L'impero finanziario di Roberto Fiore

Easy London... cosa c'è dietro a Forza Nuova?

Da dove vengono i soldi dei gruppi fascisti

Da quasi quattro decenni la Gran Bretagna e in particolare Londra sono diventate un posto sicuro in Europa per ex terroristi neri e neo fascisti da ogni parte del mondo, dove possono trovare indisturbati rifugio dopo aver commesso le peggiori infamità.
Molti sono gli esempi, dal dopoguerra a oggi, cui si potrebbe far riferimento: dalla lunga latitanza in terra inglese di James Earl Ray, l'assassino di Martin Luter King, all'accoglienza che l'estrema destra locale offri per un bel periodo a George Parisey, terrorista algerino, arrestato poi (grazie al lavoro degli antifascisti) in compagnia di un comandante dell'“OSWALD MOSLEY'S UNION MOVEMENT”, vecchio gruppo ultra conservatore britannico.
I legami tra la destra internazionale e la Gran Bretagna sono, come ribadito, molto saldi; ma la connessione con l'Italia è sicuramente la più forte, sono italiani infatti i referenti dell' organizzazione meglio conosciuta come “INTERNATIONAL THIRD POSITION” e sempre gli stessi italiani sono riusciti a costruire, con l'appoggio di vari strutture locali, un enorme apparato finanziario capace di sostenere economicamente (in maniera più o meno nascosta) molte organizzazioni neo-fasciste in Europa ma, come ovvio, concentrando i maggiori sforzi e le maggiori sovvenzioni qui in Italia dove il referente politico-militante si chiama FORZA NUOVA.
Se a qualcuno non fosse ancora chiaro i nostri manager in camicia nera rispondono ai nomi di Roberto Fiore e Massimo Morsello (ora deceduto ndr) - il primo è anche segretario di Forza Nuova.
Cerchiamo ora di ricostruire la storia che ha portato due fascisti dalla semplice latitanza alla costituzione di quel macro-apparato finanziario che trova la sua direzione nella società “MEETING POINT”.
Nel 1980 Fiore e Morsello insieme ad altri 15 fascisti fuggono a Londra subito dopo la strage alla stazione di Bologna ; da allora sfruttando i già saldi agganci con Nick Griffin (leader del BRITISH NATIONAL PARTY oltre che coofondatore, con Fiore e Morsello di I.T.P.) e costruendo nuove alleanze, i due riescono, nel 1986 a inaugurare Meeting Point
Meeting Point è una finanziaria che ha come maggior patrimonio una vastissima e molto mobile proprietà immobiliare (1.300 appartamenti) abitati esclusivamente da giovani che, per svariati motivi decidono di andare in Inghilterra a lavorare, studiare o più semplicemente per imparare la lingua. La struttura che in Europa si occupa di reclutare i giovani che dovranno poi lavorare tramite società di collocamento direttamente collegate a Meeting Point si chiama EASY LONDON (15 sedi in Italia), Easy London propone a coloro che, ignari, si vi rivolgono chiedendo possibilità di lavorare e mantenersi a Londra un pacchetto pronto che offre viaggio, lavoro e alloggio ad un prezzo “interessante”. Non viene detto però ai malaugurati che alloro arrivo in Gran Bretagna il lavoro che li aspetta è nelle cucine del West End dove parte delle già magre paghe andrà ad ingrassare le casse di Fiore e soci, non viene nemmeno detto che le confortevoli camere illustrate nei depliants non esistono e al loro posto ci sono micro-alloggi super affollati, letti nei corridoi e bagni in comune per 15 persone, il tutto gestito (in clima militaresco) da decine di nazi skin non solo italiani, è infatti del quotidiano “Mail” del 20/9/99 la notizia che Fiore avrebbe fatto arrivare dalla Polonia un “esercito” di boneheads per meglio gestire i quasi seimila giovani europei che annualmente entrano in contatto con la società. Molti sono i racconti (alcuni di esperienze dirette) che parlano di pestaggi notturni ad affittuari in ritardo o semplicemente non in linea con la gestione.
Ma le grosse rendite per la Meeting Point non si esauriscono nella percentuale sottratta agli stipendi e dalla riscossione degli affitti molto alti, nonostante il mercato immobiliare londinese sia già caro di per sé; infatti tra le molteplici attività della holding troviamo una catena di ristoranti, negozi alimentari di prodotti italiani, una casa discografica e alcune scuole di lingua, come quella di Westminster Bridge Road dove secondo la magistratura italiana si tengono periodicamente congressi di organizzazioni fasciste di tutta Europa e il cui contratto d'affitto era intestato direttamente a nome di Morsello.
Tutto questo, dal reclutamento di nazi all'enorme impero finanziario potrebbe per certi versi sembrare fantascienza, ma non lo è. Se teniamo soprattutto conto che dei maggiori sostenitori della coppia non abbiamo ancora parlato ed è giunto il momento di farlo. Si tratta di due organizzazioni ultra cattoliche (come potevano mancare) che fin dagli inizi della latitanza hanno offerto a Fiore e Morsello protezione ma soprattutto danaro, si chiamano St.George's Educational Trust e St.Michael's the Arcangel Trust.
Della prima Fiore è l'amministratore ed è direttamente collegata alla St.George League, un piccolo quanto ricchissimo gruppo nazista in contatto con personaggi e i fondi delle ex SS; la seconda, al pari della prima in quanto a ricchezza prende il nome dall'Arcangelo Michele santo patrono dei miliziani della guardia di ferro del leader fascista rumeno Corneliu Codreanu. Le due organizzazioni sono proprietarie di una fitta rete di charity shop (letteralmente “negozi della carità ”), la cui funzione principale è quella di fornire la migliore copertura possibile a I.T.P. contribuendo comunque, in maniera determinante, a riempirne le casse.
Lo scopo ufficiale delle charity (la cui fitta rete conta 8 negozi solo a Londra) è quello di promuovere la diffusione della religione cattolica in un paese a maggioranza protestante, anche se il Vaticano ha sempre negato il proprio appoggio a questo tipo di forme caritatevoli; nonostante ciò migliaia di cattolici inglesi, per lo più ignari riguardo la reale attività, continuano a frequentare le charity dove tra immagini di madonne, abiti usati e dischi possono trovare testi revisionisti e varie pubblicazioni fasciste. Se la presenza di tali libri non fosse abbastanza esplicita riguardo l'ispirazione politica, da cui traggono origine queste organizzazioni, basta spingersi a visitare i rispettivi siti internet dove è possibile acquistare poster di Hitler e Mussolini, libri di propaganda nazista, pubblicazioni antisemite e sulla superiorità della razza bianca.
Non c'è da stupirsi quindi se proprio la St.Michael's trust ha deciso di “donare” 21 milioni di lire per la costruzione della chiesa che dovrà sorgere nel nuovo villaggio fascista nel nord della Spagna (progetto di Fiore del quale ci occuperemo poi) e se la somma restante è stata staccata da un assegno della Barclays Bank intestato a Meeting Point, il cui patrimonio economico, va ricordato, ammonta a più di 30 miliardi di lire.
Come ogni società che si rispetti anche Meeting Point necessita di reinvestire i propri utili (non potendo scaricare dalle tasse le sovvenzioni ai fasci nostrani) e parte di questi Fiore ha deciso di impegnarli nella ricostruzione di un villaggio a circa 80 Km da Valencia “Los Pedriches” ; nel '96 con la spesa iniziale di circa 40 milioni Meeting Point. acquista i primi quattro fabbricati all'interno del villaggio da allora gruppi di fascisti di mezz'Europa hanno contribuito alla costruzione di alcune abitazioni, una cappella e un ostello per famiglie. In risposta alla valanga di critiche piovutagli addosso nell'ultimo periodo (da quando la frequentazione di nazi è nettamente aumentata) Fiore ha controbattuto che il loro e' un semplice progetto turistico che gode, oltretutto, dell'avallo del ministero del turismo spagnolo che avrebbe anche offerto il proprio aiuto economico al loro progetto di rilancio della vite in quel territorio.
Ovviamente le finalità di questa impresa sono ben altre e ben più chiare, l'obiettivo è quello di creare un villaggio rifugio dove ospitare fascisti in fuga da tutto il mondo, organizzare convegni e colonie estive; d'altronde il villaggio viene reclamizzato proprio come il posto dove sperimentare l'esperienza di un “ordine nuovo” e dove verrà insegnato ai giovani europei a smetterla di “parlare, muoversi, agire come dei negri”, e queste esternazioni di invito a nuove esperienze e di pubblicizzazione del villaggio da dove potevano arrivare se non dai siti ufficiali delle già citate St.George e St.Michael Trust.
Quello che è stato trattato in queste pagine non è altro che una panoramica ,leggermente approfondita, dell'impero finanziario che Meeting Point e più in generale I.T.P. è riuscita a costruirsi attorno con l'aiuto di una fitta quanto complicata rete di contatti e collaborazioni tra le peggiori strutture di destra radicale e ortodossia cattolica presenti in Europa; ricordiamoci (in quanto fine di questa ricerca) che Forza Nuova. è il braccio militante di questa struttura attivo in Italia e che non ci si trova di fronte a fenomeni già conosciuti riconducibili gruppi di boneheads tenuti insieme da una sigla, ma che oltre a questi personaggi non sono pochi coloro che, all'interno dell'organizzazione, praticano sia politica che azione da un po' di tempo e che a molti, tra i potenti amici di Fiore, non dispiacerebbe rivedere il ritorno dello spontaneismo armato tanto amato da Roberto Fiore.

Anonimo
Milano, 21 maggio 2002
da "Indymedia"