Luciano Muhlbauer
“Uno spettacolo davvero vergognoso quello andato in scena oggi in
Aula. Dietro le apparenze di una leggina di modifica della legge 12 del 2005 sul governo del territorio,
contenente una serie di norme definite dal centrodestra “tecniche” e “urgenti”,
si cela in realtà un patto indecente tra Forza Italia e Lega Nord.
Cioè, in cambio del via libera a un regalo edilizio dell’entità di 388mila metri
cubi a Paolo Berlusconi, l’assessore Boni ottiene l’inserimento di una incredibile norma
anti-moschee.
Indecente è il provvedimento ad personam caldeggiato da Forza Italia che vuole prevenire l’imminente
adozione del Piano di governo del territorio da parte del Comune di Monza, permettendo così alla
società di Paolo Berlusconi di edificare nell’area della “Cascinazza”. E
indecente è la moneta di scambio chiesta e ottenuta dalla Lega, cioè una vera e propria
norma anti-moschea, con la quale si sfiorano le vette dell’inciviltà e della stupidità:
per i mutamenti di destinazione d’uso finalizzati a luogo di culto sarà necessario avere
il permesso di costruire. In altre parole, se vuoi trasformare il tuo capannone in una bisca non
c’è problema, ma se per caso ti passa per la testa di andarci a pregare, allora prima
devi chiedere il permesso di costruire al sindaco!
Sebbene la norma valga per tutte le fedi religiose, è evidente che i principali destinatari
della norma sono i musulmani, che non dispongono ancora di una consolidata rete di luoghi di preghiera.
E così la crociata della Lega contro gli immigrati e le moschee conquista una nuova spada,
con tanto di benedizione di Formigoni, grazie all’appoggio dato ai furbetti del mattone.
Un patto indecente, le cui vittime sacrificali sono i cittadini di Monza e la convivenza tra diverse
fedi religiose. Un patto che oggi ha subito una battuta d’arresto grazie agli oltre 800 emendamenti
presentati dall’opposizione. Ma martedì prossimo la poco santa alleanza tra i furbetti
del mattone e gli xenofobi ci riproverà. Quindi, usiamola bene questa settimana e che la voce
dei cittadini si faccia sentire”.