Il 26 settembre tutti a Ponteranica per rimettere al suo posto la targa di Peppino Impastato

Togliere la targa di Peppino è un atto politico della Lega Nord in Lombardia.

Una politica razzista e xenofoba che ha convinto i lombardi, e non solo, che il nemico è costituito dagli immigrati. La Santa ('Ndrangheta), Cosa nostra e la Camorra la fanno intanto da padroni in Padania.

Testo della targa a Peppino Impastato

Testo della targa a Peppino Impastato

L'atto ignobile compiuto dal sindaco di Ponteranica appare essere un classico della politica razzista e xenofoba della leganord. Ma dal mio personale osservatorio credo che non sia solo questo. Leganord, a differenza della PDL, è molto in ritardo nei rapporti con la criminalità organizzata in Lombardia.

Questo spazio oggi è occupato da personaggi inquietanti che viaggiano nelle file della PdL con profonde entrature nel mondo economico vicino alla Compagnia delle Opere. Inoltre anche molti amministratori, come questo sindicchio di Ponteranica, lasciano fare.

Come il sindaco leghista di Desio Mariani, il quale non si è accorto che nel suo paese gli uomini della “santa” gestivano una discarica abusiva del solito movimento terra-discarica abusiva di rifiuti.

La leganord vorrebbe che alle prossime elezioni regionali il candidato della destra fosse legaiolo. Per avere una certa attrazione in taluni ambienti malaffaristici bisogna dimostrarlo nei fatti e questo fatto, l'atto ignobile compiuto dal sig. Aldegani, risponde perfettamente a questa esigenza.

La Leganord garantisce lo status quo con ronde e “tolleranze zero” per il popolo lombardo, libera azione al malaffare. Del resto una pioggia di miliardi rischia di cadere in Lombardia per l'expo; un affare che fa gola a tanti, in particolare a coloro che da 15 anni ininterrottamente la stanno balcanizzando.

Chiunque voglia governare la Lombardia, ma proprio chiunque, deve fare i conti con la pervasività e la penetrazione criminale nella sua vita economica.

Dunque se non la contrasti, ci convivi e ci colludi, e la rimozione della targa che intitolava la bilblioteca di questo piccolo comune lombardo è un segnale preciso in questo senso.

Se volete verificare la “tolleranza zero” legaiola venite intorno all'Autodromo di Monza in questi giorni di GP. e vedrete quale azione di contrasto verrà attuata dai sindaci, tutti leghisti, di Monza, Lesmo, Vedano e Villasanta contro bagarinaggio, ambulanti abusivi che vendono merce contraffatta, parcheggiatori abusivi e spacciatori di sostanze stupefacenti. Tutte attività che fanno capo alla criminalità organizzata brianzola.

Marco Fraceti (Segretario del PRC di Monza, Circolo “Peppino Impastato”)
Monza, 12 settembre 2009
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