Congresso Regionale Lombardo del PRC. 22 Marzo 2009

Esito del congresso e sintesi della relazione introduttiva

Su segretario e segreteria dovrà decidere il Comitato Politico appena eletto, nella sua prima seduta

Le decisioni del Congresso

Si è concluso con l'approvazione unanime di un documento di indirizzo sull'iniziativa politica regionale, con l'elezione del Comitato Politico Regionale (massimo organismo di direzione del partito) e del Collegio di garanzia, il terzo congresso del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea della Lombardia svoltosi domenica 22 marzo presso la Camera del lavoro di Milano.

Rinviata invece alla prima seduta del CPR la decisione sul segretario e sulla segreteria regionale.

A questo proposito, in una mozione approvata con 77 sì, 16 no e un astenuto, il congresso - pur riconoscendo la necessità di insediare tali organi in tempi rapidi - ha preso atto dell'impossibilità di raggiungere nell'immediato l'auspicata soluzione unitaria e condivisa, ed ha chiesto al Cpr di valutare la possibilità di insediare intanto, per far fronte alle necessità urgenti della fase politica, un “coordinamento di gestione” con un mandato che non superi il 2° turno di ballottaggio delle elezioni amministrative di giugno.

I documenti votati nella giornata saranno pubblicati su questo sito non appena disponibili.

Pubblichiamo intanto una sintesi della relazione introduttiva del segretario uscente, Alfio Nicotra. Il documento è stato assunto dal congresso regionale.

La relazione di Alfio Nicotra

“Una scissione è sempre una sconfitta, ma sappiamo che larga parte dei compagni della mozione 2 nella nostra regione ha deciso di restare nel partito. Ora dobbiamo tutte e tutti rimboccarci le maniche e cercare insieme di risalire la china”. Dopo aver ricordato che l'anno scorso al congresso di Chianciano “è stato evitato il tentativo di cancellare il nostro partito diluendolo in un indistinto contenitore di sinistra”, Alfio Nicotra ha così indicato in un “nuovo clima di solidarietà interna” la via per trasformare le difficoltà in nuova forza, collocando al primo posto dell'agire politico del Prc la necessità di ripartire dall'insediamento sociale, “in basso a sinistra”.

La sconfitta alle politiche del 2008 che, per la prima volta nella sua storia, ha posto Rifondazione comunista fuori dal parlamento, è frutto non solo di una rivoluzione conservatrice che parte da lontano, ma anche dalla collocazione del Prc nella fallimentare esperienza del governo Prodi, che ha portato a un fenomeno nuovo e di massa, quello di un vasto astensionismo di sinistra nell'elettorato operaio e popolare. “Qui c'è una pista di lavoro decisiva”, ha detto Nicotra. “Dobbiamo fare quello che diciamo. Dobbiamo tornare ad essere percepiti non solo come diversi, ma anche come incompatibili con la casta”.

Per recuperare credito e consensi popolari, il Prc-Se non si rinchiuderà certo in un fortino. Consapevole della sua insufficienza, si impegna per l'unità della sinistra a partire dai contenuti e dalle lotte, proponendosi di arrivare alle prossime elezioni europee con una lista anticapitalista insieme ai compagni del Pdci, di Sinistra critica e di tutte le forze che vorranno scegliere con chiarezza il campo della Sinistra dell'altra Europa.

In Lombardia, le posizioni subalterne al centrodestra di un Pd che è stato laboratorio e apripista delle politiche securitarie nazionali, che ha fatto proprio il terreno del federalismo egoista di matrice leghista, che ha moltiplicato le convergenze con Formigoni fino a far pensare a una grande coalizione di fatto, e “a un vero e proprio partito trasversale degli affari”, rendono impensabile la riedizione di coalizioni come l'Unione. Nell'orizzonte delle elezioni regionali del 2010, dunque, “poiché il problema non è solo combattere Formigoni ma il formigonismo di cui il Pd è abbondantemente intriso, ci rivolgiamo alle forze della sinistra e ai movimenti per lavorare da subito a una coalizione alternativa sia al Pd che al centrodestra”, ha sottolineato Nicotra.

Perciò, nei movimenti e nelle istituzioni, in Lombardia Rifondazione comunista manterrà in campo l'impegno sui temi discriminanti che la caratterizzano: contro le privatizzazioni per il diritto alla salute, allo studio e ai saperi non mercificati, per la difesa dei beni comuni; per preservare l'ambiente e il territorio da ogni genere di saccheggio (tanto più in tempi di Expo); per un'altra politica dei rifiuti contro le lobby degli inceneritori; per il trasporto pubblico (specie ferroviario) contro il business delle grandi opere; contro la cultura e le scelte di marca xenofoba e sessista, autoritaria e integralista, sostenute dal centrodestra. Senza dimenticare la vigilanza e il contrasto della rampante criminalità organizzata e del suo intreccio con la politica affaristica, sui cui Rifondazione ha prodotto un dossier e prepara iniziative anche in Consiglio regionale.

Il partito è però chiamato oggi a concentrarsi specialmente sui problemi del mondo del lavoro, della precarietà, del carovita, destinati a aggravarsi nei prossimi mesi insieme alla crisi sistemica del capitalismo. A differenza di altre regioni, che hanno varato disposizioni straordinarie a tutela del reddito dei disoccupati, il Pirellone non si muove, ha persino esaurito i fondi per la cassa integrazione in deroga. “Attraverso la costituzione di comitati di lotta contro la crisi chiediamo che la regione vari subito misure e fondi straordinari per sostenere il reddito di tutti coloro che perdono il lavoro”, ha detto il segretario del Prc. “I soldi ci sono, basterebbe dirottare gli investimenti multimilionari, diretti e indiretti, distribuiti alla scuola e alla sanità private”. Di estrema importanza anche l'azione di sviluppo del mutualismo dal basso, in particolare la costituzione dei Gap - Gruppi di acquisto popolare - con i quali il Prc-Se sostiene in Lombardia (come in tutta Italia) una campagna per l'autodifesa popolare solidale contro il carovita.

Nicotra ha infine ringraziato i compagni e le compagne che gli sono stati accanto e che, durante i due anni del suo mandato, ha conosciuto nell'organizzazione del partito, nei circoli, nelle iniziative sul territorio, nelle feste di Liberazione. E richiamando una celebre frase di Proust (“il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi”), ha concluso con un invito a affrontare la fase assai difficile con spirito aperto e fiducioso: “Tutti noi abbiamo bisogno di avere nuovi occhi per comprendere la società che cambia. Occhi in grado di sognare e di non rassegnarsi. Che siano gli occhi di un progetto collettivo, di un nuovo assalto al cielo per costruire un mondo migliore. Sono convinto che possiamo farcela”.

Roberto Porta
Milano, 23 marzo 2009
www.prclombardia.it