Alla Bolognina

È nato il cantiere della sinistra anticapitalista e libertaria. E si chiamerà “Rossa”

Per ottobre, è stata invece lanciata la proposta di una grande manifestazione contro il “governo Napolitano e la troika europea”.

Abajo el capital

Una sinistra anticapitalista e libertaria di massa. Un cantiere che si chiamerà, provvisoriamente, “Rossa” – dalla poesia di Pasolini, letta in sala da Nicoletta Dosio - e che si propone di essere alternativo alla destra, ovviamente, ma soprattutto al Partito Democratico e al centrosinistra.

Convocata sulla base di una dichiarazione comune di singoli militanti, l'assemblea ha visto la partecipazione di circa 300 persone, a Bologna, in un cinema parrocchiale sotto una chiesa nel quartiere Bolognina. “Siamo alla Bolognina, ha detto aprendo i lavori Giorgio Cremaschi. Non lo sapevamo. Il Pd è nato lì, speriamo di non fare lo stesso percorso...”.

Dopo un minuto di silenzio per i morti del porto di Genova, è stato letto un messaggio del regista Ken Loach, adottato come “figura emerita” del movimento, che ha ricordato come “i vecchi partiti del centrosinistra siano ormai compromessi dal loro sostegno al programma di austerità. La loro idea di un capitalismo compassionevole - ha scritto - non può essere accettato per lavorare nell'interesse di tutti, è chiaramente una truffa. Abbiamo bisogno di ricominciare”.

“Viviamo in un sistema che ha come scopo principale il supersfruttamento del lavoro - ha aggiunto Cremaschi - è necessario, qui e ora un movimento anticapitalista e libertario. Rendere attuale il socialismo. Io non reggo più l'assuefazione alla criminalità economica che ci governa”. Cremaschi ha ricordato la strage di Dacca dove sono morte oltre mille persone: “producevano anche per Benetton. Io vorrei che da questa assemblea partisse una campagna di boicottaggio. Dovremmo boicottarne tanti? Prendiamone uno, ne educhiamo cento, sempre con campagne non violente”.

Tra i temi toccati anche i diritti per i migranti, con una polemica con il Movimento 5 Stelle: “Sono stato uno dei più dialoganti con Grillo – ha detto Cremaschi - ma quando dicono quelle cose sullo Ius Soli per me basta”.

Tra gli altri, sono intervenuti Fabrizio Tommaselli – esecutivo Usb – che ha invitato tutti a non appaltare ai sindacati la gestione del lavoro, e Paolo Di Vetta, portavoce dei Blocchi precari metropolitani, che ha proposto un appuntamento nazionale sul diritto all’abitare e la crisi. Il documento finale tocca, tra gli altri, i punti della riduzione dell’orario di lavoro, del reddito sociale, del No alle grandi opere e alle missioni militari.

Molto netto e preciso il passaggio sull’Europa che parla esplicitamente di rottura nella direzione di una Europa popolare.

Il prossimo appuntamento sarà a settembre. Per ottobre, è stata invece lanciata la proposta di una grande manifestazione contro il “governo Napolitano e la troika europea”.

Fabio Sebastiani
Bologna, 11 maggio 2013