Ho voluto attendere pazientemente la conclusione della farsa per assistere alla beffa e che si consumasse pure la coda delle polemiche, dei senatori "mostro" e di tutto quello che il peggio della politica porta con se quando si combina un grosso guaio.
Al popolo della Sinistra è riapparsa l’immagine lugubre di Berlusconi premier con Ruini vicepremier e Bush Presidente anche dell’Italia (53° of the United States of America). Oggi, alla domanda a chi giovava tutto il polverone sollevato su sinistra radicale che tira la corda, l’equazione pacifismo-terrorismo, la CGIL “covo delle nuove Br”, gli allarmi su Vicenza ecc…adesso può trovare le risposte: a tutti quelli che volevano spostare l’asse del Governo dal centrosinistra al centro/centro.
Lasciamo perdere gli esecutori, ma i mandanti dell’affossamento del Governo Prodi 07/A sono molto più interni all’Unione che fuori. Non è un caso il Governo cade all’indomani di una grande manifestazione che civilmente, ma con fermezza dice no ad una base americana e la riuscita è data anche dalla forte presenza della Sinistra di Alternativa; il compagno Mussi annuncia che la sinistra Diesse non si fa rottamare; il compagno D’Alema legge una relazione di politica estera che non si sentiva da sessant’anni.
Si sapeva che il terreno della politica estera era stato scelto da qualche tempo dai centristi dentro e fuori dell’Unione per testare la tenuta di Prodi; mancava solo la benzina da cospargere il terreno (con le irresponsabili dichiarazioni di Amato poco prima della manifestazione di Vicenza – anche se smentite). Il mentecatto con il cerino per completare l’opera si trova sempre: questa volta nelle pieghe della “coerenza ideologica”. Così gli estremismi di chi prepara l’incendio e chi butta il cerino si toccano e basta un niente. Appunto una votazione e tutto il lavoro svolto per risalire la china dal '98 pare compromesso.
Mi sembra di essere come su una tavolozza del “non t’arrabbiare” (gioco che consiglio alle e ai compagne/i del PRC.) nel quale quando stai per raggiungere l’obiettivo e qualcuno dei tuoi avversari, e sottolineo avversari, ti rimanda al punto di partenza.
Concludo con il caso Turigliatto che passerà alla storia per il tipico esempio che in politica non si deve fare. Credo che Franco Turigliatto sia una persona che risponde con coerenza a dei sentimenti e a delle indicazioni politiche che non sono catalogabili. Quantomeno non catalogabili nelle scelte del gruppo dirigente del PRC. Turigliatto con il suo gesto ha manifestato coerentemente la linea politica della mozione congressuale che rappresenta e ha scambiato l’emiciclo di Palazzo Madama per il congresso di Rifondazione nel quale manifestare autonomia politica e organizzativa. Strabismo politico o errore umano?
Dopo il dodecalogo e dopo le esternazioni di D’Alema tutti quanti devono sapere quanto segue: se non ci saranno politiche di discontinuità sui temi della scuola, del lavoro e delle grandi opere; e se non ci saranno in questo iniziative che possano cambiare i rapporti di forza ancora a favore dei poteri forti e delle lobbies, sarà a causa del “centro moderato” dell’Unione che, conseguentemente, colloca al centro anche il nascente Partito democratico.
Grazie a questa melassa politica sarà difficile attuare politiche di svolta. Al PRC Sinistra - Europea il compito di sostenere le politiche dei movimenti indicando le modalità e le politiche per attuarle. I movimenti, le popolazione, le associazioni devono saperlo e agire di conseguenza.
Noi dirigenti, militanti di Rifondazione dobbiamo continuare a “tessere la tela nella speranza che qualcuno non ce la disfi”.
Ulisse un giorno è tornato; arriverà anche la nostra volta.