Preoccupazioni per la svolta politica del PRC e per la situazione della Federazione di Milano

DOVE CI STANNO PORTANDO?

Assemblea, Venerdì 12 febbraio 2004 a Milano

Negli ultimi mesi i motivi di disorientamento, preoccupazione, malcontento, da parte di molte compagne e molti compagni sono aumentati esponenzialmente. Le decisioni prese e le discussioni aperte unilateralmente, prescindendo dagli organi dirigenti e dai militanti sono sempre più divenute la prassi nella vita del partito. Solo per fare alcuni esempi abbiamo scoperto dai giornali che siamo comunisti liberali, fautori di una non violenza assoluta, che abbiamo deciso di immettere ‘’elementi di socialismo’’ all’interno dell’involucro statuale capitalista e che Marx, Lenin e Rosa Luxemburg sono per noi morti non solo biologicamente! Nello stesso periodo abbiamo disertato la manifestazione nazionale contro la costruzione del muro in Palestina e abbiamo partecipato alla manifestazione bi partisan contro il terrorismo. Si tratta di un’accelerazione impressa alla marcia di avvicinamento al centro sinistra, quella svolta da noi più volte denunciata e spesso negata dalla maggioranza, quella svolta che ci ha fatto chiedere un congresso straordinario del partito (e che ci vedrà presentare il giorno 21/3 a Roma le firme raccolte).

Le compagne e i compagni si sentono sempre più espropriati, addirittura presi in giro con una ‘’consultazione’’ su una linea politica già annunciata ai mass media, della quale non si è avuta nemmeno la decenza di comunicare i risultati.

Per quanto riguarda la Federazione di Milano si può tracciare un primo bilancio della cosiddetta svolta. Ci era stato promesso un radicale rinnovamento. Dopo un anno e mezzo di divisioni e conflittualità interne alla maggioranza, la Federazione è tornata ad avere una gestione unitaria, con una segreteria di ben 11 compagni (un esecutivo pari a oltre il 10% del CPF!), come era già accaduto nella precedente gestione. Il minimo che si può dire è che la ‘’svolta’’ si è arenata. Purtroppo, però, l’andamento della federazione in quest’ultimo periodo presenta molti motivi di preoccupazione. I Giovani Comunisti a Milano non esistono: da dopo la Conferenza Giovani praticamente non si sono più riuniti. A Milano, negli anni del Movimento e della guerra, non è esistito un intervento del partito fra le giovani generazioni e nelle scuole. Da aprile attendiamo che la segreteria rispetti l’impegno assunto e convochi un CPF sulla questione dei Giovani Comunisti. La situazione dei circoli è spesso preoccupante, e così pure quella della maggior parte dei dipartimenti e delle commissioni: scarsa militanza, funzionamento sempre più farraginoso. Gli stessi organismi dirigenti, nonostante il ridimensionamento dell’ultimo congresso, si riuniscono quasi sempre al limite o al di sotto del numero legale. Il tesseramento ha visto una progressiva contrazione, nonostante la stagione di mobilitazione degli ultimi due anni. La festa, a dispetto di una prima valutazione ottimistica, non ha certo avuto un risultato economico soddisfacente.

Davanti a tutto questo sembra prevalere la rassegnazione e il lento abbandono. Noi crediamo si debba reagire, e, anzitutto, confrontarci sui temi di discussione dai quali siamo espropriati e formulare delle proposte.

Per questo motivo abbiamo organizzato un’assemblea

VENERDI’ 13/2/2004, ore 21, sede del Comitato Regionale Lombardo, via Spallanzani, 6 (Edizioni AURORA)

Interverrà il compagno FRANCESCO RICCI, Vice Presidente del Collegio Nazionale di Garanzia

Associazione Marxista Rivoluzionaria “Progetto Comunista” (Sinistra del PRC)
Milano, 8 febbraio 2004
E-mail, via Marco Aurelio, 7 - Milano - tel. 0226116389, www.progettocomunista.it