Il terzo Congresso Nazionale dell'UAAR si è tenuto a Trento nel 1998;
adesso stiamo preparando il quarto che si terrà a novembre di quest'anno a
Firenze, per la prima volta in una vera sala congressuale e durerà due
giorni; nelle nostre intenzioni questa cornice prestigiosa dovrebbe
accompagnarsi alla nostra definitiva affermazione come forza nazionale che
conta; si terrà a Firenze, perché raggiungibile più facilmente anche dai
soci del Centro-Sud.
Nei tre anni trascorsi dal Congresso di Trento è andata aumentando la
velocità di secolarizzazione della nostra società: è diventato
significativo il numero dei bambini che non vengono battezzati (il 12% in
tutta Italia) pur provenendo da famiglie che lo sono: quasi tutti concentrati
nel Nord, dove nelle grandi città sono il 25%, pochi decenni or sono questa
percentuale era insignificante; sempre più in aumento è il numero delle
coppie che si sposano in municipio o che convivono liberamente senza
matrimonio, "nel peccato", come si usava dire nei bei tempi andati,
quando questa espressione suscitava paura e sdegno, mentre ora fa sorridere
tutti perché può essere usata, significativamente, solo in senso ironico;
diminuisce sempre più il numero di chi sceglie la chiesa cattolica per l'8per
mille, di chi frequenta l'ora di religione a scuola, di chi va a messa, di chi
segue le mortificanti, innaturali e morbose indicazioni della gerarchia
cattolica in fatto di morale sessuale.
Purtroppo, nonostante questi segnali positivi, l'ingerenza delle gerarchie
cattoliche nella vita sociale e politica italiana, con il beneplacito di quasi
tutti i partiti, è invece aumentata, tanto da portare all'esasperazione
moltissimi cittadini; anche per questa ragione c'è stato un aumento così
vistoso dei nostri iscritti; quanti di coloro che si avvicinano per la prima
volta, nelle piazze, ad un nostro banchetto, ci apostrofano esasperati con:
"Non se ne può più" oppure: "Meno male che ci siete! ".
Se, dal punto di vista delle iscrizioni, la nostra organizzazione sta
attraversando un momento magico negli ultimi 12 mesi il numero degli iscritti
è più che raddoppiato e c'è un gran fervore d'iniziative questa massa di
soci nuovi, che forse ignora nel dettaglio la storia, la cultura e le
finalità dell'UAAR può portare a repentini cambiamenti con il rischio di
snaturare l'UAAR stessa.
Nella nostra tradizione è importante essere propositivi, sapere criticare
in modo argomentato certe posizioni della chiesa quando invade la sfera
sociale e politica dei cittadini italiani, ma cerchiamo d'evitare di scadere
nell'anticlericalismo fine a se stesso, che dà qualche soddisfazione, ma
distrae e travisa i nostri finì.
Quindi ai Circoli spetta un grosso lavoro informativo e culturale rivolto
all'interno ed all'esterno.
Il salto numerico, poi, deve accompagnarsi ad uno di qualità anche nella
capacità di direzione dell'UAAR che prevede tre obiettivi principali:
laicità del nostro Stato; diffusione delle idee atee; impegno a contribuire,
con le altre associazioni laiche europee, all'elaborazione di una Costituzione
che salvaguardi la pari dignità di tutti i cittadini, atei, agnostici o
religiosi e non dia gli usuali ingiusti privilegi alle religioni, come
purtroppo succede nei Paesi meno civili d'Europa.
Per il Congresso non sono stati definiti ancora tutti i dettagli
dell'organizzazione, ma il lavoro più significativo è stato la compilazione
delle Tesi che il Comitato di Coordinamento proporrà ai partecipanti per
l'approvazione finale.
Queste Tesi sono un momento fondamentale della
vita della nostra associazione, destinate a guidarci ed a caratterizzarci nei
prossimi anni ed a dare forza e chiarezza alle nostre iniziative e riprendono,
sviluppano ed innovano quelle approvate nel Congresso di Venezia del 1992.
Nelle pagine seguenti, sono riportate queste proposte di Tesi e tutti i soci
sono invitati a studiarsele con attenzione, a discuterle nelle assemblee dei
Circoli ed a preparare eventuali emendamenti da sottoporre al voto
congressuale. Sempre al Congresso vorremmo portare anche i risultati di
un'inchiesta relativa alla campagna per la registrazione dell'abbandono della
chiesa cattolica.
Sulla scorta del nostro intervento presso il Garante della Privacy, con
successiva sentenza del Tribunale di Padova, diversi nostri soci hanno chiesto
alla parrocchia dove sono stati battezzati dì prendere nota della loro
condizione di ex-cattolici.
Queste richieste suscitano evidentemente molto fastidio nelle gerarchie
ecclesiastiche, stante il tono usato nelle risposte, che peraltro un po'
troppo spesso, non arrivano, nonostante le stesse disposizioni della CEI
emanate dopo la nostra iniziativa.
Come segretario nazionale dell'UAAR mi sento di invitare tutti i nostri soci
battezzati a formulare questa richiesta al proprio parroco o al proprio
vescovo, mandando così un significativo messaggio di coerenza alla chiesa
cattolica. Sul sito internet http://www.uaar.it o presso i Circoli trovate le
nuove lettere modello da spedire: nel caso sorgano dei problemi siete pregati
di farcelo sapere subito (possibilmente alla E-mail: soslaicita@uaar.it). Dal
IV Congresso ci aspettiamo anche un'attenzione maggiore da parte dei media e
confidiamo di poter stabilire, con le istituzioni dello Stato, il dialogo che
finora ci è stato negato.
Il sito internet più completo sull'ateismo e sul laicismo. Tutte le
informazioni sull'UAAR e sulle sue iniziative.
Per la laicità dello Stato: decine di schede tematiche dalla
cancellazione del battesimo all'eutanasia, complete di leggi, sentenze e
documentazione.
Ultimissime: le ultime notizie, flash da tutto il mondo.
Web magazine: la rivista on-line ricca d'articoli, interventi e documenti.
Mailing list: uno spazio di discussione tra atei.
Appuntamenti: un'agenda aggiornata degli eventi da non perdere.
Newsletter: il notiziario ricevuto comodamente nella propria casella di posta
personale.
Rassegna stampa: una selezione dagli articoli sugli argomenti all'ordine del
giorno.
E poi ancora: statistiche, recensioni, controinformazione sulla religione
...una miniera di dati sempre a portata di mouse.
Le pagine sulla laicità dello Stato
L'aggiornamento del nostro sito internet, operato a metà gennaio, ha dato
risultati più che soddisfacenti: i navigatori sono ulteriormente aumentati,
così come le richieste d'informazioni. A riprova della fiducia manifestata
nei nostri confronti, anche la possibilità di iscriversi on-line all'UAAR è
stata sfruttata da molti internauti a cui va, ovviamente, il nostro
ringraziamento.
Colgo l'occasione, come avevo promesso nel numero precedente, per entrare un
pò nel merito dei contenuti del sito, cercando di spiegare ai lettori de L'
Ateo (soprattutto a coloro che non dispongono di un computer, ma ci stanno
pensando ...) a quale livello d'informazioni è possibile accedere
collegandosi a
www.uaar.it.
La sezione di cui andiamo più orgogliosi è quella sulla laicità dello
Stato: sul sito sono accessibili ventuno schede tematiche (aborto, divorzio,
eutanasia, ora di religione, otto per mille ...), ognuna delle quali è
suddivisa in vari paragrafi.
Per ogni scheda potete trovare una cronistoria dell'argomento, la situazione
legislativa, il dibattito in corso ed un'ampia documentazione sul problema.
Per fare un esempio, la scheda dedicata al Concordato ne spiega il
significato, la storia (dall'accordo del 1929, al suo inserimento nella
Costituzione, alle modifiche del 1984), le ragioni a favore della sua
abrogazione, l'iter previsto ed un elenco (breve, purtroppo) di chi si batte
per ottenerla, ed una decina di riferimenti bibliografici.
Attraverso questa scheda è possibile collegarsi ad altre pagine del sito,
dove si trovano i testi dei Patti Lateranensi, oppure ad alcuni siti esterni
che ospitano pagine dedicate al tema. Altre schede, su argomenti più
"caldi" rimandano anche a sentenze della Corte Costituzionale o a
proposte di legge presentate in Parlamento, pubblicate integralmente. E'
quindi facilmente comprensibile, anche per chi non mastica di informatica, che
attraverso il nostro sito si può raccogliere, in breve tempo, tutta la
documentazione necessaria per formarsi un'idea su una specifica questione: a
completamento del servizio abbiamo anche reso disponibile una casella di posta
elettronica, soslaicita@uaar. it, attraverso la quale farci pervenire
segnalazioni, informazioni o quesiti sui temi della laicità dello Stato.
Raffaele Carcano, Responsabile del sito UAAR
Iscrizioni
Ci si può iscrivere all'UAAR per uno, due o tre anni.
La quota minima è di lire 20.000 per ogni anno. L'iscrizione è per anno
solare. Si consiglia pertanto, se l'iscrizione avviene nell'ultima parte di un
anno, di iscriversi per almeno due anni.
Poiché la quota di iscrizione comprende anche l'abbonamento a L'Ateo, chi si
iscrive all'UAAR non deve pagare anche l'abbonamento a L'Ateo.
Abbonamenti
Ci si può abbonare a L'Ateo per uno, due o tre anni. La quota minima è di
lire 15.500 per ogni anno. L'abbonamento decorrerà dal primo numero utile.
Non verranno più inviati numeri già usciti, che potranno comunque essere
ordinati come arretrati.
Arretrati
Gli arretrati de L'Ateo sono in vendita fino a esaurimento al prezzo di lire
7.000 l'uno. Per il pagamento attendere l'arrivo degli arretrati, che saranno
accompagnati dal bollettino di c/c postale con indicato l'importo da pagare.
Pagamenti
Si possono utilizzare le seguenti forme di pagamento: - c/c postale n. 159063
57, intestato a "Associazione UAAR" - assegno bancario o vaglia
postale intestati a UAAR - C.P. 989 - 35100 Padova - carte di credito
CartaSì, VISA, EuroCard/MasterCard In ogni caso è necessario specificare
chiaramente la causale del pagamento.
Per contattarci
Per questioni riguardanti iscrizioni, abbonamenti, arretrati, pagamenti e
spedizioni potete: - mandare un messaggio e-mail a: soci&abbonati@uaar.it
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RECAPITI DI CIRCOLI FIRENZE (Baldo Conti) Tel. / Segr. / Fax 055.711156
balcont@tin.it GENOVA (Carlo Bertelli) Tel. 010.261977 vergoli@tiscalinet.it
MILANO (Mitti Binda) Tel. 02.2367763 mittib@libero.it NAPOLI (Calogero
Martorana) Tel. 081.291132 calomarto@libero.it PADOVA (Massimo Albertin) Tel.
/ Segr. 049.8601372 massimo.albertin@tin.it ROMA (Paolo Balzamo) Tel.
06.52273307 - 328.6685259 balzamop@yahoo.com TORINO (Alberto Trevisan) Tel.
347.0626302 - Fax 011.9982682 apostata@libero.it TRENTO (Romano Oss) Tel. I
Fax 0461.911699 ross.ateo@iol.it TREVISO (Mario Ruffin) Tel. 348.2603978
maruff@iol.it VERONA (Valerio Nascimbeni) Tel. 045.566279 - 339.8404195
nascimbeni@tin.it RECAPITI DI NUCLEI CAGLIARI (Costante Mulas) Tel. 070.662795
- Fax 070.6401393 cmulas@tiscalinet.it
Cosa è L'UAAR
L'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) è l'unica
associazione italiana di atei e di agnostici ed è completamente indipendente
da forze politiche o da gruppi di pressione di qualsiasi genere.
Essa si è costituita di fatto nel 1987 e legalmente nel 1991, presentandosi
al pubblico con dibattiti e altre iniziative. Essa si propone i seguenti scopi
generali: - promozione della conoscenza delle teorie atee e agnostiche e di
ogni visione razionale del mondo, dell'uomo e della sua vita; - sostegno alle
istanze pluralistiche nella divulgazione delle diverse concezioni del mondo e
nel confronto fra di esse, opponendosi all' intolleranza, alla discriminazione
e alla prevaricazione; - riaffermazione, nella concreta situazione italiana,
della completa laicità dello Stato, lottando contro le discriminazioni
giuridiche e di fatto, aperte e subdole, contro atei e agnostici, pretendendo
l'abolizione di ogni privilegio accordato alla religione cattolica nella
società e nella scuola in particolare, promuovendo la stessa abrogazione
dell'art. 7 della Costituzione che fa propri i Patti Lateranensi fra Stato
italiano e Vaticano.
L'UAAR si qualifica sul piano filosofico
Essa si propone di riunire le persone che hanno fatto una scelta filosofica di
tipo ateo o agnostico, una scelta, cioè, che nega o pone in dubbio l'
esistenza di ogni forma di divinità e di entità spirituale.
Un'associazione che opera sul piano delle scelte filosofiche non è un
associazione di filosofia o di filosofi: tutti gli uomini, con piena
legittimità e come espressione ineliminabile della loro esistenza, compiono
scelte filosofiche più o meno consapevoli, anche senza alcuna preparazione
specifica.
L'aggettivo razionalisti, riferito sia agli atei sia agli agnostici, intende
esprimere anzitutto la fiducia nella ragione come termine di riferimento fra
gli uomini.
La rinuncia a forme di fideismo significa non soggiacere all'anestesia di
parte delle proprie facoltà mentali, lasciandole libere per la ricerca
individuale e collettiva, disponibili a travalicare orizzonti spazialmente e
temporalmente angusti.
Questo non significa necessariamente abbracciare l'atteggiamento filosofico
vicino allo scientismo che talvolta viene definito razionalismo; né significa
negare o sottovalutare altri aspetti della condizione umana, quale
l'emotività, pena il cadere nell'irragionevolezza.
D'altra parte quell'aggettivo funge da discriminante nei confronti dell'
irrazionalismo, anche di quello di natura non religiosa secondo il senso
comune. Quindi non può aderire all'UAAR chi, anche non seguendo alcuna delle
religioni "ufficiali", crede nella vita ultraterrena, nei demòni,
nella metempsicosi, negli ectoplasmi, nei fantasmi, nella cabala,
nell'astrologia, nelle entità e negli influssi che si sottraggono in linea di
principio all' indagine razionale e che configurano forme minoritarie di
fideismo.
La storia anche recente registra altre tendenze irrazionali, esaltatorie e
mistiche dalle quali si prendono le distanze in modo altrettanto netto. Il
nostro obiettivo strategico è quello di ottenere l'eliminazione di ogni
intrusione dello Stato in materia di scelte filosofiche personali. In questo
modo si rispetta il carattere individuale e privato della scelta e si evitano
interferenze e discriminazioni.
In generale, 1'UAAR rivendica pari diritti per tutte le concezioni del mondo.
Al diritto di libertà di religione va dunque sostituito quello di uguali
diritti per tutte le concezioni del mondo, quindi anche per quelle non
religiose.
Di conseguenza, l'UAAR combatte contro tutte le discriminazioni di cui sono
fatti oggetto i cittadini atei e agnostici e le loro associazioni.
Ove permangano prerogative concesse a qualche confessione (citazione nella
Costituzione, intesa con lo Stato, insegnamento nella scuola, esposizione del
simbolo, contributi regionali, toponomastica locale, e simili), tali
prerogative sono rivendicate anche dall'UAAR, proprio per non accettare
discriminazioni, nei confronti delle concezioni del mondo a carattere non
religioso.