Conferenza di Organizzazione del PRC - Brianza, 16 - 17 Marzo 2007 - Monza

Documento conclusivo

Principi ispiratori e priorità del PRC di Monza e Brianza

La conferenza d’organizzazione del PRC. di Monza e Brianza partendo dal documento nazionale e assumendo la relazione del Segretario Daniele Cassanmagnago, ha sviluppato una discussione ricca e articolata che ha avuto come punto di riferimento la crisi della politica e del partito, per impedire che il suo prosieguo offuschi il carattere di partecipazione, di democrazia e di unità del PRC. Vogliamo riaffermare la concezione laica del nostro far politica, sia praticamente sia teoricamente, come percorso prioritario per eliminare tutti i fondamentalismi. Oggi più che mai, anche in Italia, dobbiamo rimarcare questa nostra cultura per riaffermare l’autonomia del Parlamento e la sovranità delle istituzioni pubbliche e per difendere quella separazione tra il potere civile e il potere religioso, che è alla base della moderna statualità. Anche il Partito vive in questa involuzione generale ed è con questa consapevolezza che stiamo affrontando la nostra conferenza d’organizzazione con una discussione vera e senza reticenze sulle nostre difficoltà, riconoscendo anche quanto fatto di positivo in questi anni. Bisogna rompere gli schemi verticistici del Partito che ci condizionano ancora oggi, abbandonando le forme di maschilismo, autoreferenzialità e la gabbia dell’irrigidimento correntizio. Con la nostra Conferenza della Brianza vogliamo partecipare attivamente al superamento di queste difficoltà per il rafforzamento del Partito, partendo dalla nostra federazione, per trasformare questa società. La nostra prospettiva è il superamento del capitalismo e la costruzione di un nuovo socialismo.

Inoltre la Conferenza d’Organizzazione del Prc. di Monza e Brianza intende definire anche alcuni indirizzi politici e programmatici individuando alcune priorità sulle quali attivare le prossime iniziative della federazione:

  1. stimolare il tavolo provinciale dell’Unione in Brianza;
  2. avviare il coordinamento delle elette e degli eletti nelle Amministrazioni Locali
  3. rafforzare il ruolo del Comitato Politico Federale per quanto concerne gli indirizzi di politica locale e per il coordinamento del lavoro dei Circoli.

Fermo restando i principi ispiratori del documento programmatico, indichiamo alcune priorità sulle quali intervenire per far fronte a politiche di rilancio e di sviluppo sostenibile dell’area brianzola.

ARIA, ACQUA, SERVIZI SOCIALI ALLA PERSONA, TRASPORTI E INFRASTRUTTURE, RIFIUTI E QUESTIONI ENERGETICA

Va istituita l’area omogenea della Brianza per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, i monitoraggi e le relative contromisure, (blocchi, targhe alterne, ecc.) in stretta collaborazione con la Provincia di Milano e la Regione Lombardia. Per questo anche le politiche dei trasporti pubblici e le infrastrutture dovranno tenere conto di questa nuova emergenza ambientale attuando politiche verso l’uso del mezzo pubblico e del trasporto merci su ferro. Lo scambio per il trasferimento delle merci da ferro a gomma andrebbe individuato in punti strategici a sud e a Nord della Brianza a ridosso delle grandi arterie. Va previsto l’impegno massiccio della futura provincia per sostenere i comuni nel riconvertire il parco automezzi con veicoli a trazioni con carburanti sostenibili (GPL, Metano, Elettrico, Biodisel, ecc.). Con il consorzio delle società di trasporto pubblico vanno studiati non solo il regime degli orari omogeneo (entrata e uscita da scuole e luoghi di lavoro e mobilità di connessione con Milano e il resto della Lombardia) su tutta la Brianza ma anche l’istituzione del biglietto unico per tutta l’area omogenea. In questo modo sarà possibile togliere dalle strade il 25% dei mezzi privati giorno con un impatto positivo sia intermini di circolazione che di abbassamento dei tassi di presenza del micidiale PM10 origine di tante malattie delle vie respiratorie e cancerogene.

Per quanto riguarda invece i servizi alle persone e all’utenza energetica affermiamo che sia la multiutility sia i consorzi e o fondazioni per i servizi alla persona che possono interessare comuni e più comuni tra loro dovranno essere di interesse pubblico.

Inoltre vanno rivisti i bacini del sistema ospedaliero e vanno attuate tutte quelle azioni a sostegno delle famiglie con problemi di anziani non autosufficienti. Potenziare e creare RSA pubbliche, ma principalmente attivare politiche per il servizio e il sostegno a domicilio facendo di questo servizio non solo azione di volontariato ma anche di opportunità di nuova occupazione e di regolarizzazione delle cosiddette “badanti” creando occupazione stabile e trasparente.

Invece per la raccolta, lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti sono necessarie almeno due interventi prioritari: il potenziamento della raccolta differenziata potenziando a sua volta riciclaggio e compostaggio; riduzione dei tempi di stoccaggio nelle piattaforme provvisorie e rapido conferimento agli smaltimenti attraverso l’uso della ferrovia. Non secondario diviene anche il controllo e la verifica su dove e su come sono smaltiti i rifiuti e se gli impegni assunti dalle società all’atto delle concessioni sono rispettati. In questo modo si è di ausilio sia al grande comune ma anche al piccolo.

OCCUPAZIONE STABILE

Per questo obiettivo prioritario si può e si deve fare di più. Sia sul piano dei vari poli tecnologici, come Cesano Maderno e Vimercate, vanno attivate, con le OOSS, gli enti locali, la provincia MB e la Regione politiche di identificazione nel territorio, attraverso gli strumenti urbanistici previsti aree di deindustrializzazione sul modello di delle esperienza fatte nel desiano, a Sesto San Giovanni ed in questo mobilitare le capacità delle nostre agenzia del lavoro. Crediamo che potenziando alcune settori della pubblica amministrazione, del servizio sanitario nazionale e locale, dei trasporti, della multiutility e dello sviluppo sostenibile (politiche energetiche, gestione del verde e dell’acqua) si possono ottenere posti di lavoro stabili. Tutto questo, dovrebbe servire a dotare la Brianza di un vero proprio piano industriale e sociale che serva da mappa per guidare l’azione degli amministratori comunali, della OOSS, degli imprenditori in particolare quelli che si stanno attrezzando sia nel terzo settore sia per la cosiddetta impresa sociale.

ABITAZIONE PER TUTTI

Edilizia Popolare e Convenzionata.

Anche per la stabilizzazione sociale oltre alle politiche del lavoro vanno attuate politiche abitative aggressive per immettere sul mercato il patrimonio abitativo sfitto e per ripartire con la strategia delle case popolari e quelle in cooperativa. Dunque anche in questo caso vanno utilizzati gli strumenti urbanistici per indirizzare e incoraggiare queste politiche per questo crediamo che siano decisive le scelte di non monetizzazione degli oneri di urbanizzazione ma destinazione di questi per case in economia e per la locazione. Sull’esperienza del comune di Monza che ha introdotto nel suo PGT l’obbligo di trasformare il 30% degli oneri in abitazioni da gestire in economia sia per l’acquisto sia per la locazione popolare. Va detto che la strategia della casa popolare e convenzionata dovrà tenere conto sia del riuso del territorio dismesso che del recupero contestuale del verde Gli edifici dovranno rispondere a criteri di bioedilizia e autonomia energetica. Immettere sul mercato un numero considerevole quota di alloggi significa far abbassare il costo del mattone e contribuire ad uno sviluppo controllato e armonioso di un territorio edificato al 75%.

Approvato all’unanimità con 2 astensioni

PRC - Brianza
Monza, 17 marzo 2007