A Comitato unitario antifascista di Monza, Forze politiche presenti in consiglio comunale, Organizzazioni sindacali, Questura di Milano, Questura di Monza, redazione de: Il Cittadino, Il Giornale di Monza e Brianza, L’Arengario, l’Esagono

Cosa ci aspettiamo per il prossimo 25 aprile

A chiunque deve essere permesso di esprimere il proprio pensiero, permettere però che manifestazioni neofasciste avvengano il 25 aprile, subito dopo le celebrazioni ufficiali in memoria di chi ha combattuto per la liberazione del proprio paese, dalla dittatura e dall’oppressione nazifascista, riteniamo sia un suicidio culturale e un insulto ai valori della Resistenza.

Cimitero urbano di Monza 25 aprile 2008

Cimitero urbano di Monza 25 aprile 2008

Il 25 aprile degli ultimi due anni, la nostra città, ha visto manifestare all’interno del cimitero urbano, gruppi della destra radicale e neofascista, in memoria dei caduti della Repubblica Sociale Italiana.

Lo scorso anno, tali gruppi hanno sfilato, subito dopo la commemorazione istituzionale presso il campo dei partigiani, in formazione da parata militare, innalzando le bandiere da combattimento della repubblica sociale e le croci celtiche, tenendo un comizio finale, di fronte al campo dei repubblichini.

A chiunque deve essere permesso di esprimere il proprio pensiero, permettere però che manifestazioni neofasciste avvengano il 25 aprile, subito dopo le celebrazioni ufficiali in memoria di chi ha combattuto per la liberazione del proprio paese, dalla dittatura e dall’oppressione nazifascista, riteniamo sia un suicidio culturale e un insulto ai valori della Resistenza.

Aggiungiamo inoltre che a nessuno e per nessun motivo, deve essere permesso di esporre simboli e bandiere del regime fascista.

Tali manifestazioni non hanno nulla a che fare né con il ricordo delle vittime, né con l’onorare i morti, buoni propositi abusati oramai in ogni ricorrenza, dai gruppi neofascisti, per organizzare delle vere e proprie manifestazioni politiche, in cui rivendicare e propagandare quegli stessi ideali e principi sconfitti dalla lotta di Liberazione più di sessant’anni fa.

Non vogliamo inutili contrapposizioni, ma non siamo disposti a subire simili provocazioni, chiediamo quindi alle forze politiche, sociali e sindacali cittadine di muoversi nelle sedi opportune affinché si impedisca quest’anno e per i prossimi a venire che ciò si ripeta.

Questo è quello che ci aspettiamo per il prossimo 25 aprile.

Rossana Valtorta, Marco Fraceti, Silvia Buzzelli, Patrizia Zocchio, Umberto De Pace, Cristina Rossi
Monza, 13 marzo 2009