La FOA Boccaccio è stata ed è ancora punto di riferimento di una porzione importante della cittadinanza monzese.

Solidarietà alla FOA Boccaccio

Lo sgombero del Boccaccio è il tentativo di attaccare delle idee estranee alla linea dell'Amministrazione monzese che, ancora una volta, non è capace né di dialogare, né di ascoltare i cittadini.

Corteo della FOA Boccaccio

Corteo della FOA Boccaccio. 13 Luglio 2021. Monza

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A seguito dei fatti della mattinata del 13 luglio, siamo compatti nel condannare lo sgombero dell'area di via Rosmini, occupata da dieci anni dal centro sociale Foa Boccaccio.

Consideriamo lo sgombero un atto che in nulla contribuisce al benessere della città e alla sua sicurezza sociale ed esistenziale: casomai li danneggia, privando la città di un punto di riferimento. Un atto che mina il pluralismo delle voci che animano Monza. L'attuale Giunta ha delle responsabilità politiche nella risoluzione della Questura, non avendo agito per trovare soluzioni alternative, ma alimentando anzi lo scontro. Come d'altronde testimonia il fervore compiaciuto con cui l'Assessore Arena ha celebrato lo sgombero sui social, l'interesse dell'Amministrazione Allevi è eminentemente politico e simbolico, un attacco a delle idee che non ha niente a che vedere col bene della città.

L'Assessore Arena in primis ha imbastito la propria personale battaglia politica contro un presidio sociale, politico e culturale riconosciuto e partecipato, un luogo di scambio umano vivace, utilizzando una narrativa securitaria profondamente distorsiva della realtà, in particolare della natura delle attività condotte dalla FOA Boccaccio e della sua importanza all'interno del tessuto cittadino. La FOA Boccaccio e la sua sede fisica di via Rosmini erano e sono punto di riferimento di una porzione importante della cittadinanza monzese, una porzione che politicamente e idealmente si trova di certo agli antipodi dell'attuale Giunta. Questo non può e non deve giustificare la privazione di un luogo fisico, di aggregazione, in cui queste idee possano trovare spazio: non in un contesto democratico e plurale.

Ma gli spazi di aggregazione, specie se in essi possono trovar casa idee avverse, non rientrano certo tra le priorità di questa Amministrazione, che con la sua azione, senza dar retta alla voce della cittadinanza, sta riuscendo a realizzare il modello di città che ha in mente: una Monza-dormitorio fatta di case di lusso, priva di spazi di aggregazione e di cultura, carente di servizi e di luoghi pubblici, priva di vitalità. Una città sulla quale verrà riversata una cascata di cemento per ulteriori poli residenziali e commerciali. Una città di consumo, nella quale ogni alternativa è preclusa e osteggiata in tutti i modi.

Questo sgombero è il tentativo di attaccare delle idee estranee alla linea dell'Amministrazione che, ancora una volta, non è capace né di dialogare, né di ascoltare i cittadini. Un bersaglio facile dietro cui nascondere i fallimenti della gestione della città e le colossali lacune nell'operato dell'Assessorato alla Sicurezza, alle Politiche Giovanili e alla Mobilità.

Arci Scuotivento, Arci Blob, LabMonza, Possibile Monza e Brianza Est, Sinistra Italiana Monza e Brianza, Rifondazione Comunista Monza e Brianza, Articolo Uno Monza e Brianza esprimono solidarietà alla FOA Boccaccio e auspicano che si torni presto ad avere un luogo che sia uno spazio politico, di condivisione, cultura, sport popolare, festival e autoproduzione.

Arci Scuotivento, Arci Blob, LabMonza, Possibile Monza e Brianza Est, Sinistra Italiana Monza e Brianza, Rifondazione Comunista Monza e Brianza, Articolo Uno Monza e Brianza
Monza, 15 Luglio 2021