risultati non si sarebbero avuti senza un confronto interno e con il sociale, ma soprattutto senza Rifondazione Comunista, che è stata protagonista di molti di questi cambiamenti, sia dal punto di vista meramente istituzionale, che da quello più politico, di elaborazione delle problematiche!

Scusate la prolissità, ma ho voluto cogliere quest'occasione, anche per iniziare quel processo di interscambio di comunicazioni, e di verifica, che da questa conferenza dovrebbe prendere origine, e che da più parti è stato chiesto. Questo vuole essere solo un quadro generale: ho cercato di toccare quei punti che più ci dovrebbero essere cari nella vita amministrativa, ma tanti altri avrei voluto trattare, e di molti degli accennati avrei voluto fare un quadro più approfondito: quindi vi lascio questo scritto con l'impegno e la speranza di trovare sempre più momenti di approfondimento e di confronto; se qualcosa ho tralasciato sono a vostra disposizione.

Lasciatemi chiudere comunque, con un moto d'orgoglio, se ripenso che il nostro programma fu definito il libro dei sogni e che invece molte cose scritte sono in via d'attuazione, o addirittura già fatte, mi confermo che quel lavoro di confronto, dibattito, collaborazione all'interno del Circolo che ci ha portato a scriverlo e sottoscriverlo, è stato il punto da cui dobbiamo ripartire perché quando lavoriamo insieme siamo grandi!

E adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e proseguire nel nostro percorso e nell'essere un pungolo per i nostri alleati, e un punto di riferimento per la società civile, per le associazioni, per i singoli, che ci aiutano a tenere alto il livello d'attenzione su tutte le problematiche della città, anche quelle che ci sfuggono!!! MONZA È E DEVE PROSEGUIRE AD ESSERE UN ESEMPIO QUALIFICANTE DI COME LA POLITICA DEL CENTRO SINISTRA PIU' RIFONDAZIONE, se ben guidata da un programma condiviso, È UNA POLITICA BEN DIVERSA DALLE ALTRE, NOI SIAMO FONDAMENTALI LA' DOVE DECIDIAMO DI ESSERE COSTRUTTIVI E CI DIAMO TUTTI INSIEME IL RUOLO DI GARANTI DEL PROGRAMMA!!

In questo percorso, e in questo senso, è stato fondamentale l'apporto di tutto il Circolo, di tutti i Compagni e i simpatizzanti che ci hanno sempre pungolato e stimolato ad andare avanti!

Adriana Colombo
Monza, 3 febbraio 2004