Basta col libero mercato dell'affitto

Un'alternativa alla giungla infernale del mercato privato

I sindacati inquilini in piazza il 1° marzo per l'affitto e la casa popolare.

La condizione abitativa nel nostro Paese è la metafora del fallimento delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni, ovvero del fallimento del neoliberismo.

La liberalizzazione degli affitti non ha aumentato l'offerta di case in affitto, ha soltanto aumentato in maniera abnorme il livello dei canoni.

Il libero mercato degli affitti, nella pratica è il monopolio della rendita immobiliare.

Per la prima volta dal dopoguerra, il numero degli sfratti per morosità supera quelli per finita locazione.

Specialmente nelle grandi città, il dramma casa si trasforma in vera e propria emergenza.

Con i processi di privatizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico non si è dato efficienza e moralità al settore ma il contrario: quella che il governo ha chiamato "cartolarizzazione", la più imponente operazione di privatizzazione immobiliare d'Europa, è un regalo a cordate finanziarie speculative sulle prime pagine dei giornali per gli scandali di Parmalat e soci.

Quando parliamo di impoverimento di massa e di perdita di potere d'acquisto di salari e pensioni parliamo anche del problema casa, del livello insostenibile degli affitti privati, del degrado dell'insufficienza dell'edilizia pubblica, dell'impossibilità per i giovani e per intere fasce sociali di poter soltanto sperare di poter accedere a un alloggio adeguato.

Non è così in Europa. L'Italia è il fanalino di coda per il livello dell'offerta di alloggi a canone sociale. Solo per giungere al livello della media europea in questo campo occorrerebbe triplicare l'attuale offerta di case popolari.

Il governo delle destre fa il contrario e scarica sui comuni le tensioni abitative, addirittura taglieggia le pochissime risorse che erano destinate al fondo sociale per gli affitti.

Per queste ragioni, la giornata di protesta dei comuni e delle associazioni degli inquilini del primo marzo è importante per avviare un percorso nuovo.

La prospettiva per noi deve essere chiara: eliminare il libero mercato degli affitti privati, rilanciare la politica sociale della casa a partire dal finanziamento pubblico del settore e dalla sospensione dei processi di privatizzazione e dismissione. Le nostre proposte di legge, presentate recentemente in Parlamento, si muovono in questa direzione. Anche tutto il movimento di lotta per la casa vuole un'alternativa alla giungla infernale del mercato privato.

Walter De Cesaris
Roma, 29 febbraio 2004
da "Liberazione"