Scuola: pompieraggio sulla protesta dei precari.

L'accordo Formigoni - Gelmini conferma il licenziamento dei precari.

Dichiarazione di Luciano Muhlbauer, capogruppo regionale Prc-Se

L'intesa Formigoni-Gelmini conferma in pieno il licenziamento di massa degli insegnanti precari nella scuola pubblica. Questa è la vera notizia che gli annunci trionfalistici del Ministro e del Presidente tentano di coprire.

Infatti, tutti gli esuberi previsti dalla legge 133 e dai piani del Ministro Gelmini per l'anno scolastico 2009/2010 sono confermati e l'unico fatto nuovo consiste in un'integrazione al sussidio di disoccupazione per gli insegnanti e Ata che finora avevano un contratto annuale, fino a raggiungere la cifra del 100% dello stipendio, con l'impegno di dover svolgere in cambio attività di formazione ancora da definire, qualitativamente e quantitativamente, in istituti scolastici o nella formazione professionale.

A tutto questo si aggiunge che questo accordo e i relativi stanziamenti riguardano soltanto l'anno scolastico 2009/2010, mentre nulla si dice sull'avvenire. E questo fatto è particolarmente significativo e preoccupante, poiché il grosso dei tagli e degli esuberi previsti dalla legge 133 è programmato per i due anni scolastici successivi.

Insomma, è netta l'impressione che l'odierna intensa, che si prospetta come modello sul piano nazionale, sia finalizzato soprattutto a smorzare la protesta sociale e a salvaguardare la cosiddetta riforma Gelmini, cioè i più consistenti tagli alla scuola pubblica della storia repubblicana.

Roberto Porta
Milano, 7 settembre 2009