Il 23 ottobre 1944 il brigadiere del distaccamento di Missaglia della Guardia
Nazionale Repubblicana (GNR) incaricò un suo milite, Gaetano Chiarelli, di
fornire informazioni su di un renitente alla chiamata alle armi di Valaperta.
Un gruppo di partigiani, avvertiti della presenza del repubblichino in Valaperta,
circondarono il gruppo di case e intimarono al Chiarelli di alzare le mani
e consegnare loro la bicicletta e le armi; di fronte al suo rifiuto gli spararono
addosso, uccidendolo.
Alle 22,30 piombano su Valaperta una quindicina di brigatisti neri. Intanto
era sopraggiunto anche il segretario del Fascio e il Commissario Prefettizio
di Missaglia, nonché comandante del locale Distaccamento della Brigata Nera,
l'ingegner Emilio Formigoni, padre dell'attuale presidente della Regione Lombardia
Roberto Formigoni.
I militi della G.N.R., sparsi per la cascina, sparano all'impazzata nei cortili, incendiando le stalle e i fienili, razziando le case, percuotendo le persone inermi per tre giorni per ottenere i nomi dei partigiani, sotto gli occhi indifferenti del capitano che risponde, a chi gli chiede di calmare i suoi uomini, che essi stanno esercitando la legittima vendetta del camerata ucciso.
Vengono arrestati per l'uccisione del Chiarelli quattro partigiani: Natale
Beretta di Arcore di 25 anni, Nazzaro Vitale di Bellano di 24 anni, Mario Villa
di Biassono di 23 anni, Gabriele Colombo di Arcore di anni 22.
La mattina del 3 gennaio 1945 a Valaperta i quattro partigiani vengono fucilati.
All'esecuzione erano presenti i militi della G.N.R. di Missaglia, il Commissario
prefettizio di Casatenovo, prof. Firmiani, il medico condotto dott. Della Morte
e il comandante della Brigata Nera di Missaglia, ing. Formigoni.
Dopo la guerra Formigoni scappò in esilio ma condannato in contumacia solo come collaborazionista potè rientrare tranquillamente in Italia così come tanti altri fascisti.
Dalla popolazione locale Formigoni papà è ricordato anche per aver più volte sequestrato e seviziato inermi civili. Roberto il figlio ha sempre negato il passato del padre ed anzi ne ebbe a citare positivamente l'esempio.