VII Congresso di Rifondazione Comunista

Per uno svolgimento del congresso con modalità non conflittuali e laceranti e una gestione unitaria anche dopo il congresso

Documento stilato a seguito della riunione del 6 maggio 2008 a Monza tra la segreteria di federazione del PRC e le segretarie ed i segretari di circolo

Al Comitato di gestione
Alle compagne e ai compagni del Cpf
Alle Federazioni del Prc
Al Comitato Regionale Lombardo del Prc

Con le elezioni del 13 e 14 aprile le destre sono tornate al governo del Paese e la Sinistra, per la prima volta dal ’45, non entra nel Parlamento italiano. E’ stata una sconfitta pesantissima che è andata oltre ad ogni più pessimistica previsione.

Questa sconfitta ha generato un sentimento di sconforto tra le compagne ed i compagni iscritte/i al Partito della Rifondazione Comunista, al quale bisogna rispondere con una forte ripresa dell’ iniziativa politica del partito.

Riteniamo che sia necessario indagare profondamente sulle cause che hanno portato a tale risultato e che vada prodotto il massimo sforzo per individuare una via di uscita, in positivo, da questa difficile posizione in cui si sono ritrovati il nostro partito e la Sinistra italiana all’indomani del voto.

Nelle sottoscrittrici e nei sottoscrittori di questo documento è diffusa la consapevolezza che solo un franco e rispettoso confronto interno possa produrre ciò, ma è anche presente la preoccupazione che se il dibattito interno, a partire dal congresso anticipato, produrrà lacerazioni non farà altro che trasformare lo sconforto in disimpegno ed abbandono da parte delle iscritte e degli iscritti.

Ciò produrrebbe una sconfitta ancor più grande di quella elettorale, perché porterebbe ad uno svuotamento di partecipazione nel nostro partito, mettendone persino in discussione la stessa esistenza e, di conseguenza, la possibilità di concretizzarne la linea politica, qualunque essa sarà, definita dal prossimo congresso.

La crisi del partito avrebbe poi drammatiche ripercussioni sulla possibilità di rafforzare in Italia la Sinistra e un rinnovato protagonismo per quest’ultima.

Riteniamo quindi che le modalità di svolgimento del nostro congresso debbano essere decise tenendo in considerazione queste preoccupazioni. Nei prossimi appuntamenti in cui si definiranno le modalità di svolgimento del nostro congresso, vi chiediamo di evitare un Congresso con mozioni contrapposte e di definire, invece, una modalità che possa tenere insieme tutte e tutti e allo stesso tempo consenta alle compagne ed ai compagni di partecipare e di esplicitare senza preoccupazioni o riserve le diverse posizioni sulla prospettiva.

Preso atto delle diverse posizioni all’interno del partito, riteniamo che sia possibile svolgere il congresso con un documento contenente un preambolo in cui sono contenuti tutti gli elementi che ci uniscono a cui far seguire tesi contrapposte sulla prospettiva. Sarebbe la scelta migliore per effettuare un dibattito sui contenuti e per evitare che si ripresentino situazioni già conosciute nel passato.

In questa situazione di grande difficoltà sono indispensabili scelte chiare ma anche una grande capacità di gestione unitaria del partito, rispettosa delle diverse posizioni e coerente con le decisioni assunte nella Conferenza di Organizzazione di Carrara.

Nota

Due segretari di circolo (Brugherio e Vimercate) hanno ritenuto di non sottoscrivere il documento pur condividendo le proccupazioni e le valutazioni in esso contenute.Il dissenso ha riguardato le modalità (segretari e non Cpf). Due circoli non erano presenti (Seregno e Cavenago).

Nella riunione è stata inoltre condivisa la necessità di rilanciare con forza l'iniziativa politica, il tesseramento ed il radicamento del partito in Brianza.

La Segreteria della Federazione della Brianza, Le Segretarie ed i Segretari dei Circoli Alta Brianza, Arcore, Bovisio Masciago, Carnate, Desio, Lentate/Seveso, Lissone, Meda, Monza, Muggiò, Nova Milanese, Solaro, Sovico
Monza, 7 maggio 2008