Il modello è saturo

Dopo aver tagliato il nostro territorio in tante fette verticali, con autostrade e superstrade (MI-Varese, MI-Como, Superstrada MI-Meda, Nuova Valassina , Tangenziale Est), ci si è accorti che gli attraversamenti Est-Ovest sono inadeguati. Di conseguenza dopo la Tangenziale Nord ed il Peduncolo ecco la Pedegronda o Gronda Intermedia, come la chiamano i tecnici di Regione e Provincia. Ben presto, a reticolo completato, ci diranno che necessiteremo di attraversamenti in diagonale e verranno studiate tutte le intersezioni autostradali del caso.

Dopo aver lasciato urbanizzare, senza nessuna pianificazione, tutta l'area Nord della Provincia di Milano. Dopo aver concesso che i Comuni divorassero le fasce di rispetto delle strade, che i nostri avi con un po' di lungimiranza avevano già tracciato. Dopo aver lasciato che nascessero centri commerciali e per uffici, ospedali, università e scuole senza uno straccio di trasporto collettivo degno di questo nome; per venire incontro alle nostre esigenze di mobilità ci propinano l'ennesima superstrada a sei corsie.

Nel frattempo, qualcosa è successo, il nostro territorio si è esaurito e tutte le strade, superstrade e terze corsie, di recente costruzione, sono di nuovo congestionate. Ma il tutto non è servito a fermarci e a farci riflettere sul tema della mobilità. Il modello va perseguito fino in fondo, fino a sperimentarne anche le aberrazioni, quindi abbattiamo case, passiamo nei cortili e sotto le finestre dei nostri stessi utenti. Tanto sono loro, i dipendenti dell'automobile, a chiedere nuovo asfalto. Per qualcuno che si lamenta ce ne saranno molti altri che verranno soddisfatti.

Non importa se sono le popolazioni di interi paesi, da Vimercate fino a Rescaldina, a lamentarsi. Non basta. C'è una grande sfida da affrontare: l'ingresso in Europa. E' impensabile che la locomotiva Lombarda si fermi perché non riesce a trasportare sempre più velocemente le merci. E' impensabile che non venga creato un by-pass a Nord di Milano per tutti i traffici internazionali tra le nazioni dell'Est e Ovest Europeo.

E' vero, é impensabile; per chi ha fatto del trasporto su gomma la sua unica risposta al movimento merci.

Noi gli utenti, nonché le vittime di questo modello diciamo basta. Non si può a superstrada intasata rispondere con un'altra superstrada, non si può ad autostrada congestionata rispondere con una nuova autostrada. Il modello è saturo!

Noi chiediamo che tutti i politici che lavorano sul tema dei trasporti si impegnino a realizzare un modello alternativo fatto di metropolitane per i passeggeri e di treni per le merci. Noi chiediamo che la Pedegronda o Gronda Intermedia sia sì realizzata, ma su ferrovia. I cittadini, gli studenti, gli anziani hanno diritto ad una metropolitana che colleghi le Università, le scuole, gli ospedali ed i siti produttivi che esistono sulla tratta Castellanza, Saronno, Cesano M., Desio, Lissone, Vimercate.

Noi chiediamo che non vengano più progettate e realizzate autostrade e superstrade se sulla stessa tratta non esistano, già funzionanti, metropolitane o treni ed il trasporto merci sia passato in percentuale significativa su ferrovia.

Noi chiediamo che si riparli di autostrade e superstrade solo quando esisterà una legge che introduca delle fasce di rispetto per qualsiasi nuova opera ed inoltre, solo quando esisterà anche una legge che preveda, per ogni nuovo contratto di acquisto o locazione di abitazioni, la consegna dei piani regolatori comunali con piano di azzonamento acustico e rilevazioni di inquinamento ambientale, relativi alla zona di acquisto nonché la consegna dei piani provinciali e regionali relativi all'individuazione di nuove strutture inquinanti, autostrade comprese.