Su Afghanistan
Il Cpn del Prc esprime cordoglio e solidarietà alle famiglie delle vittime e dei feriti
colpiti dal recente attacco al contingente militare italiano presente in Afghanistan. Considera ineludibile
ed improrogabile un cambiamento deciso della politica estera italiana, per accogliere quelle domande
di pace che il nostro paese chiede. Anche in Afghanistan siamo di fronte al sostanziale fallimento
della missione militare e dell’occupazione e va chiesta una decisa inversione di rotta, nel
solco dei nostri ripetuti voti contrari a questa missione. Il Cpn ribadisce la richiesta dell’immediata
calendarizzazione del ritiro del contingente italiano dall’Iraq, in piena applicazione del
programma dell’Unione.
Il Cpn impegna gli organismi dirigenti ad una discussione in tempi brevi, che dia al gruppo parlamentare
le indicazioni necessarie ad affrontare con l’intera Unione il dibattito sulle missioni italiane
all’estero.
La discussione sull’Afghanistan si annuncia alquanto delicata all’interno dell’Unione. Ho già avuto modo di dichiarare l’assoluta necessità per il nostro partito di impegnarsi per il ritiro immediato delle truppe e per il voto contrario alla missione militare in Afghanistan. Per questo condivido la lettera della mozione presentata da Ferrando ma credo anche che questa posizione sia contenuta nell’ordine del giorno presentato dal compagno Migliore. Voto quest’ultimo documento perché credo che il nostro partito non possa derogare da questa posizione, vale a dire il no alla missione e il ritiro delle truppe italiane, così fondante della nostra storia e identità. Credo anche che dovremo fare seriamente la discussione che lì è indicata, discussione alla quale sarebbe utile partecipasse, nelle prossime settimane, anche il compagno Ferrando.