Pedemontana

Perché diciamo no alla “tratta B2 veloce” (e a Pedemontana) e sì alla salvaguardia del parco del Meredo

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No alla variante B2 Veloce

Il coordinamento di gruppi, associazioni e singoli cittadini che formano la Rete, si è seriamente interrogata sulla vicenda che ha investito la modifica del progetto preliminare della Pedemontana sul tratto riguardante la Milano-Meda.

Spiega il coordinatore della Rete, Paolo Conte, esponente della lista civica Alternativa Verde per Desio:

“Non condivido la variante al tracciato di Pedemontana ultimamente proposta (la cosiddetta B2 veloce) che devasterebbe la zona più vasta del PLIS “Brianza centrale”, cioè il Meredo. Ribadisco quanto detto nell'ultimo nostro comunicato stampa: il progetto preliminare aveva (ed ha ancora) molti limiti, ma come Rete avevamo prospettato una soluzione ben diversa da quelle attualmente prese in considerazione. Sentiamo, dietro questa fuga in avanti della Regione, una certa aria di logiche partitiche, francamente stantie quando si deve decidere di temi importanti come questi. La regione Lombardia con l'ass. Cattaneo e l'ass. Ponzoni, mostrano celerità quando si deve modificare il tracciato e molta pigrizia quanto si parla di ambiente (più grave per Ponzoni in quanto assessore alla partita); nessuno dei due, infatti, nonostante i nostri solleciti, ha mai voluto incontrare la nostra Rete per parlare di compensazione ambientale. I limiti del tracciato disegnato dal preliminare inoltre, come da noi più volte sottolineato, non si limitano al solo tratto di Meda-Cesano-Desio-Bovisio, ma riguardano anche ad altri tratti (il bosco della Moronera, la stazione di servizio di Mozzate con le sue cave e la sua discarica, le colline di Arcore, i boschi di Bernate, le aree A-B della diossina e l'elenco potrebbe continuare a lungo). Ciò dimostra quanto quest'opera autostradale, come dalla Rete sempre sostenuto, sia solo un inutile consumo di suolo senza garanzie su un benché minimo vantaggio. L'alternativa a questo però, non può essere la variante B2 veloce, ma solo un NO forte e chiaro a Pedemontana: se non si riesce a farla garantendo a tutti i cittadini una qualità della vita non dico alta, ma almeno dignitosa, non si deve fare. Il Meredo è un lembo di campagna “vergine” e tale deve restare. La Milano-Meda è già una cesura dell'abitato, ed è un'infrastruttura scandalosa sotto tutti i punti di vista, per tutti i pendolari automobilisti. Tenerla così com'è cambiando tracciato ed occupando ulteriore suolo sarebbe solo fare un regalo alla speculazione edilizia”.

Dichiara Gianni del Pero, esponente del WWF sezione Groane:

“la B2 veloce non è alternativa alla Milano-Meda (ristrutturata, ampliata, autostradalizzata) ma complementare e quindi con un saldo netto di consumo di nuovo territorio, situazione inaccettabile a Meda.

Scavare gallerie invece di realizzare trincee aperte (come quella della Milano-Meda) crea più problemi che soluzioni, anche da un punto di vista ambientale. In primo luogo le gallerie costano enormemente di più che non le trincee o gli interventi a raso. Nel sottosuolo, in particolare a Meda Sud, sono presenti falde acquifere superficiali il cui regime verrebbe sconvolto dagli scavi con conseguenze sull'equilibrio idrogeologico locale ma anche sulla statica degli edifici, che già sarebbero fortemente disturbati dalle vibrazioni prodotte dagli scavi. Lunghe gallerie interrate determinerebbero l'accumulo dei gas di scarico degli automezzi con pericolose concentrazioni agli esalatori che comunque dovrebbero interessare la qualità dell'aria di Meda. Dover scendere notevolmente di quota per poi risalire in spazi brevi crea grossi problemi esecutivi, elevati costi di raccordo, maggiori consumi per gli autoveicoli (per la richiesta di potenza per il transito in salita). Per non parlare del fatto che nuovi scavi nel sottosuolo di Meda vogliono dire “movimentare” la diossina che sappiamo essere ancora in alte concentrazioni nel primo sottosuolo e che a Meda avremmo un'autostrada ed una superstrada che porterà nella nostra città decine di migliaia di auto al giorno: i due mali si sommerebbero perchè proprio a Meda ci sarebbe lo svincolo tra Autostrada (direzione est-ovest) e Milano-Meda. E poi ricordando che per fare la B2 veloce si deve distruggere un parco, si deve “spostare” il quadruplicamento delle FF.SS. Chiasso-Seregno, si impedisce la riattivazione della linea ferroviaria Seregno Saronno e si pongono non pochi problemi per l'interramento dell'elettrodotto che transita in Meda Sud”

Precisa poi Pino Timpani, dell'Associazione per Parchi del Vimercatese:

“la Rete continua ad essere contraria a Pedemontana, e gli ultimi sviluppi della tratta B2 lo dimostrano, l'autostrada è inutile e viene fatta soltanto per recuperare gli investimenti con il pedaggio. La Rete deve continuare a vigilare sulla riduzione dell'impatto e sul rispetto delle compensazioni. Bisogna avere un quadro d'assieme prendendo come riferimento un ambito prettamente ambientalista e utilizzando come punti di riferimento, per la salvaguardia delle ultime aree libere, il progetto della Dorsale Verde. Se fossimo una regione moderna le strutture amministrative avrebbero progettato l'urbanistica autostradale in un unico disegno strategico invece di adattarlo allo “spezzatino PRG-PGT”. Ancora non si riesce a guardare in faccia alla realtà: questa ormai è un'unica città la Pedemontana sarà la cucitura finale, come nelle autostrade secanti che attraversano i grandi agglomerati delle metropoli. Ridiscutere o allontanare il tracciato qui, così come in altri tratti molto critici, come ad esempio il Bosco della Moronera, non servirebbe a nulla, anzi allungherebbe lo stato di agonia del territorio con ulteriori appetiti speculativi. I problemi viabilistici e urbanistici di questa tratta dimostrano già da soli quanto l'autostrada sia dannosa”

Dichiara Alberto Colombo, della lista civica Sinistra e Ambiente di Meda:

“La cosiddetta “variante B2 veloce” NON PUO' COSTITUIRE UN'ALTERNATIVA AL TRACCIATO PRELIMINARE B2 DI PEDEMONTANA. Non possiamo accettare un progetto che sventra il PLIS di Seregno di cui tutti noi chiediamo a gran voce l'ampliamento. Non possiamo accettare questo progetto che attraversando L'ULTIMA ZONA VERDE TRA MEDA e SEREGNO (IL MEREDO), ne IMPEDISCE l'USO come CORRIDOIO AMBIENTALE tra il PLIS Seregnese, il Bosco delle Querce e il Parco della Brughiera. Per non parlare della “galleria” che tale variante prevede di realizzare al di sotto del quartiere Meda Sud che, così come è già stato ricordato, andrebbe a tagliare le falde superficiali, costerebbe un'enormità ed intaccherebbe la statica degli edifici. Noi vogliamo preservare il territorio e non sponsorizzare il suo CONSUMO”.

Dichiara Zeno Celotto, esponente del WWF Gruppo di Seregno:

“La variante B2 veloce, non è da noi condivisibile: infatti, attraversando il PLIS BRIANZA CENTRALE, per il quale da tempo ci stiamo impegnando, ne decreterebbe praticamente la scomparsa, inoltre verrebbero meno i possibili collegamenti e corridoi ecologici da noi proposti con il bosco delle querce ed i parchi regionali delle Groane e Valle del Lambro, vanificando i suoi futuri possibili ampliamenti. Questo malcostume che continua a proporre nuovo cemento all'interno dei parchi è inaccettabile. E' poi ora di finirla con l'ottica della pianificazione del proprio orticello senza badare alle conseguenze che certe proposte hanno sugli equilibri sovralocali.”

Conclude infine Paolo Conte:

“Se ci caliamo nella realtà dei fatti si nota che: un'approvazione eventuale della variante B2 veloce, significherebbe uscire dal progetto preliminare approvato dal CIPE. Se così fosse, dovrebbe “saltare il banco”. Come detto, infatti, molti tratti di tracciato, che ho già elencato in precedenza, non vanno assolutamente ed a quel punto, tutti andrebbero ridiscussi, si farebbe opposizione dura con tutti i mezzi legali a questa operazione. Se il preliminare, invece, è quello su cui siamo chiamati (purtroppo) a ragionare, allora ribadisco quanto scritto nel nostro ultimo comunicato stampa, rifacimento da parte di Pedemontana della Milano-Meda almeno sino alla tangenziale nord, interrata nei tratti più urbanizzati e gratuita per sempre per tutti i residenti, questa sarebbe una compensazione per i danni arrecati ai comuni attraversati, ferme restando naturalmente tutte le compensazioni ambientali verdi previste, che ribadisco andrebbero notevolmente aumentate. Se queste non sono le regole allora l'unica cosa da dire è NO a Pedemontana.”

Noi siamo:

- Alternativa Verde per Desio – Desio; www.alternativaverde.it; info@alternativaverde.it;

- Amici del Rugareto – Cislago-Gorla; info@amicidelrugareto.com;

- Associazione ecologica “la puska” – Onlus – Lentate sul Seveso iolanda.negri@libero.it;

- Associazione Econazionalista Domà Nunch – Uboldo-Barlassina; www.eldraghbloeu.com; redazion@eldraghbloeu.com;

- Associazione per i Parchi del Vimercatese; www.parchivimercatese.it; parchivimercatese@brianzaest.it;

- Associazione Pro Loco “Pro Meda” – Meda; www.promeda.it; info@promeda.it;

- Associazione Torrette Bini Dosso Boscone per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale – Macherio; www.macherio.net/comitatotorrette.htm; dantedinanni@libero.it;

- CIPTA – Onlus – Gorla Minore-Marnate; ciptambiente@libero.it;

- Circolo Legambiente “Laura Conti” – Seveso; www.legambienteseveso.org; circolo@legambienteseveso.org;

- Circolo Legambiente “Roberto Giussani” – Desio; legambientedesio@libero.it;

- Comitato Mozzatese Salute ed Ambiente – Mozzate; gugambrogio@tiscali.it;

- ECO 90 – Uboldo; eco90@tiscali.it;

- Legambiente Cassano Magnano – Cassano Magnano; b.meggetto@legambiente.org;

- Legambiente Seregno ONLUS – Seregno; www.legambienteseregno.it; info@legambienteseregno.it;

- Legambiente Tradate – Tradate; tatianagalli@virgilio.it; albertimau@tele2.it;

- Lista Civica Verdi – Arcore; rto.sala@tiscali.it; rocco.sala@tin.it

- Lista Civica Sinistra e Ambiente – Meda; www.centrosinistrameda.it/sinistra_e_ambiente.htm

- WWF Gruppo di Seregno; web.tiscali.it/wwfgroane/index.html; groanewwf@yahoo.it;

- WWF Sezione Groane; web.tiscali.it/wwfgroane/index.html; groanewwf@yahoo.it;

Insieme in Rete per uno sviluppo sostenibile
Desio, 3 dicembre 2008
inforete@alternativaverde.it; www.alternativaverde.it/rete