Atto Costitutivo
COORDINAMENTO COMITATI SPONTANEI contro "PEDEGRONDA
e PEDEMONTANA AUTOSTRADALE"
I sottoscritti comitati spontanei locali
e/o associazioni organizzate, sulla base
delle proposte presentate sia dalla Regione
Lombardia che dalle Province Lombarde hanno
ritenuto opportuno costituirsi in "COORDINAMENTO COMITATI SPONTANEI per la MOBILITA'
SOSTENIBILE"
in quanto ritengono che il progetto autostradale
e/o di superstrada, così come ci é stato
presentato, non risulta convincente per i
seguenti motivi:
- sviluppo sostenibile / capacità di futuro. Così come qualche anno fa, quando si parlava
di riciclaggio, molti erano scettici sulle
opportunità che avrebbe offerto questo sistema
di smaltimento dei rifiuti, così oggi siamo
ad una svolta analogamente decisiva: o riteniamo
che il privilegiare un sistema veramente
misto (treno-auto-bicicletta-piedi) sia effettivamente
una scelta chiara e compatibile con l'ambiente
o altrimenti saremo di fronte ad una società
senza futuro.
- non tiene conto delle chiare scelte europee. Ormai i nostri paesi confinanti, Svizzera,
Austria stanno puntando la maggior parte
dei loro investimenti verso l'infrastrutturazione
ferroviaria. Lo sanno bene gli autotrasportatori
italiani che non potranno a breve più attraversare
il territorio di questi due stati se non
su vagoni ferroviari; in questa ottica va
visto anche il proposto collegamento attraverso
il Gottardo
- nessuna nuova strada ha mai diminuito la
congestione di quelle esistenti. Basta guardarci attorno e pensare alla
nostra esperienza quotidiana: la congestione
della Milano-Meda, della Milano-Lecco, della
Torino-Venezia, del Peduncolo delle tangenziali
milanesi sono sotto gli occhi di tutti
- alto costo / poche risorse. La situazione economica del nostro paese
è evidente per tutti. Lo stesso Piano Triennale
di Programmazione ANAS non ha a disposizione
le risorse economiche da investire in un'opera
di queste dimensioni.
- grosso impatto ambientale in aree altamente
urbanizzate. I collegamenti ipotizzati attraverserebbero
una delle zone più urbanizzate d'Italia e
il miglioramento dell'ambiente non arriva
con la realizzazione di un'autostrada o superstrada
a tre corsie da percorrere a 120 km/h, tutta
in trincea o su viadotti.
- contro gli spostamenti locali. La proposta originaria prevedeva una strada
di collegamento intercomunale est/ovest che
poco ha a che fare con la progettata autostrada
con tanto di caselli o barriere di pagamento.
Come è noto la presenza dei caselli non favorisce
gli spostamenti sulle brevi distanze che
immancabilmente si riverseranno sulle strade
secondarie interne. Altresì le barriere provocano
il fenomeno di accerchiamento che soffoca
i paesi circostanti.
- scarsa adattabilità degli strumenti urbanistici che sì, hanno nei loro piani la futura strada,
ma in nessun caso con il calibro proposto
nelle nuove versioni e che sconvolgerà la
stesura dei Piani Urbani del Traffico che
ogni Amministrazione avrebbe già dovuto redigere.
Per tutte queste motivazioni siamo contrari
ai progetti di Pedegronda, Gronda Intermedia, Pedemontana autostradali
e/o superstradali; ci rendiamo comunque conto che un serio
problema di collegamento est/ovest sia presente
nelle nostre zone; riteniamo pertanto che
la proposta della Pedegronda ferroviaria possa essere una valida alternativa insieme
ad un reale potenziamento dei servizi pubblici
e alla riorganizzazione viabilistica locale
tesa ad un reale collegamento intercomunale.
Il Comitato si pone l'obiettivo di
- sensibilizzare i Cittadini e le Amministrazioni
pubbliche delle aree interessate dall'attraversamento
proposto;
- mettere in risalto l'inutilità delle opere
progettate;
- evidenziare i gravi impatti ambientali che
queste provocheranno;
- manifestare l'assoluta necessità di realizzare
infrastrutture di trasporto pubblico per
persone e merci;
- operare affinché tutto questo avvenga tutelando
l'ambiente e le comunità locali;
- promuovere una legge che tuteli l'acquirente
o il locatario di abitazioni stabilendo che
in ogni nuovo contratto siano allegati la
destinazione d'uso prevista nel Piano Regolatore
Generale, i relativi piani di azzonamento
acustico, eventuali rilevazioni di inquinamento
ambientale;
- adeguare le norme riferite alle fasce di
rispetto delle infrastrutture viarie.
Recupero e miglioramento di quanto già esiste;
capacità di procedere a piccoli passi pur
agendo in un grande quadro di riferimento
sono e saranno i pilastri del nostro agire.