Protocollo del ferro della Brianza e linea Monza - Molteno - Oggiono

PER EVITARE DI AFFOGARE NEL TRAFFICO

E' sconcertante il comportamento del Governo nazionale e di quello regionale che disattendono gli impegni assunti nei confronti dei sindaci e dei cittadini della Brianza

La Regione Lombardia ha da poco prodotto uno studio secondo il quale nella nostra regione, ogni giorno:

Questi 5,7 milioni di cittadini che si spostano si muovono nel seguente modo:

Distribuzione delle modalità di trasporto

La nostra Regione è vicina al collasso. A conferma di ciò giungono i dati riguardanti la mobilità su strada e su mezzo privato:

E’ quindi evidente che:

OCCORRE UN NUOVO MODELLO DI TRASPORTI: TRASPORTARE NEL MODO GIUSTO NEL TEMPO GIUSTO

TRASFERIRE QUOTE SIGNIFICATIVE DI TRAFFICO DI PERSONE E DI MERCI DALLA STRADA ALLA ROTAIA, DAL MEZZO PRIVATO A QUELLO COLLETTIVO

PER RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI SAREBBE NECESSARIO INVESTIRE SULLE FERROVIE, SUL TRASPORTO PUBBLICO E SULLA MOBILITÀ ALTERNATIVA QUANDO INVECE LA REGIONE PERSEGUE TUTTALTRA STRADA: NEL PIANO STRAORDINARIO PER LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE LOMBARDE 2003-2011 (ALLEGATO B – BILANCIO REGIONALE 2003) SI LEGGE INFATTI CHE PER LA RETE FERROVIARIA REGIONALE SI PREVEDONO 1.974.249.727,65 € DI CUI A DISPOSIZIONE 264.506.501,07 €, OVVERO IL 13,35%, MENTRE PER LA GRANDE VIABILITA’ E LE AUTOSTRADE LOMBARDE SONO PREVISTI 7.395.761.618,82 € CON UNA COPERTURA DI 2.514.676.195,77 €, CIOE’ IL 34%.

IL PROTOCOLLO DEL FERRO PER LA BRIANZA

Il Ministero dei Trasporti e della Navigazione, la Regione Lombardia, le Province di Lecco e di Milano, il Comune di Milano, i Comuni aderenti alla Assemblea dei Sindaci della Brianza Milanese, i Comuni di Cassago Brianza, Civate, Costa Masnaga, Galbiate, Lecco, Molteno, Oggiono, Valmadrera, le Ferrovie dello Stato S.p.A. e le Ferrovie Nord Milano Esercizio S.p.A. in data 13 febbraio 2001 hanno sottoscritto il "Protocollo d'Intesa per la definizione degli interventi a completamento e adeguamento del sistema dei trasporti su ferro per l'area della Brianza"

Il Protocollo prevede:

La realizzazione delle infrastrutture previste dal Protocollo non è mai andata oltre la fase progettuale e, in alcuni casi lo studio di fattibilità. La ragione di tale risultato negativo è l’assenza di risorse. Nel prospetto che segue vengono riassunte le risorse stanziate da Stato e Regione (Fonte: Piano decennale straordinario delle infrastrutture per la Lombardia 2002/2011).

I Finanziamenti al Protocollo

Risorse necessarie 650.735.695,14

Risorse stanziate 32.536.786,14 (5%) di cui 30.987.416,14 dalla Regione

Risorse da recuperare 618.198.909,00 (95%) tutte a carico dello Stato

Bilancio 2004 - cifre in Euro

Nel documento tecnico di bilancio sono solo menzionate le tranvie della Brianza in due capitoli in cui sono inserite altre opere

Previsione 2004=2005

1.255.779,00 € per tutte le opere previste

Per il Protocollo nessun’altra risorsa

Nel Bilancio 2004 non è stata stanziata alcuna risorsa per la realizzazione delle opere previste nel Protocollo d'Intesa per la definizione degli interventi a completamento e adeguamento del sistema dei trasporti su ferro per l'area della Brianza. In Consiglio Regionale, durante la discussione dello stesso bilancio, è stato bocciato un ordine del giorno del Partito della Rifondazione Comunista che chiedeva impegni concreti in proposito.

La linea ferroviaria Milano-Monza-Molteno-Lecco

La riqualificazione di questa linea ferroviaria è uno dei punti inseriti nel "Protocollo d'Intesa per la definizione degli interventi a completamento e adeguamento del sistema dei trasporti su ferro per l'area della Brianza" .

Il Protocollo definisce le linee di intervento sulla Milano-Monza-Molteno-Lecco, sia in termini di offerta di servizio che in termini di infrastruttura, in particolare:

COSA STA SUCCEDENDO

Sulla linea viaggiano giornalmente circa 8.000 passeggeri, un terzo dei quali è concentrato nella fascia oraria 07/09, a dimostrazione dell’ampio utilizzo per motivi di lavoro e studio e delle potenzialità della linea ferroviaria come alternativa al trasporto privato. La potenzialità di questa linea è dimostrata dall’indice di affollamento dei treni, tra i più alti in Lombardia. Il coefficiente di utilizzo della linea Milano-Monza-Molteno-Oggiono-Lecco è estremamente elevato anche a causa del materiale rotabile utilizzato che offre un numero di posti modesto.Sulla linea viene utilizzato materiale rotabile leggero a causa dei limiti dell’infrastruttura (es. ponti). Il coefficiente di utilizzo è eccezionalmente elevato nelle ore di punta. La Milano-Monza-Molteno-Oggiono-Lecco risulta essere la terza linea più affollata in Lombardia.

A fronte di un consistente aumento di utenti della linea ferroviaria in oggetto e dell'introduzione degli aumenti tariffari non si sono registrati miglioramenti quantitativo e qualitativo dei servizio offerto.

Gli spostamenti quotidiani dei pendolari e dei viaggiatori in genere sono più difficoltosi e disagevoli, così come più volte sottolineato dalle amministrazioni comunali e dal Comitato Pendolari MMML - Utenza 2000, in particolare:

UNA LINEA IN GARA

Verrà avviata e sperimentata sulla linea Milano-Monza-Molteno-Lecco la procedura della gara d'appalto per l'affidamento del servizio di trasporto ferroviario. La procedura si sarebbe dovuta concludere entro il 2003. Tale gara, che definirà come sarà il servizio per i prossimi 9 anni, viene fatta in assenza di preventivi e adeguati interventi sull'infrastruttura, utili e propedeutici anche per lo svolgimento cadenzato del servizio. Si prospetta quindi un fallimento rispetto al raggiungimento degli obiettivi concordati nel "Protocollo d'Intesa per la definizione degli interventi a completamento e adeguamento del sistema dei trasporti su ferro per l'area della Brianza".

Abbiamo proposto che la Regione svolgesse un ruolo di regia nella programmazione e nella pianificazione degli interventi. Al contrario, la stessa Regione ha deciso di delegare al “libero mercato” il compito di decidere interventi e stanziamenti per rilanciare infrastruttura e servizio.

La gara è uno strumento già sperimentato per il trasporto pubblico locale su gomma e, visti gli esiti disastrosi, è possibile ipotizzare che gli utenti del servizio non avranno alcun beneficio e, anzi, dovranno sperare che, in questi nove anni, non si verifichino peggioramenti.

Infatti, l’ipotesi secondo la quale le gare porteranno sulla linea Milano-Monza-Molteno-Oggiono-Lecco nuovi investimenti non è costruita su alcun reale presupposto.

Il Gruppo regionale di Rifondazione Comunista, con appositi ordini del giorno presentati in occasione della discussione del bilancio di previsione, ha proposto la sospensione della gara e lo stanziamento delle risorse necessarie a riqualificare e modernizzare l’infrastruttura, condizione indispensabile affinché si possa parlare di aumenti e di miglioramenti del servizio ferroviario.

Ciò ci ha consentito di strappare un impegno della Giunta regionale, finora sorda ad investire sulla Milano-Monza-Molteno-Oggiono-Lecco, a inserire la linea tra le priorità negli investimenti infrastrutturali e a stanziare risorse proprie per il miglioramento della linea ferroviaria.

CONSIDERAZIONI FINALI

E’ ormai evidente come il "Protocollo d'Intesa per la definizione degli interventi a completamento e adeguamento del sistema dei trasporti su ferro per l'area della Brianza" non sia stato altro che lo strumento col quale ottenere il parere favorevole degli Enti locali nei confronti della Pedegronda o “Sistema Viabilistico Pedemontano”. Una volta incamerato il sì dei sindaci della Brianza, la Regione ha pensato bene di dirottare altrove le già esigue risorse regionali.

D’altra parte, non ci si poteva aspettare un’eccezione da parte di una Regione che vive di proclami e che investe la gran parte delle poche risorse in progetti di nuove strade ed autostrade (si veda lo squilibrio tra investimenti su gomma ed investimenti su ferro).

Il Protocollo del ferro della Brianza continua ad essere un impegno non mantenuto e la linea Milano-Monza-Molteno-Oggiono-Lecco è l’emblema di questo disinteressamento.

La Regione Lombardia trascura inoltre un grosso problema che, a breve, investirà Monza e i Comuni limitrofi. E’ stata infatti aggiudicata dall’ANAS la gara relativa ai lavori per la desemaforizzazione della SS36 nel tratto Monza-Cinisello. La partenza, fra pochi mesi, del cantiere e la costruzione del tunnel rischiano di portare alla paralisi il traffico locale e quello che, da altre province, si riversa su quell’arteria per raggiungere Milano.

E’ evidente che se non si affronta per tempo il nodo del trasporto pubblico e del rilancio delle ferrovie che gravitano su Monza verso Milano, quello che saremo chiamati ad affrontare sarà un problema di difficilissima soluzione.

Anche per questo, riteniamo sconcertante il comportamento del Governo nazionale e di quello regionale che disattendono gli impegni assunti nei confronti dei sindaci e dei cittadini della Brianza. Rivolgiamo quindi un appello ai Comuni che hanno sottoscritto il Protocollo affinché intervengano per far sentire la propria voce e per sollecitare Regione e Governo a trasformare finalmente in fatti le tante promesse.

Daniele Cassanmagnago (responsabile Mobilità e Trasporti del PRC - Lombardia)
Monza, 18 dicembre 2003