Lo bandisce la Provincia di Milano, per iniziativa d'un assessore finiano. Presidente della giuria, Mario Cervi
Un concorso per testi “corretti”!

Milano laboratorio nazionale delle “nuove” destre: mentre l'attenzione dei media è rivolta verso la proposta della giunta laziale di Storace la Provincia di Milano ha già agito sul terreno della formazione.

E' recente la delibera, della giunta guidata da Ombretta Colli, presentata dall'assessore Valditara, ovviamente di An, per istituire un bando di concorso denominato “Autori per la scuola” destinato a scrittori di libri di testo per le scuole medie inferiori, dedicati alla materia cara ai fascisti in doppiopetto, la storia e l'educazione civica.

L'importo ai vincitori sarà di 8 milioni, ed il bando quadriennale sarà distribuito anche alle altre province. Intanto i giovani di Alleanza nazionale aprono siti web per dare spazio ai delatori di professori che si macchierebbero di “faziosità marxista”, un'azione virtuale dopo le scorribande degli squadristi nelle librerie romane con “babbo” Gasparri che ripara il danno lasciando assegni. Si verificherà la legittimità dell'atto, vale a dire se un assessore provinciale può promuovere bandi di concorso con fini formativi e pedagogici, ma già da adesso arriva la condanna della sinistra all'atto politico.

Atto che s'inserisce nell'operazione revisionista e negazionista, che con un tratto di penna vuole cancellare la Resistenza ed il percorso politico che ha determinato l'architrave della nostra Carta costituzionale, volendo mettere sullo stesso piano gli oppositori ai regimi nazifascisti e i repubblichini di Salò. Dopo i “buoni scuola” un'altra mannaia cala sulla testa degli studenti lombardi. La capogruppo di Rifondazione comunista, Irma Dioli, afferma: «E' un atto politico grave. L'assessore premia chi scrive nuove storie e chi sarà a giudicare questi testi? Personaggi come Mario Cervi de “Il Giornale”, Roby Ronza, della stessa testata, Stefano Zecchi professore di filosofia e ospite fisso del “Costanzo show” e Giorgio Rumi, alla faccia del pluralismo e delle posizioni equidistanti. Milano - prosegue Irma Dioli - è la testa di lancia di un'operazione revisionista pericolosa, dobbiamo mobilitare la società civile.

Le censure e le abiure di fatti storici e del movimento comunista possono portare a situazioni estremamente destabilizzanti per la società. Dobbiamo fermare queste destre che sotto la camicia bianca hanno ancora ben allacciata la camicia nera». La battaglia nel Consiglio provinciale sarà dura e fra i prossimi impegni “culturali” della giunta Colli c'è un convegno dal titolo “Islam e Occidente, un'integrazione possibile? ”: il testo di presentazione è un vaniloquio contro i musulmani.

Guido Milani
articolo tratto da Liberazione
Milano, 14 novembre 2000