Partito della Rifondazione Comunista - Conferenza di organizzazione 2007

Regolamento della Conferenza nazionale di Organizzazione approvato dal Cpn del 16 - 17 dicembre 2006

La Conferenza si terrà il 29 marzo - 1° aprile 2007

La Conferenza di Organizzazione si articola secondo il seguente svolgimento: Conferenze di circolo, di federazione e nazionale.

Le conferenze di circolo avranno luogo tra l'1 e il 18 febbraio, quelle di federazione tra il 19 febbraio e il 25 marzo, quella nazionale dal 29 marzo al 1° aprile.

Successivamente allo svolgimento della Conferenza nazionale, si svolgeranno entro il 2007 appuntamenti di approfondimento sulle medesime tematiche nelle Regioni.

Alla Conferenza di circolo, di federazione e nazionale viene posto in discussione il documento approvato dal CPN.

Altri documenti e/o emendamenti, presentati da compagne e/o compagni del CPN e/o del CNG, vengono resi pubblici e inviati a tutto il partito.

Al partito vengono trasmessi gli altri contributi eventualmente elaborati dalle istanze previste dallo statuto: giovani comunisti, conferenza e forum delle donne, conferenza dei migranti, conferenza dei lavoratori e delle lavoratrici.

Il Comitato Politico Nazionale elegge una commissione nazionale per il regolare svolgimento della Conferenza in tutte le sue fasi e la verifica della corrispondenza delle platee ai criteri fissati dal regolamento.

Alla Conferenza di circolo partecipano tutte le iscritti e gli iscritti 2006 e i nuovi iscritte e iscritti del circolo entro il 25 gennaio 2007.

Essa va preparata e pubblicizzata per tempo, di norma almeno 10 giorni prima del suo svolgimento. Ogni compagna e ogni compagno deve ricevere una comunicazione scritta con la data, gli orari e le modalità di svolgimento della Conferenza, il testo del documento sottoposto a consultazione e gli atti allegati, nonché eventuali contributi che il circolo ha elaborato per la propria realtà. La Conferenza di circolo è aperta da una relazione della/del segretaria/o che illustra il documento approvato dal Comitato Politico Nazionale e sottoposto alla consultazione e il suo dibattito è concluso dall'intervento del compagno o della compagna indicata dalla federazione.

Elegge nel suo seno una Commissione politica che ha il compito di elaborare un documento finale anche con un approfondimento per la propria realtà territoriale.

Nel dibattito possono intervenire tutti gli iscritti al circolo, nonché i membri del CPF della propria federazione o quelli del Comitato Politico Nazionale.

Le Conferenze di circolo sono aperte al contributo e all'intervento delle realtà esterne, delle associazioni, dei comitati con i quali si intrecciano rapporti nel territorio.

Di norma, la Conferenza di circolo si svolge secondo sessioni plenarie, sessioni tematiche e/o gruppi di lavoro.

Ogni iscritta o iscritto del circolo ha il potere di presentare documenti, ordini del giorno e/o proporre modifiche, integrazioni, arricchimenti al documento sottoposto a consultazione.

Tutti i documenti e i contributi approvati vengono trasmessi alla Conferenza di federazione e sottoposti alla valutazione della Commissione politica e sottoposti al voto delle conferenze medesime, mentre i documenti respinti vengono messi a conoscenza di tutti i partecipanti la Conferenza.

La platea della Conferenza di federazione è costituita in modo da consentire il coinvolgimento del corpo largo del partito, delle sue articolazioni nonché delle compagne e dei compagni impegnati nei movimenti. Le platee devono essere tali da non alterare il pluralismo interno e da rispettare la differenza di genere (almeno il 40% di presenza di ciascun sesso ma tendenzialmente il 50%).

Sulla base dei suddetti criteri generali, fanno parte delle Conferenze di federazione: il comitato federale, il collegio federale di garanzia, il coordinamento dei giovani comunisti, i segretari dei circoli, i tesorieri e/o i responsabili di organizzazione dei circoli, delegazioni ovvero rappresentanze della conferenza e forum delle donne, conferenza dei migranti, conferenza dei lavoratori e delle lavoratrici; compagne e compagni, individuati dal cpf, impegnati in organismi di massa, associazioni, movimenti, esperienze di vertenze, gli eletti al Consiglio provinciale, comunale e di municipio o circoscrizione.

Il comitato politico federale, stabilisce un riequilibrio, ai fini di garantire il rispetto della differenza di genere e quello del pluralismo interno, in base alla sottoscrizione nei Comitati Politici Federali dei documenti o emendamenti sostitutivi di interi capitoli presentati e votati al Comitato Politico Nazionale.

La Conferenza di federazione è aperta da una relazione della/del segretaria/o che illustra il documento approvato dal Comitato Politico Nazionale e sottoposto alla consultazione e il suo dibattito è concluso dall'intervento del compagno o della compagna indicato dal centro.

Elegge nel suo seno una Commissione politica che ha il compito di elaborare un documento finale anche in relazione a un approfondimento per la propria realtà territoriale.

Nel dibattito possono intervenire tutti i membri del Comitato Politico Nazionale.

Le Conferenze di federazione sono aperte al contributo e all'intervento delle realtà esterne, delle associazioni, dei comitati con i quali si intrecciano rapporti nel territorio.

La Conferenza di federazione si articola in almeno due giornate e si svolge secondo sessioni plenarie, sessioni tematiche e/o gruppi di lavoro.

Ogni componente la platea della Conferenza ha il potere di presentare documenti, ordini del giorno e/o proporre modifiche, integrazioni, arricchimenti al documento sottoposto a consultazione.

Tutti i documenti e i contributi approvati vengono trasmessi alla Conferenza nazionale e sottoposti alla valutazione della commissione politica nazionale e sottoposti al voto delle Conferenze medesime, mentre i documenti respinti vengono messi a conoscenza della Conferenza nazionale.

Alla platea della Conferenza di federazione verrà sottoposto il questionario dell'inchiesta sul Partito predisposto per la Conferenza nazionale.

La Conferenza nazionale è composta dal CPN e dal CNG, il coordinamento nazionale dei giovani comunisti, i segretari delle federazioni e regionali, gli organizzatori e i tesorieri regionali, delegazioni ovvero rappresentanze della conferenza e forum delle donne, della conferenza dei migranti, della conferenza dei lavoratori e delle lavoratrici; compagne e compagni, individuati dalla Direzione, impegnati in organismi di massa, associazioni, movimenti, esperienze di vertenze, gli eletti al Parlamento Europeo, Nazionale, ai Consigli regionali e alle relative delegazioni di governo. Per gli iscritti all'estero, la Direzione ha il mandato di prevedere una specifica modalità di partecipazione al percorso della Conferenza di organizzazione.

La Direzione stabilisce un riequilibrio della platea, ai fini di garantire il rispetto della differenza di genere e quello del pluralismo interno, in base alla sottoscrizione dei documenti o di emendamenti sostitutivi di interi capitoli presentati e votati al CPN La Conferenza nazionale si articola su sessioni plenarie, tematiche, gruppi di lavoro, sessioni aperte a esponenti di realtà impegnate nella costruzione della Sinistra Europea.

Elegge nel suo seno una Commissione politica con il compito di valutare tutti i contributi e i documenti pervenuti dalle Conferenze delle precedenti istanze, di valutare le proposte che ogni partecipante alla Conferenza nazionale ha il diritto di avanzare nonché di elaborare una proposta finale da sottoporre alla platea.

Regolamento approvato dal CPN del 16 e 17 dicembre 2006, con 5 voti contrari e 20 astenuti

Comitato Politico Nazionale del PRC.
Roma, 17 dicembre 2006
da "Liberazione" (del 30 dicembre 2006)