Martedì 26 Marzo alle 3 di mattina, dopo quasi 1900 giorni, il nuovo Piano Regolatore di
Monza ha visto la luce in un Consiglio comunale stanco, per le lunghe sedute notturne che si sono
susseguite, e lacerato per l'esito finale che ha visto vittoriosa la linea delle destre contro l'opposizione
di centro sinistra più Lega.
E' un altro PRG rispetto a quello che l'architetto Benevolo aveva pensato per Monza, dove prevale
la logica del cemento sulle poche aree per il verde della Città. Con un colpo di mano la maggioranza
di centrodestra ha forzato nella discussione, con modalità molto dubbie sul piano delle regole,
una versione rivista e corretta della quarta variante.
Tale versione annulla la possibilità di proteggere il cosiddetto Parco di Cintura Urbano,
il polmone verde destinato a parco, permettendone l'edificazione.
Qualcuno ha detto che rispetto a questa vicenda si è introdotta a Monza una precoce rappresentazione
del conflitto di interessi oggi chiaro a livello nazionale.
Infatti è qui, su questi 1.300.000 metri cubi di futura residenza e terziario che troviamo
l'area della Cascinazza (300.000 metri cubi) di proprietà della famiglia Berlusconi.
Per avere mano libera il sindaco Colombo e la Giunta hanno lasciato in un cassetto le 630 osservazioni
fatte pervenire da cittadini e da associazioni al comune, a nessuna di queste è stata data
risposta.
Parliamo dello stesso sindaco Colombo che in campagna elettorale 5 anni fa si era personalmente impegnato
a difendere il Piano regolatore così per come era stato concepito e a non concedere l'autorizzazione
per costruire nuovi centri commerciali, cosa puntualmente disattesa.
Come tutti ormai sappiamo un mega centro commerciale sorgerà presso il rondò di Monza
(160.000 metri cubi), praticamente di fronte alla Villa Reale, per la realizzazione del quale se
ne è ³agganciato² il progetto alla Cittadella Giudiziaria già destinata e
finanziata dallo Stato per riqualificare l'area ex Fossati Lamperti a S.Rocco, 200 miliardi persi.
Il 7 marzo 1997 sotto una spinta di rinnovamento, in una Monza reduce di Tangentopoli desiderosa di regole e legalità, il Consiglio comunale adottò il PRG Benevolo, sicuramente migliorabile, ma che alla luce dei fatti odierni, appare come una sorta di libro dei sogni a difesa dell'ambiente contro la speculazione edilizia.
Il 7 Marzo 2002 dopo estenuanti maratone durate per giorni e notti le opposizioni bloccano il nuovo
disegno e i cittadini scendono in piazza per manifestare la loro preoccupazione con un girotondo
intorno al palazzo comunale.
E' solo una prima parziale vittoria, un paio di settimane dopo il Polo completa la sua opera e riesce
a varare questo progetto-mostro che stravolge i precedenti indirizzi di politica urbanistica per
Monza.
La situazione è sinceramente preoccupante e gli spazi di manovra appaiono in questo momento assolutamente ridotti, l'unica speranza che abbiamo noi e quanti come noi hanno a cuore il futuro di questa città è che a Monza il 26 maggio spiri un forte vento di rinnovamento, che spinga i cittadini a partecipare per cambiare e permetta ad una sinistra unita di provare a rimediare al danno fatto.