retromarcia della Regione Lombardia dopo le denunce di Rifondazione Comunista:
ABOLITI I TICKET SANITARI

Dopo le denuncefatte da Rifondazione Comunistasulla non applicazione della Regione della legge finanziaria 2001 per quanto riguarda il pagamento dei ticket sanitari per la diagnosi precoce di alcuni tra i più diffusi tumori (pap-test, mammografia, colonscopia), e dopo gli ulteriori interventi e solleciti di questi giorni presso l'assessorato sanità, la Giunta regionale ha dovuto fare retromarcia e, finalmente, la Direzione Generale Sanità ha approntato una circolare, che sarà inviata entro domani a tutte le ASL e Aziende Ospedaliere in cui si specifica che da domani i cittadini non devono più pagare il ticket per quanto riguarda gli esami diagnostici per la prevenzione di tali tumori,così come previsto dalla legge finanziaria nazionale.

Sarà, quindi, sufficiente presentarsi presso le strutture sanitarie con la richiesta del medico, e per quanto riguarda la mammografia, con un autocertificazione con cui si dichiara di non essersi sottoposte a tale esame negli ultimi due anni.

Per tutti coloro, inoltre, che dal 1 gennaio 2001 hanno già pagato il ticket sarà possibile richiedere il rimborso.

"Siamo assolutamente soddisfatti di questo risultato - dichiarano Gianni Confalonieri, Capogruppo e Giovanni Martina, Consigliere regionale di Rifondazione Comunista -.

Questo è però solo il primo passo, è necessario, infatti, abolire anche i ticket sul pronto soccorso, sulla neuropsichiatria infantile e sulle prestazioni dei consultori familiari, che i cittadini lombardi continuano a pagare ingiustificatamente"

PRC - Regione Lombardia
Milano, 7 febbraio 2001