Como - Manifestazione per Rumesh, il "writer" cingalese "fucilato" da un vigile

“Sono un giovane sparatemi”

Oltre mille persone in corteo. Solidarietà e rabbia da parte di quei ragazzi e ragazze che da anni hanno visto montare in città un clima di repressione e caccia alle streghe.

Corteo a Como

Stamattina sabato 1 aprile più di 1000 studenti, 2000 secondo radio onda d'urto, sono scesi in piazza a Como per Rumesh, detto "Ganesh", il ragazzo cingalese mandato in coma da un colpo di pistola sparatogli alla nuca da un vigile della squadra anti-graffiti in borghese durante un controllo.

Manifestazione organizzata dagli amici di Ganesh e dagli studenti medi in generale: "Un toro come te non può farsi fermare da un coniglio" lo striscione iniziale, poi citazioni di De André "Anche se voi vi sentite assolti siete lo stesso coinvolti", frasi come "Sono un giovane sparatemi", "Il writing uccide" e sul volantino di convocazione "I muri sono puliti ma le strade sono sporche di sangue".

La squadra anti-writers è stata sospesa dal sindaco, di cui però in molti chiedono le dimissioni assieme a quelle dell'assessore alla sicurezza. Tra le richieste, anche quella di vedere il filmato ripreso dalla telecamera posta sul semaforo antistante a dove è successo il fatto, nonché una domanda rivolta al sindaco ed alle autorità tutte che riguarda il passato del capo della squadra anti-writers, coinvolto anni fa in un'altra sparatoria e nonostante questo messo a capo appunto della squadra creata recentemente e già responsabile di numerosi fermi e perquisizioni a casa di giovani "sospetti" alla ricerca di bombolette.

Corteo a Como

La mamma di Ganesh ha ringraziato tutti i presenti e i membri della comunità cingalese hanno chiesto giustizia. A Como era da tempo, anni, che non si vedeva una manifestazione del genere. Volutamente senza sigle di partito, sindacato etc. la manifestazione di stamane ha espresso solidarietà e rabbia da parte di quei ragazzi e ragazze che da anni hanno visto montare in città un clima di repressione e caccia alle streghe rivolte ai writers come capro espiatorio di una fascia sociale evidentemente non conforme ai diktat del produci-consuma-crepa dell'opulenta città lombarda. In molti hanno infatti evidenziato come quello che è successo sia il risultato di politiche di "tolleranza zero" incentrate sulla repressione di episodi come il graffitismo appunto ma anche il semplice "vagabondaggio" contestato a gruppi di giovani rei semplicemente di camminare per la città, magari dopo l'ora ritenuta del "coprifuoco".

Anche i giornali locali, che ora chiedono dimissioni delle autorità, hanno contribuito decisamente alla creazione di questo clima.

Tra i ragazzi c'è chi esprime rabbia e sconcerto, chi sottolinea il carattere spontaneo e lontanto dalla "politica" di questa manifestazione, chi chiede maggiore controllo su queste "squadre" create all'occorrenza inventando lo spauracchio di turno e chi più radicalmente mette in discussione l'intero preocesso di militarizzazione, a cui ha aperto la strada il processo di devolution fortissimamente voluto dalla lega, delle forze di polizia locali.

Corteo a Como

Presenti anche realtà come quella degli studenti auto-organizzati ma senza spezzoni proprio: manifestazioni di situazioni politiche strutturate si avranno lunedi 3 aprile alle 18.30 in piazza duomo. Dal corteo sono giunte voci anche di un presidio in centro per stasera, sabato 1 aprile verso le 18, su indymedia non ci sono però ancora conferme.

Redazione di Infonodo
Como, 1 aprile 2006
da "Infonodo"