Comitato spontaneo ANTIPEDEGRONDA di Bovisio Masciago

Lettera al Ministro dell'Ambiente EDOARDO RONCHI

Bovisio Masciago 26.10.1997

Oggetto : Autostrada "Pedegronda" o "Gronda Intermedia"

Spett.le Ministro,

In nome degli oltre 2500 cittadini di Bovisio Masciago, firmatari della petizione contro il progetto Pedegronda Autostradale, vorremmo informarla che siamo estremamente allarmati e preoccupati per questo ennesimo scempio che sta per essere perpetrato sul nostro già compromesso territorio. L'opera in questione, sul nostro comune, avrebbe un effetto devastante sotto il profilo urbanistico e soprattutto ambientale, aumentando in maniera intollerabile i già alti livelli di inquinamento.

L'autostrada correrebbe per circa 2KM a ridosso delle fondamenta di case e condomini. Il percorso prescelto infatti, trasformerebbe un'attuale via comunale larga 8 metri in una trincea d'asfalto larga ben 50 metri.

La distruzione del tessuto urbano nell'area suddetta sarebbe completata dai cavalcavia che, nel tentativo di ricucire i paesi di Cesano Maderno e Bovisio Masciago, correrebbero davanti alle finestre di ulteriori abitazioni.

Lo sfacelo continuerebbe attraversando un'area verde a ridosso del Parco delle Groane e destinata, in collaborazione con i comuni limitrofi, alla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). Non ultimo ci preoccupa seriamente l'idea, dei progettisti dell'autostrada, di bucare e smembrare la collina infarcita di veleni dell'ex-ACNA di Cesano Maderno (comune limitrofo). Verrebbero portati alla luce migliaia di metri cubi di terreno altamente inquinato e verrebbe accelerato ulteriormente il processo di rilascio delle sostanze tossiche nella falda acquifera venendo a mancare i preziosi strati di argilla che frenano il fenomeno. A conforto della nostra posizione elenchiamo per la sua conoscenza i gravi e variati tipi di inquinamento già presenti sul territorio e a cui é sottoposta la popolazione.

La falda acquifera è irrimediabilmente inquinata dall'ex ACNA di Cesano Maderno.

Il torrente Seveso dall'odore e dal colore indescrivibili attraversa il nostro centro rilasciando anch'esso i suoi veleni nella falda. Nel 1976, la nuvola carica di diossina fuoriuscita dall'ICMESA investì anche Bovisio Masciago, secondo alcune ricerche che Lei sicuramente conosce la sostanza è ancora presente.

Numerosi cavi ad alta tensione sorvolano le nostre case ed il nostro centro sportivo è costruito tra i tralicci di una centrale elettrica. Sul confine est con Desio è in funzione uno dei pochi inceneritori italiani. Molte altre fabbriche, inserite nel territorio urbano, emettono fumo e vapori di vario tipo per più non controllati. L'inquinamento atmosferico è sostenuto dal traffico interno al paese, vie principali attraversate da 9000 veicoli a giorno e dalle grandi strade di comunicazione che determinano i nostri confini antropici:

La Pedegronda chiuderebbe il quadrilatero sul lato nord, accerchiando definitivamente i nostri 5KM quadrati di territorio comunale.

A causa della grave situazione la Regione Lombardia dichiarò Bovisio Masciago zona di risanamento ambientale. L'amministrazione a riguardo è totalmente inadempiente. Facciamo presente che i medici i Bovisio hanno evidenziato nella popolazione locale un incremento dell'incidenza di asma. L'amministrazione comunale ha recepito e ritrasmesso alla popolazione l'allarme dei medici ma in totale contraddizione ed in spregio alla tutela ambientale e sanitaria appoggia la costruzione dell'autostrada. Segnaliamo inoltre che i medici del comune limitrofo di Cesano Maderno hanno congiuntamente manifestato in modo articolato e preciso il sicuro pericolo sanitario che quest'opera comporta. Crediamo che anche Lei concordi sul fatto che non sono molti i centri che possano vantare un tale poco invidiabile curriculum, oltretutto su una estensione di soli 5(cinque) KM quadrati come quella del nostro comune. Ribadendo l'assoluta opposizione alla costruzione di una autostrada tra le nostre vie Comunali, per cui esistono collocazioni e alternative più sicure, chiediamo un suo intervento in nostra difesa.