Costituzione, diffusione e propaganda

Le Brigate Nere

La Brigata “Aldo Resega” operò in provincia di Milano

La costituzione ufficiale delle Brigate Nere avvenne col Decreto 446 del 30 giugno 1944. Ecco alcuni articoli del Decreto:


Ogni regione ebbe tante Brigate Nere quante erano le provincie. In più fu costituito un gruppo di Brigate Nere Mobili. Ogni Brigata prese il nome di un caduto per la causa del Fascismo.

Le Brigate Nere furono:

EMILIA ROMAGNA
Mirko Pistoni (Modena), Igino Ghisellini (Ferrara), Eugenio Facchini (Bologna), Italo Capanni (Forlì), Virginio Gavazzeni (Parma), Pippo Astorri (Piacenza), Amos Maramotti (Reggio Emilia), Ettore Muti (Ravenna).
LOMBARDIA
Aldo Resega (Milano), Leonardo Cortesi (Bergamo), Enrico Tognù (Brescia), Cesare Rodini (Como), Augusto Felisari (Cremona), Marcello Turchetti (Mantova), Alberto Alfieri (Pavia), Sergio Gatti (Sondrio), Dante Gervasini (Varese)
PIEMONTE
Ather Cappelli (Torino), Attilio Prato (Alessandria), Emilio Picot (Aosta), Luigi Viale (Asti), Carlo Lidonnici (Cuneo), Bruno Ponzecchi (Vercelli), Augusto Cristina (Novara).
VENETO
Bartolomeo Asara (Venezia), Luigi Begon (Padova), Amerigo Cavallini (Treviso), Stefano Rizzardi (Verona), Francesco Turcato (Vicenza), Romolo Gori (Rovigo).
LIGURIA
Silvio Parodi (Genova), Antonio Padoan (Imperia), Giovanni Briatore (Savona), Tullio Bertoni (La Spezia).
TOSCANA
Raffaele Manganiello (Firenze), Emilio Spinelli (Arezzo), Benito Mussolini (Lucca), Emilio Tanzi (Pisa), Ruy Blas Biagi (Pistoia).
ISTRIA-VENEZIA GIULIA
Tullio Cividino (Trieste),37° (Udine).
BRIGATE NERE MOBILI
1) Vittorio Ricciarelli, 2) Attilio Pappalardo, 3) Danilo Mercuri, 4) A. Corrao, 5) Aldo Resega, 6) Enrico Quagliata, 7) Dalmazia, 8) Tevere, 9) Arditi, 10) Ministeriale, 11) Giovanni Gentile.

La battaglia di Porta LameI tedeschi, affiancati dalle Brigate nere, attaccavano con fucili, mitragliatrici, cannoncini e due grossi cannoni, avevano anche postazioni, che permettevano di sparare dall'alto, in alcuni edifici vicini; i partigiani avevano solo armi automatiche, fucili e bombe a mano.
Da "La battaglia di Porta Lame"

Brigate Nere

La propaganda fascista

Nel luglio 1944 Mussolini decise di militarizzare il Partito fascista repubblicano. Tutti gli iscritti dovevano arruolarsi nelle Brigate nere, nuovo corpo armato che andava ad affiancarsi all'Esercito, alla Guardia nazionale repubblicana (che aveva compiti di polizia e ordine pubblico) e ai corpi paramilitari (SS italiane, X Mas, ecc.).
Le Brigate nere furono le principali responsabili del clima di terrore e di violenza che caratterizzò l'ultimo anno di guerra nel nord Italia. Come sottolineato dal teschio disegnato sulla bandiera nera, i fascisti avevano il culto della morte, che veniva elevata a simbolo. L'azione armata non era un mezzo, duro e necessario in una guerra, ma arrivava a costituire il fine stesso di un'esistenza e di una pratica militare totalmente votate alla violenza più selvaggia e indiscriminata.

Ottobre 1944, formato 70x100. Archivio Istituto storico di Modena

La Redazione di Brianza Popolare
Seregno, 13 ottobre 2002