RISULTATO STRAORDIANARIO DELLE OPPOSIZIONI:

STOP A NUOVE CENTRALI IN LOMBARDIA GRAZIE A UN EMENDAMENTO DI PRC E ULIVO

MA GLI INDIRIZZI ENERGETICI RIMANGONO INACCETTABILI: RIFONDAZIONE SI ASTIENE

A sorpresa, con voto segreto, è passato un emendamento unitario di Rifondazione Comunista e dell'Ulivo che ferma temporaneamente la realizzazione di nuove centrali termoelettriche in Lombardia favorita dal decreto Marzano.
"Si tratta di un risultato straordinario per il quale non possiamo che essere soddisfatti - dichiara Gianni Confalonieri, capogruppo regionale Prc.
Tuttavia, abbiamo ritenuto di astenerci perché il nostro giudizio sull'impianto generale degli Indirizzi di programmazione energetica resta negativo. "Questo provvedimento appena nato è già vecchio: ricalca la politica energetica degli anni Settanta protesa unicamente a soddisfare l'insaziabile domanda; tutti gli Indirizzi sono viziati dalla logica per cui a maggiori consumi si risponde con maggior produzione determinando inevitabilmente maggior inquinamento.
"Se vogliamo orientarci verso un futuro sostenibile - prosegue - dobbiamo ridurre la dipendenza dall'energia. La quantità e la qualità di energia necessaria non è un dato naturale come, per esempio, la sismicità di un territorio, ma il risultato di scelte politiche ben precise". "Denunciamo pertanto il fatto che il provvedimento approvato oggi, benché depurato temporaneamente da nuovi impianti, relega in un ruolo del tutto marginale politiche di contenimento dei consumi, riduzione degli sprechi e produzione di energia pulita, politiche peraltro perseguibili senza alcuna diminuzione dei livelli di benessere" - conclude Confalonieri.

Simona Colzani
Milano, 3 dicembre 2002